
L’inconsapevole di Fausto Manara
È notte fonda quando Antonio Mazzini risponde a una telefonata che mai avrebbe voluto ricevere. Psichiatra di successo, si occupa in particolare di adolescenza, e un giornalista gli dà una notizia che lo getta nello sconforto: Paola, una sua giovane paziente, si è suicidata in ospedale.
Per Antonio – che ha dedicato tutta la propria vita alla professione, a parte qualche piccola scivolata nel mondo delle scommesse e dei locali notturni – quella morte è un fallimento che non può perdonarsi.
È quindi per senso di colpa e forse anche per puntiglio che inizia a fare qualche ricerca sulla tragica fine della ragazza.
Era un’anima fragile, sì, con un forte disturbo dell’alimentazione, ma gli ha sempre dato l’idea di essere una combattente, una che avrebbe fatto qualunque cosa per uscirne, e quel suicidio stona con tutto il suo quadro clinico.
Il muro che Antonio si trova di fronte è spesso, la procura non ha dubbi, ma lui è convinto che qualcosa non quadri.
Forse l’ombra che un infermiere ha visto fuggire per le scale e poi c’è il referto, anche se non decisivo, dell’autopsia…
La ricerca ha sempre fatto parte del suo modo di lavorare ma questa volta sarà costretto ad addentrarsi in una storia intricata e agghiacciante, da cui gli sarà difficile uscire incolume.
RECENSIONE
La prima cosa che mi ha colpita del libro – L’inconsapevole – è il protagonista: uno psichiatra detective, una versione davvero inedita nel panorama thriller.
La scelta è interessante perché entrambe le professioni prevedono una dose massiccia di spirito di osservazione, senso logico e deduttivo perciò racchiuse nella stessa persona creano una figura davvero ipnotica che è stata in grado di guidarmi in una storia intensa e “ricca” di avvenimenti.
Nonostante l’esiguo numero di pagine, infatti, la vicenda presenta numerosi personaggi, fatti, segreti e riflessioni.
Ogni rigo è pieno di significato e fondamentale per lo svolgimento della trama, non ci si può distrarre nemmeno per un istante.
Ero certo di essere riuscito a costruirmi la necessaria armatura per guardare i problemi dei miei pazienti da una sufficiente distanza, ma mi sarei accorto che così non era. Un avvenimento estremo avrebbe scardinato la corazza e mi avrebbe mosso in una direzione che non potevo prevedere, con un ruolo in cui ben altro si aggiungeva alla consuetudine.
La posizione del nostro protagonista è decisamente di spicco in quanto è lo psichiatra che si è occupato della vittima (di apparente suicidio) e anche della sua amica, provata da un passato di abusi.
Il legame, tra le due, è più stretto di quello che sembra e Antonio Mazzini se ne rende immediatamente conto e, visto il suo legame così stretto con le ragazze, non può fare a meno di indagare sulle dinamiche che hanno portato alla morte di Paola e a subdole minacce a Carlotta.
Altro personaggio interessante e degno di attenzione è Giovanna, madre iperprotettiva di Paola, con un passato davvero niente male e tutto da scoprire.
Ci sono, tuttavia, delle cose che non mi hanno convinta/soddisfatta: per esempio, la vita privata di Mazzini è appena accennata ma non ben sviscerata che non permette di comprendere pienamente la natura e gli atteggiamenti del personaggio.
Anche il ritmo narrativo subisce dei rallentamenti in più riprese che non rendono la lettura così scorrevole, nonostante le tematiche trattate e le indagini siano assolutamente interessanti.
Epilogo triste ma quasi scontato che non delude.
Si tratta, quindi, di una lettura intensa scritta con competenza e cognizione di causa, essendo lo stesso autore uno psichiatra, ma poteva dare ancora di più.
Avendo apprezzato molto il protagonista, spero in un eventuale serie per approfondire la sua conoscenza e questa figura inedita di psichiatra-detective.
Editore: Piemme
Pagine: 217
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Fausto Manara. Nato a Cantù, vive a Brescia. Laureato in Medicina presso l’Università di Milano si è specializzato in Neurologia e in Psichiatria. Docente universitario, si è occupato per anni di disturbi del comportamento alimentare e di adolescenti. Oltre all’attività professionale, è attivo nel mondo dell’arte. Ha pubblicato diversi saggi per Sperling e Kupfer. L’inconsapevole è il suo primo romanzo.
