L’uno dall’altro: Ambientazione

Nell’ambito del Blogtour di L’uno dall’altro, di cui troverete a breve la nostra recensione, Thriller Life ha avuto il piacere di curare lo speciale sull’ambientazione di questo bel romanzo.

Spazio all’approfondimento allora…

L’intrico nel quale è caduto inghiotte Gunther nelle sue spire. Non avendo mai nutrito illusioni, Gunther è il narratore ideale di questa oscura vicenda di sporchi patteggiamenti tra vincitori e vinti. Avendo dovuto imparare che non c’è modo di distinguere ‘l’uno dall’altro’, il cinico detective possiede una chiarezza morale sufficiente a penetrare la falsità e l’ipocrisia sia dell’amico che del nemico.

Bernie Gunther, il detective privato da sempre protagonista dei romanzi di Kerr, torna in questo romanzo e inizia il romanzo con la sua vita prima della guerra, precisamente nella Berlino del 1937, dove viene obbligato a compiere una missione per la Gestapo.

E’ così che lascia Berlino in treno, attraversa la Polonia fino al porto di Costanza in Romania: qui si imbarca su una nave diretta a Giaffa in Palestina.

Giaffa è il porto più antico del mondo, anticamente costruito a terrazzamenti, che affaccia sul Mar Mediterraneo ed è citato perfino nell’Antico Testamento, come porto di arrivo del “Cedro del Libano” utilizzato per costruire il Tempio di Salomone.

Kerr usa questo viaggio e pernottamento di Gunther per spiegare come viene in contatto con personaggi che diventeranno di spicco durante il dominio di Hitler e che saranno la causa per imbastire la  caccia  all’uomo che verrà scatenata contro di lui in quanto criminale nazista.

Con un salto temporale di oltre 12 anni, torniamo in Germania nell’immediato dopoguerra, nel 1949, a Dachau, dove la moglie di Gunther ha un hotel, proprio vicino all’ingresso del famoso-famigerato campo di concentramento. Situata sulla strada principale che collegava Monaco ad Augusta, nei primi del 1900, Dachau venne scoperta dai pittori paesaggistici che ammirarono l’interessante scenario paludoso. Purtroppo dal 1933, la storia della città è indissolubilmente legata al campo di concentramento, simbolo dell’orrore del pensiero nazionalsocialista.

Incaricato di trovare un marito scomparso, Gunther va a Vienna dove viene aggredito, gli tagliano una falange del mignolo ed infine viene messo in mezzo, il perfetto colpevole di due delitti che naturalmente non ha commesso. Capitale dell’Austria, Vienna dista solo 40 km dal confine con la Slovacchia e diventerà, nelle intenzioni dello scrittore, il perfetto crocevia per i fuggiaschi delle SS, così da arrivare in Italia per poi salpare verso il Sud America, in particolare l’Argentina.