Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino di Carlo Lucarelli

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Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino

Nella “Presidenziale”, la sezione della polizia che si occupa della sicurezza di Mussolini, c’è un gruppo molto particolare chiamato “Squadra Fognature”, comandato a perlustrare il sottosuolo di strade e piazze su cui passerà il Duce, a caccia di eventuali bombe.

Ed è durante una di queste perlustrazioni che agli inizi degli anni ’30 gli agenti della Fognature trovano le ossa dello scheletro di una donna, sgozzata e scarnificata.

Dieci anni più tardi, a Cattolica, il commissario Marino, segretamente e attivamente antifascista col nome di battaglia “Locàrd”, riceve le confidenze di uno degli ex agenti della Fognature: forse la morte della ragazza, e di tante altre, ha a che fare con la famiglia di Francone Brandimarzio, un ricco imprenditore che ha fatto fortuna nelle Colonie, e che adesso si è ritirato a Cattolica, insieme al figlio Attilio e a una giovane e affascinante ragazza eritrea.

Una famiglia all’apparenza irreprensibile, e soprattutto intoccabile, dal momento che foraggia gerarchi corrotti e ladri di regime, occultando e distribuendo fiumi di denaro sporco.

Il commissario Marino si rende conto che, oltre a smascherare un assassino seriale, questa indagine può mettere in grave difficoltà il regime, ma il filo su cui si muove è davvero sottile, e il rischio di cadere dietro l’angolo.

RECENSIONE

Questo è stato un libro davvero impegnativo.

Non complesso, neanche pesante o lungo, quindi nulla che riguardi la struttura.

Parliamo di un poliziesco classico e con un’indagine che riporta tutti i tasselli al loro posto. Inizia con un cadavere, quindi tutto secondo i canoni. 

E’ l’argomento che pesa e, soprattutto, l’ambientazione temporale.

Siamo nel pieno dell’Italia fascista e ho sperimentato sulla mia pelle quanto difficile sia non solo parlarne, ma anche farsene un’idea concreta.

Io sono tra quelli nati “dopo”, quindi certe dinamiche non sono chiare, anche se il succo è semplice: si parla di totalitarismi in tutti gli ambiti della vita con tutto ciò che la cosa comporta.

Se da una parte c’è chi si ribella al “sistema”, dall’altra (purtroppo aggiungo io) c’è chi lo sposa con favore ed è proprio per questo che non è bello parlarne. In mezzo a queste persone che pensano al duce con “nostalgia” potrebbe tranquillamente esserci un nostro vecchio parente, anche se la cosa non ci piace.

Per questo il libro- Bell’abissina – è tosto.

Parla (poco) di chi si ribella a suo modo e con gli strumenti che ha, ma parla anche (a lungo) di quello che era il pensiero comune al tempo, e in particolare, nell’ambiente delle forze dell’ordine.

Si parla di razzismo in Bell’abissina, di colonialismo, di servi e padroni, di ricchi e poveri e delle immense disparità tra le varie categorie, sempre sotto la lente di ingrandimento (o rimpicciolimento a seconda dei punti di vista) del regime.

E non è bello da leggere.

C’era chi (tanti purtroppo) considerava la diversità un difetto da eliminare, il colore della pelle come una discriminante fondamentale.

Eri giudicato anche per ciò che dicevi, per come lo dicevi, per ciò che leggevi e per ciò che commentavi.

E non è bello da leggere.

E si arriva alla fine col magone.

Ma si è anche disposti a consigliare questa lettura – Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino – con la curiosità di scoprire l’effetto e l’impressione che certe vicende hanno sugli altri cercando nel confronto una smentita o una conferma del proprio sentire.

Editore: Mondadori
Pagine: 192
Anno pubblicazione: 2022

AUTORE

Carlo Lucarelli (Parma 1960) esordisce nel 1990 con Carta Bianca per la Casa Editrice Sellerio.

sempre per Sellerio escono L’estate torbida (1991) e Via delle Oche (1996), ristampati da Einaudi. Della serie con l’ispettore De Luca escono anche Intrigo italiano (2017) e Peccato mortale (2018).

Dal 1990 ad oggi ha pubblicato oltre 20 romanzi, diversi saggi e raccolte di racconti.

Per Einaudi ha pubblicato anche la serie di romanzi con protagonista l’Ispettrice Grazia Negro, Lupo Mannaro, Almost Blue (1996), Un giorno dopo l’altro (2000), Il sogno di volare (2013), e la serie con l’Ispettore Coliandro, Falange armata e Il giorno del lupo.

Sempre per Einaudi sono usciti anche: L’isola dell’angelo caduto, Guernica, Laura di Rimini, L’ottava Vibrazione, Albergo Italia e Il tempo delle Iene.

Molti suoi racconti sono stati raccolti nell’antologia “Il lato sinistro del cuore”.

Per la RAI è stato autore e conduttore del programma Mistero in Blu (1998), Blu Notte, Blu Notte Misteri Italiani, Lucarelli Racconta e La tredicesima ora.

Dal 2014 al 2018 è autore sul canale Sky Arte HD del programma Muse Inquietanti e dal 2019 di Inseparabili.

Dal 2015 al 2016 cura sul canale Crime Investigation “Profondo Nero”.

Due suoi personaggi, L’Ispettore Coliandro e Il commissario De Luca, sono approdati in TV dando il nome alle serie omonime di sceneggiati televisivi per la RAI.

Ha scritto per la radio (Radiobellablù, deegiallo), per il teatro ( Via delle Oche, Tenco a tempo di tango, Pasolini un mistero italiano).Ha pubblicato alcuni libri per ragazzi (Nikita, Il trillo del diavolo, Febbre gialla) e nel 2015 è uscito il suo primo libro per bambini: Thomas e le gemelle, per Rrose Sélavy Editore, le cui protagoniste sono le sue gemelline: Angelica e Giuliana.

Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino è pubblicato nella collana Giallo Mondadori nel 2022

Bell’abissina. Un’indagine del commissario Marino di Carlo Lucarelli
Concludendo
Un giallo che racconta quella parte della nostra Storia che cerchiamo di dimenticare è quanto di più scomodo esista…
Pro
Storia lineare
Stile scorrevole
Contro
Ritmo lento
Mancanza di azione
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