
Pasquale Ruju nasce a Nuoro nel 1962.
Si laurea in architettura al Politecnico di Torino, ma la sua strada sarà un’altra.
Si avvicina al mondo del cinema e del teatro e si diploma al Laboratorio Teatrale di Torino.
Dopo varie esperienze come attore, si dedica poi principalmente al doppiaggio di personaggi di soap opera e cartoni animati.
Nel 1995 inizia la sua carriera nella famiglia di Dylan Dog , la Sergio Bonelli Editore, diventando in breve una delle firme più note della testata.
Scrive le storie di Dylan Dog, Martin Mystere, Nathan Never, solo per dirne alcuni, nel 2006 crea la miniserie Demian e poi Cassidy nel 2010.
In 26 anni di carriera, Pasquale Ruju, pubblica per la Sergio Bonelli editore oltre 190 storie a fumetti, nel 2010 è anche l’autore Bonelli più pubblicato dell’anno
Autore e sceneggiatore del thriller interattivo The House of Mystery, primo esempio italiano di filmgame pubblicitario.
Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo: Un caso come gli altri, finalista al Premio Scerbanenco 2016.
Di seguito nel 2017, 2018 e 2021 escono i romanzi: Nero di mare, Stagione di cenere e Il codice della vendetta, finalista al Premio Scerbanenco 2021. Tutti hanno per protagonista il reporter Franco Zanna.

Dal 2019 al 2021 pubblica per Feltrinelli Comics i graphic novel: Nuvole nere (con Andrea Cavaletto, disegni Rossano Piccioni), Ballata per un traditore e Refrain (disegni di David Ferracci, su soggetto di Massimo Carlotto).
Dal 2021 è ideatore e direttore di Dora Nera, festival di cultura noir a Torino.
Il 25 ottobre 2022 Harper Collins Italia pubblica Youthless – Fiori di strada, un intenso Noir scritto a dieci mani.
Massimo Carlotto, che inaugurò la rubrica delle interviste di Thriller Life ( QUI ), Patrizia Rinaldi, Alessandra Acciai, e Massimo Torre, collaborano con Pasquale Ruju per la stesura di questo nuovo romanzo.
Incalzante, magnetico ed emotivamente pregnante, Youthless – Fiori di strada è il libro che non dimenticherete, quello che avrà un posto speciale nelle vostre librerie
Thriller Life ha recensito il libro QUI
Pasquale Ruju ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande.
1. Youthless – Fiori di strada è un bellissimo Noir scritto in collaborazione con Massimo Carlotto, Patrizia Rinaldi, Alessandra Acciai e Massimo Torre. Capita spesso di leggere libri scritti a più mani, ma è raro trovare un narrato così coeso e fluido. Come è nata questa alchimia artistica?
È nata dalla voglia di lavorare insieme, e dalla comune amicizia.
Un’amicizia vera, consolidata negli anni.
Per arrivare al risultato si è reso necessario un lungo percorso, che è partito da un’idea originale di Massimo Carlotto e proseguito con uno sviluppo condiviso della trama e dei personaggi.
Scambi di idee, telefonate, riunioni, e poi un grande lavoro di lima per arrivare a evocare il “sesto autore” il cui stile riflettesse quelli di tutti e cinque noi, mantenendosi al tempo stesso fluido e coerente.
Un grande lavoro, dicevo, prima da parte nostra, con la collaborazione di United Stories Agency, e poi di Harper&Collins Italia, che ha sposato il progetto con entusiasmo fin dall’inizio.
2. Youthless racconta la fuga di sei giovani ragazze da se stesse, dai loro aguzzini, da una vita di usi e abusi. Impossibile non fare il tifo per loro. Se dovessi scegliere solo una di loro, chi avrebbe più bisogno del tuo aiuto?
Difficile dirlo… Forse Anna, che del gruppo è la più fragile e indifesa.
3. Incastonate come diamanti grezzi, le voci delle sei giovani protagoniste si susseguono tra le pagine e vibra, in tutta la sua impotenza, l’urlo di queste povere vittime. Toccanti le parole di ognuna di loro, strazianti in modo particolare quelle di Anna. Chi ha dato voce a ciascuna di loro?
In realtà ogni personaggio è stato sviluppato in comune.
“Sposato” nelle varie fasi della storia dall’uno e dall’altro di noi, e poi rivisto ulteriormente.
In pratica, ognuna delle ragazze ha un po’ della mia voce, ma anche quella di tutti gli altri.
È frutto del lungo lavoro di cui parlavo prima.
4. “ L’Italia dei social fomentata dalla stampa come al solito sparava cazzate, offrendo l’immagine penosa di un paese alla deriva e incapace di analizzare la realtà.” Come ogni Noir che si rispetti anche Youthless ha un solidissimo background sociale e mette in luce mancanze e derive della nostra epoca. Condividi questo sguardo così critico, soprattutto nei confronti dei Social?
I social, come le pistole, non sono né buoni né cattivi.
Dipende dall’uso che ne facciamo.
Certo, in questi ultimi anni assistiamo sempre più spesso a una deriva di violenza verbale, disinformazione e semplificazione estrema della realtà e dei problemi della società e del paese, che è propria della Rete.
Si cercano risposte semplici a problemi complessi, ed è seguito, “piacciato” e ammirato chi quelle risposte sostiene di poterle dare.
Una tendenza che spero verrà superata dalle nuove generazioni, a favore di quanto di buono e di nuovo i social hanno da offrire: possibilità di interazione e dialogo, di scambi di idee e progetti, enormi e impensabili fino a poco tempo fa.
5. Conoscendo il tuo talento da fumettista e sceneggiatore, mi viene naturale chiederti se scrivendo, hai già immaginato le tavole che illustrerebbero questa storia. Magari un bel Graphic Novel ?
Da sceneggiatore, mi è difficile scrivere, anche in prosa, senza ragionare per immagini.
Youthless è un romanzo, ma potrebbe essere un bel fumetto, e perché no, anche un bel prodotto audiovisivo.
6. Youthless è un romanzo corale, le figure femminili s’intersecano e si rivelano in tutte le loro sfumature. Molte di loro pagano le conseguenze di voler cambiare un passato fortemente patriarcale e bigotto. A che punto siamo su questa strada?
Voglio essere ottimista: pian piano il paese sta cambiando.
La gente sta cambiando.
Certe vecchie idee, certi retaggi e preconcetti, tendono a scomparire.
I più giovani, specialmente, manifestano un diverso modo di guardare al mondo, alla sessualità, alle differenti credenze e culture che ormai abbiamo appena fuori dalla porta di casa.
Fare passi indietro purtroppo non è impossibile, la storia anche recente ce lo insegna, ma lo slancio verso il futuro mi pare quello giusto.
7. Pensa ad ognuno degli scrittori che hanno condiviso con te questa esperienza, quali sono stati i punti di forza di ognuno di loro?
Posso dire che ognuno ha messo la sua particolare “energia” nel progetto, difficile entrare nei particolari.
Siamo autori con stili diversi, ma con “punti di forza” simili.
Primo fra tutti: amiamo raccontare storie.
8. Se invece dovessi indicare tre parole che ti rappresentano, quali sceglieresti?
Testardo. Curioso. Ottimista.
9. Se dovessi scegliere tre cose di cui non potresti mai fare a meno, ovviamente escludendo la scrittura, quali sarebbero?
Le buone conversazioni, il cinema, i viaggi… Ma è difficile tener fuori tutte le altre.
10. Prima di salutarci quale messaggio o augurio ti piacerebbe lasciare ai nostri lettori?
Quello di continuare.
Continuare a leggere, a informarsi, a coltivare interessi e curiosità.
A mettersi in gioco, anche se costa fatica, in un mondo che cambia velocemente.
Con Youthless, noi cinque lo abbiamo fatto. Ci siamo messi in gioco.
E, davvero, sono convinto che ne sia valsa la pena.
Thriller Life ringrazia Pasquale Ruju per la sua disponibilità
a cura di Patty Pici