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Matrix di Lauren Groff

Inghilterra, 12° secolo.

Marie, bandita dalla corte della regina Eleonora d’Aquitania, che ama di amore ardente, è una ragazza sola, figlia illegittima di re, inutilmente colta, appassionata, destinata com’è a una vita di clausura in un’abbazia che ha conosciuto giorni migliori, abitata da un piccolo popolo di donne inacidite dalla segregazione, dispettose, anche solo vecchissime.

Però Marie riconosce in quell’enclave isolata, così importante per l’economia del contado, una possibilità di crescita, di potere, anche.

E così prende le redini di un’impresa tutta da costruire che la porterà a scivolare in silenzio fuori dal raggio autoritario del clero locale, verso un’indipendenza di spirito e di azione destinata a trasformare l’abbazia in un cuore pulsante di energie, fervido di progetti, illuminato, vivo, in cui ogni donna ha il suo posto e la sua occasione di brillare.

Ma da fuori premono l’invidia, le chiacchere, la curiosità morbosa per quell’Utopia prima del tempo, tutta al femminile; e la badessa Marie è la prima a rendersi conto che libertà di pensiero e controllo della comunità sono a tratti inconciliabili, che il potere si conquista e si mantiene a caro prezzo, che le passioni, di qualunque tipo, sono pericolose.

RECENSIONE

Il nuovo romanzo Matrix di Lauren Groff ci porta in un secolo buio, fatto di guerre, carestie, pestilenze e difficoltà soprattutto per chi è donna, illegittima, alta, sgraziata come la sua protagonista, Marie.

Quella Marie che ha perso le donne della sua famiglia e che è innamorata della regina Eleonora.

Quella Marie che a soli 17 anni, in un’austera stanza della corte di Westminster, non può essere all’altezza dell’elegante regina e abbassa gli occhi mentre viene destinata in qualità di priora ad un’abbazia reale.

I suoi freddi occhi bordati di nero hanno fissato intensamente Marie che non ha avuto il coraggio di guardarla a sua volta. La regina ha detto di avere fede, il tempo avrebbe fatto di lei una brava suora

L’abbazia è un luogo freddo e austero dove le suore vivono di stenti, pregano continuamente e sono molto schive con questa nuova venuta.

Marie non si sente neanche così devota ma la sua caparbietà, la voglia di non rimanere nell’ombra, di fare dell’abbazia un luogo importante la rende un farò per tutte le sorelle, per i contadini delle terre vicine, per i signori e tutti coloro che fino ad allora approfittavano di queste povere donne indifese.

E il giorno che vengono chiamati a ripagare il dovuto, gli affittuari si presentano da Marie, che non mostra alcuna pietà con chi piange povertà, adesso è una donna forte, audace, bellicose e regale

Marie diventa devota, inizia ad avere visioni della Vergine e a costruire un labirinto per avvolgere le sue figlie e tenerle lontane dall’influenza corruttrice del mondo.

Un’isola di donne.

Una protagonista totalizzante che rende il romanzo viscerale e ricco di amore, quello che sovrasta tutto e tutti, che si dà senza ricevere, dotata di passione e saggezza.

Una donna che ha alzato la testa e si è ribellata ad un destino che voleva renderla marginale.

La prosa è intima e ricca di introspezione ma rimane intrappolata nelle sue stesse idee senza riuscire a dare una spinta alla storia che spesso diventa un po’ piatta e stagnante.

Marie di Francia rimane comunque una figura indimenticabile che ci fa capire come tutto sia possibile se ci si mette il cuore e la mente, se si persevera e si crede.

Ha cambiato il mondo con la sua testa e le sue mani. Ha realizzato qualcosa di nuovo. La sensazione che prova è il brivido della creazione. Viva e pericolosa, quella sensazione la scuote

Traduzione: Tommaso Pincio
Editore: Bompiani
Pagine: 268
Anno pubblicazione:  2022

AUTORE:

Lauren Groff è nata nel 1978 a Cooperstown nello Stato di New York, vive in Florida con il marito ed i figli. È autrice dei romanzi “I mostri di Templeton”, apprezzato da Stephen King, “Arcadia e Fato e furia”, finalista al National Book Award 2015, segnalato tra i migliori libri da Amazon, Washington Post, Kirkus e Library Journal, e indicato da Barack Obama come miglior romanzo dell’anno. Con Bompiani ha pubblicato Fato e furia e la raccolta di racconti “Florida”.

Matrix di Lauren Groff
Concludendo
Romanzo che ha il passo dell’epica, la luce di una canzone d’amor cortese e lo scintillio tagliente di Marie
Pro
Protagonista
Ambientazione
Contro
Lentezza della storia e a tratti ripetitivo
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