Natura morta di Louise Penny

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L’ispettore Armand Gamache giunge sulla scena di una morte sospetta in un paesino a sud di Montréal, Three Pines.

Jane Neal, una maestra in pensione che coltivava rose e dirigeva il gruppo parrocchiale femminile, è stata trovata accasciata in una delle foreste che circondano il villaggio.

In molti usano arco e frecce per cacciare i cervi e non può che trattarsi di un incidente.

Ma Gamache non si lascia ingannare.

Dietro la bellezza e la serenità di Three Pines, si agita un che di sinistro. E quello di Jane Neal è stato un omicidio, ne è certo.

Adesso non resta che indagare.

«Il segreto dell’ispettore capo Gamache era che a cinquantacinque anni suonati, all’apice di una lunga carriera il cui slancio pareva essersi esaurito, la morte violenta lo sorprendeva ancora. Il che era strano, per un responsabile della Omicidi, e forse spiegava perché non avesse fatto più progressi nel cinico mondo della Sûreté. Sperava sempre che si fossero sbagliati, che non ci fosse alcun cadavere, anche se in questo caso la crescente rigidità di Miss Neal non lasciava margini di dubbio. Rimessosi in piedi con l’aiuto dell’ispettore Beauvoir, Gamache si abbottonò il Burberry imbottito per proteggersi dall’aria fredda di ottobre e cominciò a ragionare».

RECENSIONE

Il libro è ambientato nel villaggio Three Pines (tre pini) vicino al confine con il Vermont, nascosto dalle strade principali, dove il GPS non funziona e non c’è la ricezione per il cellulare, ma viene trovato solo da chi si perde.

Peccato però che Three Pines non esista nella vita reale.

E’ uno di quei piccoli villaggi fiabeschi, dove fai due passi e ti ritrovi in mezzo alla natura incontaminata e dove le persone chiudono a chiave la porta per evitare che i vicini entrino a lasciare le zucchine!

La scrittura di Louise Penny è molto elegante, strizza l’occhio alla Christie ed il suo commissario, Armand Gamache, ricorda Maigret per finta mancanza d’azione ma non di risoluzione.

Il suo stile non è gridato, ti accompagna con la mano verso la soluzione, verso il colpevole, mentre passeggi in mezzo alle foglie d’autunno nel piccolo paese che pur contiene e rappresenta tutte le caratteristiche dell’essere umano.

Il romanzo di Louise Penny è un giallo non noir, molto ben scritto e gradevole che non riesci a lasciare senza finirlo, nonostante il numero delle pagine.

Il suo stile è talmente elegante e scorrevole che ti sembra di viverci dentro a quel piccolo villaggio immaginario insieme ai suoi protagonisti; è avvolgente, come le spire di una bella pashmina di cashmere quando è inverno inoltrato; ti senti, insomma piacevolmente coccolata.

E’ assolutamente raccomandato per chi vuol far funzionare “le piccole cellule grigie” ma non vuole immaginare i particolari truculenti degli omicidi.

Piccola stranezza: come dice il titolo, questo libro è la prima indagine del commissario Gamache che, fino ad ora non era stato tradotto in Italiano.

Gli episodi successivi però, erano già in commercio e tradotti nel nostro paese!

Traduzione: Alessandra Montrucchio, Carla Palmieri
Editore: Einaudi
Pagine: 416
Anno pubblicazione: 2022

AUTORE

Louise Penny è nata a Toronto.

Ha lavorato a lungo come giornalista, conduttrice radiofonica e televisiva, occupandosi di cronaca e current affair, ma è con la scrittura che raggiunge il successo. 

I suoi romanzi sono stati insigniti dei più prestigiosi premi letterari dedicati al genere, dall’Anthony Award al Macavity Award.

È l’unica autrice ad aver vinto l’Agatha Award for Best Novel per quattro anni consecutivi.

In Italia Piemme ha pubblicato L’inganno della luce nel 2013 e La via di casa nel 2017, entrambi con protagonista l’ispettore Gamache. 

Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Case di vetro (Einaudi, 2019) e Il regno delle ombre (Einaudi, 2020).

Natura morta di Louise Penny
Concludendo
Un buon giallo che ti tiene inchiodata fino alla fine e che va oltre alla soluzione del delitto in sé; ti lascia una visione ed una suspence dei protagonisti ed un epilogo tutto loro, al punto tale che non vedi l’ora di leggere la storia successiva.
Pro
Dettagliato sui bellissimi paesaggi boschivi del Canada.
Esaustive descrizioni dell’animo dei personaggi, che ben gettano le basi per il proseguo e lo sviluppo di questi caratteri, in realtà anticipati al pubblico Italiano per qualche oscura strategia editoriale.
Contro
Il libro è composto da ben 416 pagine, ma vi prego prendetevi tutto il tempo che vi serve per leggerlo, non ve ne pentirete!
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