Piergiorgio Pulixi dialoga con il suo personaggio Marzio Montecristo

Piergiorgio Pulixi e Marzio Montecristo

Piergiorgio Pulixi a tu per tu con il suo ultimo personaggio: Marzio Montecristo

Piergiorgio Pulixi, scrittore sardo, autore di molti gialli e noir intensi che hanno collezionato vari premi letterari e critiche entusiaste da parte dei lettori, cambia pelle e ci presenta un giallo ironico, umano, leggero.

La libreria dei gatti neri è il recente romanzo di Piergiorgio Pulixi, che ha scalato le classifiche di gradimento in tempi brevissimi e ha entusiasmato critica e lettori e recensito da Thriller Life QUI.

Sul framework tipicamente British, Pulixi costruisce una storia dai colori mediterranei, ricca di umanità e sentimento.

Marzio Montecristo è l’eroe, o meglio l’anti-eroe, di questo piccolo gioiello che omaggia le più grandi firme del genere Giallo  e gratifica le sinapsi degli appassionati del classico Whodunit. 

Carattere focoso e rissoso, dal cognome importante, Marzio Montecristo è il Protagonista di questa storia ricca di rimandi letterari, citazioni e titoli vintage.

Era un bel ragazzo: alto, fisico asciutto e agile. … I capelli lunghi contornavano un viso dai tratti spigolosi e affilati ma regolari, dove spiccavano due occhi neri dal taglio orientale.

Marzio è un professore di matematica, ma una rissa con il padre manesco di un suo alunno, l’ha costretto a reinventarsi un lavoro e una vita. 

La libreria Les Chats Noirs, specializzata in libri gialli, diventa il suo rifugio da un mondo con cui è spesso in conflitto.

Leggero, ironico, partecipativo, La libreria dei gatti neri non dimentica la profondità del dolore e la declina con sobrietà e partecipazione. 

La dualità dell’animo, le scelte impossibili, tutto questo sta nel sottopunto del testo che rende il romanzo leggero nella forma e profondo nella sostanza.

Piergiorgio Pulixi ha gentilmente accettato di rispondere alle domande di Thriller Life in una giocosa INTERVISTA A DUE VOCI con Marzio Montecristo.

Ciao Piergiorgio bentornato a Thriller Life! Piacere di conoscerti Marzio! 

Iniziamo dalle presentazioni. Piergiorgio mi presenti Marzio e tu Marzio mi presenti Piergiorgio?

P. Pulixi: «Oddio, non è proprio la persona più semplice da introdurre…»

Marzio: «Iniziamo bene…»

P. Pulixi: Be’, possiamo dire che è un bravo ragazzo.»

Marzio: «Almeno questo».

P. Pulixi: «A livello professionale… Che dire… È un grande lettore, molto esperto e con gusti raffinati, ma come libraio… Be’, direi che ci sono dei margini di miglioramento.»

Marzio: «Margini di miglioramento? Bene, bene… È il mio turno, vero? Come presentare Pulixi… Che dire… Diciamo che è uno scrittore mediocre, dozzinale, anche un po’ paraculo e…».

P. Pulixi : «Prossima domanda, per cortesia.»

(Marzio sogghigna).

2.  Entrambi fieramente sardi. Quale aspetto amate di più della vostra terra?

P. Pulixi:  «I suoi contrasti, soprattutto a livello paesaggistico.»

Marzio: «Il silenzio e la desertificazione di alcune sue aree dove non incontri un essere umano per decine e decine di chilometri. Il mio ideale di felicità, praticamente.»

P. Pulixi: «Misantropo…».

Marzio: «Non mi piace la gente, che ci devo fare?»

P. Pulixi: «Magari non aprirti necessariamente una libreria, no?»

Marzio: «Vai a fare in…».

P. Pulixi : «Ecco.»

3.  Marzio tu sei un libraio, la tua libreria Les Chats Noirs è il paradiso per gli amanti dei libri gialli e tu Piergiorgio lo sei stato, giusto? Gestire una libreria è il sogno di molti lettori appassionati, ma la realtà è molto diversa…qual è il lavoro dei vostri sogni?

Piergiorgio Pulixi: «Devo ammettere che faccio già il lavoro dei miei sogni. Chiedere ancora di più mi sembrerebbe davvero eccessivo. Se non potessi più fare lo scrittore, non avrei problemi a tornare a fare il libraio perché è un lavoro che ho amato tantissimo.»

Marzio: «Tocca a me? Il guardiano di un faro.»

P. Pulixi: «Non avevo dubbi.»

Marzio: «Cosa vuoi insinuare?»

P. Pulixi: «Niente, per carità.»

4.  Marzio tu parli spesso della narrativa gialla come un genere minore della letteratura, esiste davvero questo divario tra i vari generi? Non prevale sempre e comunque la qualità della scrittura indifferentemente dal tipo di storia? Cosa ne pensate?

Marzio: «Ma che domanda è? Chiaramente la stai ponendo alla persona sbagliata, perché se fossi stato convinto di una sua subalternità rispetto alla letteratura tradizionale, perché mai avrei aperto una libreria specializzata in gialli? Per masochismo? Per una mia insanabile idiozia?»

Piergiorgio Pulixi: «Guarda che non intendeva questo. Hai capito male…»

Marzio: «Ho capito benissimo. Sotto sotto anche lei pensa che il giallo sia intrattenimento per poveri idioti rozzi e senza sensibilità letteraria, o sbaglio?»

P. Pulixi: «Hai finito?»

Marzio: «Sì, mi sono offeso.»

P. Pulixi: «Non preoccuparti, cara. Tra un paio di minuti gli passa… Se posso dire la mia, è vero che a livello accademico c’è un pregiudizio di genere intorno alla letteratura poliziesca. Così come verso quella sentimentale, quella di avventura, di spionaggio, probabilmente anche verso la letteratura per l’infanzia… Credo che qualsiasi storia, se scritta con onestà, cuore e passione, sia degna di essere scritta. Attenzione: ho detto scritta, non pubblicata. Perché quando poi quell’opera passa da essere un’opera privata a un’opera che è rivolta a un pubblico, allora deve essere composta, vestita e presentata con una certa eleganza, nel senso che non ci si può improvvisare. Bisogna avere rispetto del pubblico. Ciò significa che è necessario studiare, curare il testo, dare il massimo in ogni aspetto della composizione artistica letteraria. E non dare mai nulla per scontato. Bisogna mettersi al servizio del pubblico offrendo un livello di intrattenimento e di incanto letterario più elevati possibili. È questo che spesso fa la differenza tra un’opera sciatta e frettolosa e un libro più profondo, strutturato e raffinato.»

Marzio: «Magari la prossima risposta un po’ più breve, eh, Pulixi, che il tempo è denaro.»

5.   A proposito di Letteratura Alta, confessate! Quale classico vorreste aver letto, ma solo al pensiero vi viene male? E quale invece amate di più?

P. Pulixi: «Mea culpa: il pendolo di Foucault di Eco. Ma sento che ci riproverò presto… È impossibile citare un solo classico tra quelli del cuore. Nel dubbio ti direi Il signore delle mosche, Memorie di Adriano e Dracula. 

Marzio: «Io ho letto tutti i classici.»

P. Pulixi: «Bugiardo.»

Marzio: «Giuro!»

P. Pulixi: «Ah sì? Raccontami la trama di Pedro Páramo di Juan Rulfo.»

Marzio: «Qual era la seconda parte della domanda? Ah, sì. I classici preferiti. Doppio sogno e La schiuma dei giorni, di Boris Vian. Uno dei pochi libri che mi ha fatto piangere… A parte quelli scritti da Pulixi…Ma lì ho pianto non per commozione, ma per disperazione.»

P. Pulixi: «Buffone.»

6.  Vista la vostra cultura letteraria, ci consigliate un autore contemporaneo che dovremmo assolutamente leggere?

Piergiorgio Pulixi: «Tana French. Ogni suo libro mi sorprende e mi lascia un’insaziabile voglia di leggerne ancora e ancora.»

Marzio: «Be’, quante pagine di spazio ho? Scherzo… Vediamo: Stuart Turton, l’autore de “Le sette morti di Evelyn Hardcastle”, che ha fatto il libraio come me. Per quanto riguarda il thriller psicologico: Franck Thilliez ha pochi concorrenti. Per quanto concerne il giallo classico e il cosy crime, direi Louise Penny e Anthony Horowitz, due penne sorprendenti e in grado di reinventare un genere. Ora basta, perché dopo il terzo consiglio o compri o te ne vai fuori dalle…»

P. Pulixi: «Prossima domanda, per cortesia.»

7.  Marzio nella tua ultima indagine hai affrontato un caso in cui il confine tra Bene e Male, Giusto e Ingiusto, si dissolve in mille tonalità. Tu stesso hai vissuto un episodio in cui il tuo senso di giustizia divergeva dal comune senso civico. Me ne vuoi parlare? 

Marzio: «No.»

P. Pulixi: «Maleducato… Te ne parlo io, cara, che tanto se aspetti che apra la bocca lui…»

Marzio: «Ok, ok, rispondo, che poi questo qui travisa tutto e si inventa robe fuori dalla realtà… Diciamo che la mia vita a volte diventa un giallo per davvero. E come nei gialli, il protagonista si trova crocifisso a una scelta. Nel mio caso, a livello personale, ho dovuto scegliere se chiudere gli occhi e accettare un’ingiustizia colossale, oppure fare qualcosa, a costo di perdere… tutto, perché alla fine ho perso quasi tutto. Il fatto che poi questa scelta riguardasse un bambino, be’, diciamo che ho impiegato mezzo secondo a scegliere da che parte stare… E, se te lo stessi domandando, no: non ho nessun rimpianto… Per quanto riguarda il confine tra bene e male, giusto e ingiusto, sinceramente non immaginavo nemmeno io che il GDL…»

P. Pulixi:« GDL??»

Marzio: «Gruppo Di Lettura… Ignorante… Comunque, non pensavo nemmeno io che arrivassimo al punto di dover scegliere come gruppo se e come varcare quel labile confine. E invece… Vabbè, leggetevi il libro, porco Giuda, ve lo stiamo raccontando tutto noi!»

P. Pulixi: «Datti una calmata. Che figura mi fai fare?»

Marzio: «Quella che ti meriti, Pulixi.»

8. “ Il fatto che questa libreria sia una zattera di razionalità che naufraga nell’infinito oceano del disordine universale, e quindi attira tutti coloro che vogliono riparare al caos ” questa frase Marzio mi ha colpita e mi ha dato una chiave di lettura per l’estremo senso di giustizia che anima probabilmente molti  noi lettori di gialli. Il bisogno quasi fisico di mettere ordine al caos e ritrovare nella narrativa un metodo per riordinare un sistema alquanto difettoso, quello della Giustizia. Perché ci piace così tanto leggere romanzi gialli secondo voi?

P. Pulixi: «Forse perché ci piace sentirci parte in causa dell’azione, della storia. Un lettore di gialli di solito è un lettore attivo e proattivo: fa delle ipotesi, anticipa gli eventi della storia, formula delle teorie, verifica alibi e piste investigative, cerca di arrivare alla soluzione del mistero prima del detective. Quindi è come se vivesse in prima persona la storia, dando libero spazio al proprio intuito. Questa immersione così profonda con gli eventi regala un intrattenimento assoluto.»

Marzio: «Credo anche che c’entri qualcosa vedere il bene e la giustizia trionfare sul male e sul caos, visto che nel mondo reale difficilmente le cose vanno come dovrebbero andare. I gialli a mio avviso danno speranza ai lettori. A differenza del noir – che è un genere da questo punto di vista molto più onesto, sincero e meno artefatto – il giallo di impostazione classica ti rassicura, ti dice che affidandoti alla ragione puoi arrivare a scoprire ogni verità. Poi che i lettori di gialli ci credano davvero, sinceramente mi pare difficile… però l’effetto placebo funziona. Perlomeno, su di me funge.»

9.  Parliamo ora di sentimenti, d’amore. Eh sì Marzio! Sei proprio una frana lasciatelo dire! Piergiorgio per favore dai un consiglio a Marzio. 

P. Pulixi: «Be’, è risaputo che Marzio sta in fissa con una sua vecchia amica, Angela Dimase, tipo da quando aveva quattordici anni…»

Marzio: «Tredici.»

P. Pulixi: «Ecco. Non ti vuole, Marzio, datti pace. Mettici una pietra sopra. Per citare un film: la verità è che non le piaci abbastanza. Quindi, se vuoi un consiglio non richiesto, passa meno ore in libreria perché Patricia sa cavarsela benissimo da sola, e vivi un po’ il mondo reale, fuori dalla campana di vetro che è Les Chats Noirs. Sono certo che se torni un po’ in contatto diretto con la realtà non faticherai a trovare la persona giusta per te.»

Marzio: «Hai visto, Patty. Ti sei garantita uno scoop. Il prossimo libro di Pulixi virerà verso il pink mistery, un bel sentimentale alla Sveva Casati Modigliani, perlomeno visti i suoi saggi consigli da Posta del cuore di Cioé… Sì, lo so, mi son tradito: sono un boomer.»

10. Ora ditemi che cosa non sopportate proprio uno dell’altro. Una mania, un gesto, un’abitudine …

P. Pulixi: «Uhm. Forse il fatto che Marzio capisce le cose troppo tardi, solo quando ci sbatte il muso.»

Marzio: «L’orario in cui si sveglia e attacca a lavorare. Svegliarsi così presto dovrebbe essere illegale, Pulixi, da ergastolo ostativo proprio.»

11. Marzio fai un appello a Piergiorgio. Convincilo a farti tornare tra noi lettori che abbiamo già imparato ad amarti. E fallo in modo convincente mi raccomando!

Marzio: «Col cavolo… Anzi, Pulixi, fa’ una cosa: lasciami perdere. Dimenticati di me. Stavo così bene prima che iniziassi a ravanare nella mia vita. Davvero, scrivi di altri. Magari prenditi i gatti: quelli te li cedo volentieri. Ma per il resto… pussa via!»

Piergiorgio Pulixi: «Capisci ora con chi mi tocca lavorare, cara?»

Grazie mille ad entrambi 😉 

a cura di Patty Pici

Thriller Life ha dedicato diversi articoli all’opera di Piergiorgio Pulixi e diverse sono le interviste che l’autore ci ha gentilmente concesso:

La libreria dei gatti neri – Recensione –

La settima luna – Recensione

La settima luna – Intervista

Il mistero dei bambini d’ombra – Recensione

Per colpa mia – Intervista