3
Prolisso
Ordina

L’impostore

Per Remie Yorke questo è l’ultimo turno al Mackinnon Hotel prima della chiusura invernale.

L’indomani potrà finalmente lasciare la Scozia e godersi il tepore di Santiago del Cile.

Sempre che la tempesta di neve non blocchi ogni collegamento col mondo esterno…

Mentre le temperature precipitano e le linee telefoniche si interrompono, un uomo ferito chiede rifugio.

Si tratta dell’agente Don Gaines, rimasto coinvolto in un terribile incidente.

L’unico altro sopravvissuto? Il detenuto che la sua squadra stava trasportando. Bisogna isolare l’hotel, controllare ogni via di uscita e mettere in sicurezza gli unici due ospiti dell’albergo.

Remie non capisce esattamente cosa stia succedendo, nonostante ciò l’unica cosa che può fare è mettersi a disposizione di quell’uomo; in fin dei conti è un poliziotto.

Ma poco dopo arriva un secondo sconosciuto: anche lui è ferito e anche lui dichiara di essere Don Gaines.

Stessa uniforme, stesso nome, stesso tesserino.

Qualcuno sta mentendo e Remie, senza alcuna via di fuga, dovrà scoprire chi dei due sta dicendo la verità prima che sia troppo tardi.

Perché se non la ucciderà il freddo, lo farà uno di loro…

RECENSIONE

Le premesse per essere un ottimo thriller erano davvero tante.

Voi immaginate un hotel isolato durante una tempesta di neve, nessun contatto con il mondo esterno per tutta la notte, e due sconosciuti che si presentano alla reception asserendo di essere la stessa persona.

Ma, c’è un grosso ma, la storia non risulta all’altezza della trama.

Andando con calma, posso dire che all’inizio questo romanzo mi stava anche prendendo.

Conosciamo infatti Remie, una giovane receptionist, durante il suo ultimo giorno all’hotel.

Questa ha la sfiga di trovarsi proprio lì durante una tempesta di neve assurda, con solo due ospiti registrati e tutto il personale già andato via.

Mentre è al bar a servire un cliente suona il citofono.

Un poliziotto ferito che afferma che c’è stato un grosso incidente durante il trasporto di un prigioniero dal carcere di massima sicurezza lì vicino.

La situazione appare subito alquanto inquietante e sinistra, ma Remie lo medica e ascolta la sua storia.

Più tardi però allo stesso portone si presenta un altro poliziotto che afferma di essere lui quello vero.

La situazione inizia a sfuggire di mano a chiunque.

Sia Remie che Jay, l’ospite, non sanno di chi fidarsi.

Ed è qui che comincia la vera sfida, ma per noi lettori.

Poteva continuare su quel filone, invece l’autore ha voluto subito svelare l’identità dell’impostore, portando la storia da un’altra parte, svelando una storia che poteva semplicemente rimanere nascosta.

Quello che mi ha sicuramente frenato e rallentato è stata la descrizione veramente lunga e inutile dei pensieri della protagonista.

Come se lo scrittore non avesse nient’altro da dire, che non ripetere ancora e ancora i paesaggi e le stradine attorno all’hotel.

Arrivando al finale, si capisce come non sia riuscito a trovare un finale degno di nota e ne abbia scritto uno molto frettolosamente.

Davvero un gran peccato.

Avevo riposto molte speranze sulla storia.

Traduzione: Adria Tissoni
Editore: Giunti Editore
pagine: 288
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Martin Griffin è al suo entusiasmante esordio nella narrativa poliziesca.

Prima di dedicarsi alla scrittura, ha svolto diversi lavori, tra cui quello di vicepreside.

Vive a Manchester con la moglie e la figlia.

L’impostore di Martin Griffin
Concludendo
Un libro che si fa fatica a leggere. Sicuramente non consiglio a chi è veramente amante del genere.
Pro
Da salvare le prime 30-40 pagine del libro
Contro
Descrizioni inutili dell’hotel e dei paesaggi circostanti.
Situazioni da Indiana Jones che potevano essere evitate.
3
Prolisso
Ordina