
Nell’ambito del Blogtour di Lupa Nera, di cui trovate QUI la nostra recensione, Thriller Life ha avuto il piacere di curare la data finale, con uno speciale sulla ambientazione di questo splendido romanzo.
E l’ambientazione è parte integrale del fascino di quest’opera. In lupa nera torniamo infatti nelle strade di Madrid, anche se ci restiamo solo per qualche attimo.
Infatti ci sposteremo subito al ponte dell’Arganzuela, per poi muoverci velocemente verso Malaga.
Malaga è un comune della Spagna di 574.654 abitanti, situato nella comunità autonoma dell’Andalusia, nel sud della Spagna. Capoluogo dell’omonima provincia, la città costituisce la capitale culturale ed economica della Costa del Sol.
Ci apriremo a questa località con un avvenimento di impatto come un tentato omicidio e lo faremo al Centro commerciale Paraíso Marbella.
L’autore utilizza l’ambientazione per rendere la storia dinamica senza incentrarla unicamente su questo.
Alcuni luoghi servono al ricordo, vedi Bilbao per il nostro Jon Gutiérrez. Servono a preservare nella memoria momenti di vissuto, flash emozionali.
Ma come dicevo poi la storia si sposta dinamicamente a Malaga fino a percorrere strade impervie di montagna.
Sentiremo nominare anche Despenaperros.
Il famoso crepaccio di Despeñaperros, con le sue pareti praticamente verticali, è il risulato dell’azione delle acque dell’omonimo fiume.
Il Parco Naturale di Despeñaperros si trova nel nord della provincia di Jaén. Si tratta di 7.717 ettari complessivi, appartenenti al comune di Santa Elena, che creano un passaggio naturale dalla meseta castigliana passando per il famoso crepaccio.
Ma non avremo solo strade percorse avremo anche luoghi portati da persone.
Si parla quindi spesso di Russia, soprattutto della sua malavita emigrata.
Si parla anche di infanzie dure, difficili.
Per questo secondo capitolo l’autore rimane nel suo territorio ma lavora con le differenti nazionalità raccontate.
Da ogni tanto un dettaglio, un ricordo, una pennellata qui e una lì.
Perché in fin dei conti la storia la fanno loro, la storia la fa Antonia Scott, la storia la fa il suo acume e cervello.