Anna Bågstam: Testimone oculare

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Harriet Vesterberg ha deciso di lasciare Stoccolma per trasferirsi a Lerviken, un piccolo centro sulla costa della Scania, dove trascorreva le vacanze estive quando era bambina e dove vive ancora suo padre, docente di diritto civile ormai in pensione. Disorientata e amareggiata per una storia d’amore finita male, e convinta che quella parte di Svezia sia il posto più bello del mondo, a trent’anni Harriet spera che il cambiamento possa ridarle l’energia di cui ha disperatamente bisogno. Purtroppo, anche fuori dal grande mondo le delusioni sono dietro l’angolo: alla stazione di polizia locale, dove viene assunta come criminologa, nessuno sembra prenderla sul serio, né la sua capa né tantomeno i colleghi. E neppure lo splendore della natura che la circonda basta a ridarle il buonumore, tanto che comincia a pensare di aver fatto la scelta sbagliata. Ma dopo l’omicidio di una delle donne più in vista del paese, trovata morta in un capannone nel suo podere, Harriet viene coinvolta in un’indagine dai risvolti inaspettati e, passo dopo passo, ha finalmente l’occasione di dimostrare di cosa è capace. D’un tratto, Lerviken sembra aver perso l’innocenza ai suoi occhi, e tutti quei volti che le sono così familiari sin dall’infanzia si trasformano in potenziali sospetti. L’assassino potrebbe davvero essere qualcuno che lei conosce?

Recensione

Svezia. Lerviken, un paesino del sud, villaggio di pescatori e ameno centro di villeggiatura. Un bel paesaggio, gente tranquilla, socievole. Harriet Vesterberg, giovane criminologa, è tornata nella piccola cittadina dove vive il padre, che non gode più di buona salute e dove, da piccola, trascorreva le estati insieme al fratello Paul.

Harriet ha una collaborazione con la polizia locale, una piccola unità, guidata da Margareta, donna glaciale e austera.

Poche ore dopo il suo arrivo a Lerviken Harriet è chiamata sulla scena del delitto. Laura Andersson, una delle donne più in vista della comunità, viene uccisa in modo cruento nella sua tenuta. Il marito viene ritrovato, successivamente, chiuso dentro un container in fin di vita.

Ma non sarà il solo delitto a scuotere la tranquillità degli abitanti di Lerviken. La prossima vittima sarà proprio lui, il testimone oculare. Ma sarà lui il solo custode dei segreti di Lerviken?

Con Testimone oculare abbiamo un’altra autrice scandinava che entra a far parte dell’universo thriller.

È, senza ombra di dubbio, un libro ben scritto che rispecchia il genere. Una lettura veloce, mai noiosa, con descrizioni brevi e funzionali che non stancano il lettore, ma lo introducono bene nel racconto. I dialoghi sono ben delineati e strutturati, aiutano chi legge ad arrivare alla verità.

Ma c’è un ma…

Non è una trama nuova. Molti sono gli stereotipi presenti, letti e riletti e questo, se da una parte può garantire una comfort zone per il lettore casuale, dall’altra rischia di allontanare gli appassionati del genere. La criminologa che torna al paese natale e si trova casualmente a collaborare con la polizia locale. Il conflitto tra le forze dell’ordine. Il “nuovo arrivato” che stravolge, in un modo o nell’altro, la quiete locale e le consumate abitudini. Persino la storia d’amore, a garantire alla protagonista un happy ending abbastanza scontato.

Anche la struttura ruota intorno allo schema classico: omicidio – movente – soluzione del caso. Solo il finale riserva delle sorprese, un po’ disorganizzate nell’esposizione, ma non tanto prevedibili.

Iniziamo dalla protagonista, Harriet. Già il nome fa presagire la sua caratterizzazione. Giovane criminologa, che lascia la città in seguito ad una delusione d’amore. Un po’ sciatta, grassottella, confusionaria. Mangiatrice di caramelle e dolciumi. Tuttavia, molto intelligente e piena di intuizioni, socievole.

Il suo ruolo, ossia la sua qualifica di criminologa, come lei ama presentarsi ai suoi interlocutori, non è ben delineata. Non si capiscono bene le sue mansioni. Affianca i poliziotti ma, di fatto, fa il loro tesso lavoro, con la differenza che non può portare armi.

Margareta, il capo della polizia di Lerviken, figura antagonista. Un’altra donna, sulla sua capacità di leader pesa un errore del passato. Donna fredda, magra, elegante, a dieta, di poche parole, pragmatica.

In netto contrasto con Harriet.

Il villaggio di Lerviken si presta bene alla trama e alla protagonista. Un piccolo centro di villeggiatura. Ci si allontana dai freddi paesaggi nordici, bui e oscuri. La vittima, forse l’unica che poteva esserlo, è la donna ricca del paese che, insieme al marito, nasconde qualche segreto di troppo. Sembra quasi di stare in un racconto di Angela Fletcher o dell’eterna e meravigliosa Miss Marple.

Altro topos, la vicina pettegola coinvolta nella vicenda, ovvia ex- parrucchiera, che sembra non dorma mai. Le luci della sua dimora sono sempre accese. A qualsiasi ora…  Una fonte, se non la migliore, per attingere alle informazioni. Ed infine l’avvocato difensore. Bello, affascinante che, ovviamente, si innamora di Harriet. Fa il suo ingresso nel solito prevedibile modo: improvvisamente.

Rimane comunque, come ho detto, un buon romanzo. Harriet è un personaggio che sicuramente si farà strada. Anche la Bagstam è nuova nel genere e si sente. Forse, prima di muoversi in un terreno minato, ha scelto la via più facile e ben consolidata. Non siamo ai livelli di Erika Falck, personaggio della Lackberg, o di Teresa Battaglia della Tuti, per avvicinarci al panorama italiano. Siamo ancora lontani da Jo Nesbo, Kepler, Adler-Olsen ma, come sempre, avremo sicuramente modo di rileggerla.

Appetteremo quindi l’evolversi del personaggio e delle storie, perché un seguito, come preannunciato fin dal sottotitolo, ci sarà sicuramente.

Autrice

Anna Bågstam è avvocato presso il parlamento svedese e vive nei dintorni di Stoccolma con la sua famiglia. Testimone oculare è il primo episodio della serie che ha per protagonista la criminologa civile Harriet Vesterberg.

Anna Bågstam: Testimone oculare
Concludendo
Un racconto nei canoni classici del genere che, nel soddisfare le aspettative, manca forse un po' di originalità. Una protagonista che rivedremo in futuro.
Pro
Si legge velocemente.
Buon finale.
Contro
La trama è un po’ scontata.
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