3.5
Claustrofobico
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L’atmosfera a bordo del primo volo diretto da Londra a Sydney è elettrica. Si dice che tra i passeggeri in prima classe ci siano numerose celebrità. I giornalisti attendono a terra per immortalare l’evento, mentre il mondo intero assiste con trepidazione al decollo. Mina sta cercando di concentrarsi sul suo lavoro come assistente di volo. Ha lasciato a casa la piccola Sophia e un matrimonio sull’orlo del fallimento. L’aereo è appena partito da Londra quando la donna riceve un messaggio agghiacciante da un anonimo passeggero, intenzionato a impedire che il volo arrivi a destinazione. Qualcuno che ha bisogno del suo aiuto e che sa esattamente come costringerla a obbedire. Molti dei passeggeri hanno alle spalle una storia personale ambigua e potrebbero essere tra i sospettati… Mancano venti ore all’atterraggio e in venti ore possono accadere tante cose. Mina sarà obbligata a scegliere: salvare centinaia di persone o la sua famiglia?

Recensione

La storia si svolge per la maggior parte a bordo di un Boeing 777 della World Airlines durante il viaggio inaugurale della tratta no stop Londra-Sydney. Ha dunque il fascino, per me irresistibile, dell’ambientazione su un aereo.

L’inizio è un po’ lento, ma scorre via leggero grazie alla scrittura godibilissima della MacKintosh e ha il pregio di farci conoscere nel dettaglio i personaggi principali: Mina, il marito Adam e la figlia adottiva Sophia. Il libro è scritto tutto in prima persona, ogni capitolo vede l’alternarsi di un personaggio differente. Purtroppo, il registro rimane sempre lo stesso, il che rende difficile comprendere a colpo d’occhio chi stia parlando.

Mina è assistente di volo e già prima di mettere piede sul volo 79 ha un brutto presentimento. I primi indizi arrivano discreti e inaspettati, al punto che Mina si chiede se non sia tutto frutto della sua immaginazione. L’autrice approfitta di questa fase di stasi per presentarci alcuni passeggeri, i futuri dirottatori, dedicando a ciascuno un capitolo.

A metà viaggio per Mina inizia l’incubo: deve scegliere se salvare la figlia di cinque anni o se stessa e gli altri passeggeri. Da qui in poi tutto procede velocemente, anche se i colpi di scena mancano un po’ di tensione.

La trama sa di qualcosa di già visto. Le scene in cui i dirottatori prendono il sopravvento sembrano risolte in modo frettoloso e spesso inverosimile. Personalmente mi ha fatto storcere il naso la scelta del motivo del dirottamento.

Il problema maggiore che ho riscontrato è la difficoltà a distinguere i vari personaggi. I dirottatori ci vengono presentati nei capitoli specifici usando per ognuno il numero di posto sull’aereo e il nome anagrafico ma, una volta entrati in azione, assumono un nome in codice. Sforzarsi di capire chi sia chi e chi stia facendo cosa rallenta dei momenti che dovrebbero essere adrenalina pura. Tuttavia, la scrittura compensa in parte la mancanza di azione e non si fa grande fatica a rimanere attaccati alla pagina.

Molto avvincente il finale. Quando tutto sembra concluso ecco la svolta che non ci si sarebbe mai aspettati, una vera chicca.

Traduzione: Davide Romagnoli
Editore: SEM
Pagine: 400
Anno pubblicazione: 2022

Autore

Clare MacKintosh ha lasciato la professione di poliziotta per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Il suo romanzo d’esordio, Scritto sulla sabbia (2015) ha dominato le classifiche internazionali per mesi, collocandola di diritto tra le nuove protagoniste del genere psychological suspanse. Ha vinto il prestigioso Theakston Old Peculier Award, sbaragliando, tra tanti grandi nomi, anche JK Rowling. So tutto di te (2018) è il suo secondo romanzo. Per DeA Planeta ha scritto Non era vero (2019).

Clare MacKintosh: Hostage
Concludendo
Classica storia di dirottamento aereo con finale inaspettato.
Pro
Grande colpo di scena finale
Contro
Manca un po’ di tensione nei momenti chiave
3.5
Claustrofobico
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