
La reincarnazione della sorelle Klun
Nelle oscure profondità del gigantesco Cratere che domina lo sperduto paese di Anerbe, si combatte la battaglia senza fine per il predominio della luce che salva il mondo sull’oscurità che tutto inghiotte.
A intrecciare i fili di questa trama antichissima, personaggi distanti nel tempo e nello spazio. Ai giorni nostri, il commissario Verne tenta di riscattare la sua ingloriosa carriera indagando sull’affascinante Rina Monforte e sull’amante di lei, leader di una setta esoterica che vuole combattere i “figli del buio”.
E proprio nel buio di un monastero isolato da tutto e tutti, quarant’anni prima, cresce un orfano che, grazie agli insegnamenti alchemici del suo maestro gesuita, impara a trasformarsi in angelo vendicatore.
Alla fine degli anni Cinquanta due bambine, le sorelle Klun, muoiono in un tragico incidente e sembra che si siano reincarnate in due gemelle dalle inquietanti capacità soprannaturali.
RECENSIONE
Il nuovo romanzo di Manlio Castagna – La reincarnazione delle sorelle Klun – ci proietta in un mondo in bilico tra luce e tenebre, tra quello che conosciamo e l’ignoto, passando dall’horror, al fantasy fino al thriller.
Due storie ambientate in epoche diverse, dagli anni ’50 ad oggi, prendono vita da un fatto incredibile: la nascita delle gemelle Klun, Gloria e Felicita, dopo la morte straziante di Gorizia e Fiorenza, le prime figlie di Dora e Augusto.
Ma Augusto da tempo sente la presenza delle sue prime bambine, le percepisce, le agogna e, quando vede le gemelle, capisce dentro di sé che Gorizia e Fiorenza sono tornate.
La voglia violacea è nello stesso punto dove Gorizia aveva la cicatrice. E quella voglia color caffè è nell’identica posizione in cui aveva una specie di impronta digitale fin dalla nascita. Gorizia, amore di papà, sei tornata
Nel frattempo ai nostri giorni Attila Mesmeri Tribolati, scrittore dal passato misterioso, incontra Rina Monforte dando vita al Sodalizio, una sorta di setta esoterica al seguito della Venerabile che lo sta chiamando nel Cratere, ad Anerbe, cittadina desolata dove aleggia l’oscurità.
Ed infine Irin, abbandonato alla nascita e raccolto da Padre Garino che lo aiuta a scoprire il suo enorme potere da utilizzare per il bene del mondo.
La nebula apparve. Stracci di vapore sottile si cucirono in una forma lanuginosa. Sempre più compatta. Una nube che emetteva un suono sinistro. Era venerdì 26 gennaio 1990,il giorno della prima eclissi solare. E avrebbe dato inizio alla discesa della Mater Veneranda nella Terra, dentro al Cratere
Tutto si unirà e darà vita alla battaglia tra il bene e il male, quel confine labile che Irin si troverà ad affrontare per riportare equilibrio sulla Terra.
La storia, molto complessa e stratificata, prende vita pian piano incastrano pezzi del puzzle fino a svelare il quadro completo.
E Castagna lo fa magistralmente, senza sbavature né rallentamenti, mi ha tenuta incollata ad ogni passaggio, facendomi empatizzare con lo sfortunato Irin e con la storia atavica della reincarnazione delle gemelle Klun.
Perfette le descrizioni ambientali che interagiscono “visceralmente” con i personaggi così come l’aspetto psicologico di questi ultimi.
Sono rimasta colpita dalle due madri presenti nel testo: Dora e Rina, entrambe alle prese con scelte estreme che, da madre anche io, mi hanno fatto riflettere profondamente.
Un romanzo che affascina, inquieta, pone domande e ci illumina sulla possibilità di altri mondi ed altre vite.
Quando tutto sarà finito qualcuno lo troverà insieme a tutti gli altri e io sarò sparito per sempre. In un modo o nell’altro. Resteranno le parole
Editore: Mondadori
Pagine: 564
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Manlio Castagna (Salerno 1974) esordisce alla regia nel 1997 con il pluripremiato corto “Indice di frequenza”, con Alessandro Haber.
Da vent’anni collabora ad organizzare il Giffoni Film Festival e nel 2007 ne diventa vicedirettore artistico.
E’ creative advisor per il Doha Film Institute in Qatar e critico cinematografico per Virgin Radio.
E’ sceneggiatore e regista di videoclip, documentari, cortometraggi, episodi di webserie.
Si occupa di fotografia, neurocomunicazione e semiologia degli audiovisivi.
Dopo aver pubblicato saggi sul cinema e sui cani, con Petrademone – Il libro delle Porte (Mondadori, 2018) esordisce nella narrativa.
Ha scritto anche Petrademone – La terra del non ritorno (Mondadori, 2019), Petrademone – Il destino dei due mondi (Mondadori, 2019), La notte delle malombre (Mondadori)..
