4.5
Mordace
Ordina

Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant’anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano “l’incidente”: la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po’ alla volta si svuota per via delle feste e dell’incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l’incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos’è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere? Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo.

Recensione

La severa professoressa Cardone, soprannominata da tutti ‘la strega’, chiusa nella sua aula durante una lezione di fronte a una classe terrorizzata, compie qualcosa di indicibile. Si avvicina il Natale del 1996 e Lanzo Torinese, un paesino dove le abitudini sono il motore immobile degli abitanti, è sommersa dalla neve. Sonia e Teo, due adolescenti di dodici anni, complici per forza, dovranno affrontare l’incubo e cavarsela da soli in un mondo a misura di adulti, proprio quando gli stessi ”usciraranno di scena” lasciandoli soli con i loro peggiori incubi.

I Morsi di Marco Peano sono quelli dell’inverno ghiacciato in cui è avvolta Lanzo Torinese, quelli riflessi in un candore che preannuncia la ferocia e la fine dei sogni.

Sono i lividi emotivi, un dono da gestire, sono i gesti principali di tutta la narrazione… che inizialmente appare come romanzo di formazione, dove tutto viene messo in discussione, ma che si tramuta in breve tempo in un mondo d’orrore e di paura, che non è assolutamente  possibile anticipare.

Morsi è incanto che termina, paura e coraggio che si fondono. È storia nella storia, ora tenera ora crudele, che toccherà nel profondo ogni lettore, ognuno a proprio modo, perché tutti ci riconosceremo in quel delicato passaggio dall’adolescenza all’età adulta. 

Quanto è spaventoso crescere?

Sonia e Leo, tra le proprie insicurezze e gli eventi sconcertanti ai quali assisteranno, capiranno a loro spese le persone che vorranno diventare. Cresceranno, affronteranno le loro perdite. 

E sarà catarsi. 

E così sarà di nuovo, per noi.

Conoscere il nome delle cose significa salvarsi. Le parole salvano sempre.

Le parole, quelle che esplorano l’indicibile, ma anche le uniche che riescono a salvare. Con pennellate horror e con una buona dose di realismo magico, la storia di Sonia, Teo, Ada (guaritrice o masca?) lascia con il fiato sospeso fino alla  fine.

Nessun passaggio della vita è mai indolore.

Autore

Marco Peano è un editor italiano, che si occupa di narrativa per la casa editrice Einaudi. Insegna anche allo Ied di Torino, e con Giorgio Vasta cura il progetto “Esor-dire”, dedicato allo scouting letterario. Del 2015 è il suo romanzo d’esordio L’invenzione della madre (Minumum Fax).

Marco Peano: Morsi
Concludendo
Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo.
Pro
Un intreccio che conquista
Contro
Alcune descrizioni horror che, pur essendo contestualizzate, possono infastidire
4.5
Mordace
Ordina