
La setta
SINOSSI
Quando un bambino sparisce da una scuola materna di Södermalm, a Stoccolma, l’agente Mina Dabiri è di nuovo in prima linea.
Due anni dopo i drammatici eventi che li hanno fatti incontrare, Mina torna a chiedere aiuto a Vincent Walder, finendo per coinvolgere il celebre mentalista in un’indagine che questa volta la toccherà molto da vicino.
All’esperto di psicologia e comunicazione non verbale, che molti ritengono perfino capace di leggere nel pensiero, saltano subito all’occhio le analogie con un caso di qualche anno prima, un dramma dal tragico epilogo.
E adesso tutto fa pensare che altri bambini siano in pericolo. I rapimenti che si succedono sembrano seguire uno schema rigorosamente logico e allo stesso tempo folle, in cui si possono riconoscere aspetti quasi ritualistici, se non addirittura simbolici.
È possibile che dietro comportamenti tanto estremi si nasconda una setta?
Ma chi ne manovra i fili?
E, soprattutto, qual è il suo obiettivo?
Mentre Mina cerca di tenere a bada i ricordi e allontanare il passato e Vincent crede ancora di poter ignorare l’ombra che la sua anima nasconde, la fortezza inaccessibile che ognuno dei due ha eretto intorno a sé comincia a sgretolarsi.
RECENSIONE
“Squadra vincente non si cambia!”
Primo pensiero a lettura conclusa e motto senz’altro applicabile ai due autori di questo thriller, Camilla Lackberg e Henrik Fexeus, ma ancor più alla coppia investigativa che hanno creato con il loro precedente romanzo Il codice dell’illusionista: Mina Dabiri e Vincent Walder che ritroviamo ne La setta, secondo episodio della trilogia a loro dedicata.
La storia è di quelle che fanno tremare i polsi anche al più freddo e distaccato dei lettori, poiché le vittime stavolta sono bambini, rapiti e poi uccisi, una vicenda tragica e oscura che richiede ai due protagonisti uno sforzo e una concentrazione elevatissime, imponendogli una corsa contro il tempo per risolvere l’enigma ed evitare altre morti.
Il romanzo – La setta – presenta un impianto narrativo strutturato e complesso, accanto alla vicenda principale infatti, il vero e proprio thriller e nodo centrale del libro, si svolgono una serie di storie parallele che hanno per protagonisti i singoli membri del gruppo investigativo.
Questa complessità ne influenza sicuramente il ritmo che, soprattutto all’inizio, può risultare un po’ lento, piegato alla necessità di introdurre e delineare non soltanto la trama principale, ma anche tutte le altre vicende che le orbitano attorno e di presentare i personaggi, riannodando così le fila con il libro precedente.
Del resto anche l’arco temporale entro il quale si svolgono i fatti è lungo, suddiviso in settimane che, denominandoli, scandiscono i singoli capitoli del libro.
Nello stesso tempo però lo stile fluido e la perfetta amalgama raggiunta dai due autori che si sublima nel creare la giusta dose di pathos, non rivelando mai troppo e lasciando il lettore sospeso in attesa dell’immancabile colpo di scena, rendono la lettura scorrevole e particolarmente avvincente.
I due autori si confermano altresì abilissimi nella caratterizzazione dei singoli personaggi, soprattutto nella rappresentazione dei due protagonisti, Mina e Vincent, attraverso le loro fragilità e debolezze che, paradossalmente, ne diventano i punti di forza, rendendoli particolarmente vicini al lettore che non fa alcuna fatica ad empatizzare con essi.
Trova il giusto spazio in queste pagine anche il sentimento che nasce e cresce tra Vincent e Mina, descritto con pudore e delicatezza, lasciato all’intuizione e alla sensibilità del lettore che non può non provare tenerezza per Vincent, lui così razionale che davanti a Mina inciampa spesso nei suoi stessi sentimenti, trasformandosi in un adorabile imbranato: “Vincent pensò che probabilmente si era appena autodichiarato un idiota” .
Un thriller psicologico – La setta– che può essere paragonato ad un lungo e impegnativo viaggio all’interno della mente umana, scritto con grande cura e attenzione per i particolari, che tocca nel profondo le corde emotive di chi legge, ricco di colpi di scena, convincente, e nel quale spicca la sensibilità con cui gli autori affrontano i passaggi più delicati della storia.
Traduzione: Laura Cangemi Editore: Marsilio Pagine: 768 Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Camilla Läckberg nata e cresciuta a Fjällbacka, vive a Stoccolma con il marito e i quattro figli. Con ventotto milioni di copie vendute in sessanta paesi è l’autrice di crime più seguita degli ultimi vent’anni. I dieci libri
di Fjällbacka hanno ispirato la serie tv Omicidi tra i fiordi, trasmessa da laeffe. La Läckberg è inoltre autrice dei due romanzi della Storia di Faye, La gabbia dorata (2019) e Ali d’argento (2020), e ha firmato la serie televisiva Hammarvik – Amori e altri omicidi.
Henrik Fexeus è un mentalista, autore e presentatore svedese. Ha studiato psicologia e si è occupato di analisi dei media e di marketing, per poi diventare esperto di comunicazione e speaker motivazionale. Per i suoi libri e le apparizioni pubbliche, ha ricevuto diversi premi ed è riconosciuto in tutto il mondo per le sue ricerche sulla comunicazione non verbale. Nel 2017 ha iniziato a scrivere narrativa con The Lost, il primo volume di una trilogia per giovani adulti, acclamato dalla critica. Nel 2021 esce anche in Italia per Marsilio Il codice dell’illusionista, primo volume di una nuova trilogia scritta con Camilla Läckberg.
