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Elena lo sa

Dopo che Rita viene trovata morta nel campanile della chiesa che frequentava, le indagini ufficiali sull’incidente vengono rapidamente chiuse.

Sua madre, ammalata di Parkinson, è l’unica persona ancora determinata a trovare il colpevole. Raccontando un difficile viaggio attraverso le periferie della città, un vecchio debito di gratitudine e una conversazione rivelatrice, Elena lo sa svela i segreti dei suoi personaggi e le sfaccettature nascoste dell’autoritarismo e dell’ipocrisia nella nostra società.

RECENSIONE

Elena ha il morbo di Parkinson e tutto il suo mondo è fatto di quello che può vedere dal basso, sempre a capo chino perché la malattia le impedisce di sollevare la testa e il collo, riesce a camminare seppur a fatica grazie alle pastiglie che le permettono di alzarsi.

Elena è una donna sola, da quando sua figlia Rita è stata trovata impiccata con una corda al campanile della chiesa che frequentava.

Il caso viene presto archiviato dalla polizia come un suicidio ma Elena è una madre caparbia e sente che non è andata così, qualcuno ha ucciso sua figlia, e con le poche forze che la malattia le consente, si ostina a indagare.

Il romanzo – Elena lo Sto arrivando! – narra di una giornata in cui Elena si mette in viaggio per raggiungere la città dove vive Isabel, una donna che vent’anni prima era stata convinta dalla figlia Rita la quale, in preda ad un furore religioso, si era opposta alla decisione di Isabel di abortire.

L’incontro tra le due donne, epicentro del romanzo, è pregno di un triste realismo, tutte le parole non dette fuoriescono senza freni.

E piano piano si sgretola un mondo e fuoriesce la miseria umana che ci colpisce nel momento in cui la vita ci mette a dura prova e tutto diventa insopportabile, e guida il lettore all’inevitabile mesta conclusione.

Con una scrittura graffiante, incisiva, la Piñeiro ti fa indossare i panni della protagonista, fa sentire su di te tutte le sofferenze di Elena, una donna malata ma coraggiosa, che non si arrende ma che si scontrerà con una realtà cinica.

Un libro -Elena lo sa – che ti lascia con l’amaro in bocca perché racconta una storia che potrebbe essere di molti, che potrebbe essere la tua.

La scrittrice attraverso le sue parole ti coinvolge emotivamente negli stati d’animo dei personaggi per concludere con la vita irosa di Isabel, costretta a partorire una figlia che non sente sua e che ora ribalta addosso a Elena la sua lugubre verità.

Da leggere.

Traduzione: Pino Cacucci
Editore: Feltrinelli
Pagine: 160
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Scrittrice, drammaturga e sceneggiatrice, – Claudia Piñeiro – con Feltrinelli ha pubblicato: Tua (2011), Betibù (2012), La crepa (2013) con il quale si è aggiudicata il Premio Sor Juana Inés de la Cruz 2010, Un comunista in mutande (2014), Piccoli colpi di fortuna (2016), Le vedove del giovedì (2016), Premio Clarìn 2005, poi adattato al cinema da Marcelo Piñeyro nel 2009, e Le maledizioni (2019).

Nel 2019 si è aggiudicata il Premio Pepe Carvalho, riconoscimento internazionale destinato agli scrittori di polizieschi e intitolato al famoso detective ideato dallo scrittore Manuel Vázquez Montálban, vinto in passato da autori come Andrea Camilleri, Petros Markaris e James Ellroy

Elena lo sa di Claudia Piñeiro
Concludendo
Un thriller atipico, per certi versi non lo definirei neppure un thriller. Un libro commovente e toccante.
Pro
Una storia di vita e di vite sofferte costrette a convivere, condividere e a subire la morte di una figlia, perché è vero che non esiste una parola per definire chi è sopravvissuto ad un figlio.
Contro
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