L’isola di Ragnar Jonasson

4
Inquieto
Ordina

L’isola

Hulda Hermannsdóttir, ispettore della polizia di Reykjavík, ha sempre dovuto rinunciare alle sue ambizioni, ma il nuovo caso che le viene affidato potrebbe finalmente aprirle delle opportunità di carriera.

Una domenica mattina, più per noia che per senso del dovere, Hulda decide di accettare la richiesta di aiuto di un collega delle Isole Vestmann e di mettersi in viaggio per l’arcipelago a sud-est della capitale.

Deve scoprire cos’è successo nell’isola abbandonata di Elliðaey, luogo aspro e meraviglioso, una vera e propria stanza chiusa a cielo aperto.

Lì un uomo di trent’anni ha riunito gli amici di un tempo in quella che viene considerata la casa più solitaria del mondo, ma quando arriva il momento di rientrare sulla terraferma uno di loro manca all’appello.

Intrecciando passato e presente, le indagini di Hulda riportano in vita fantasmi che tutte le persone coinvolte, in un modo o nell’altro, hanno tentato di mettere a tacere.

E mentre cerca la verità di Elliðaey, l’ispettore finisce per ritornare su un vecchio caso, un omicidio avvenuto dieci anni prima in un luogo altrettanto isolato, che svela come, in quella strana storia, siano in tanti ad avere diversi peccati sulla coscienza.

RECENSIONE

Quando pensiamo ad un’isola, ci viene spontaneo associarvi l’idea di solitudine.

Io personalmente ci vedo una solitudine e un silenzio che fanno bene.

Un modo per evadere dal rumoroso presente e rimanere sospesi nel tempo e nello spazio.

Ma è un attimo e tutto può diventare un incubo.

Se sull’isola succede qualcosa e non c’è nessuno da chiamare?

In effetti all’idea idilliaca di silenzio rigenerante si associa, o meglio, si insinua, una sottile inquietudine, pronta a crescere da un momento all’altro.

In questo libro l’isola è deserta solo in determinati, cruciali, momenti.

Non c’è immobilità né di spazio né di tempo.

La vicenda si svolge nell’arco di dieci anni e attorno a questo (non) luogo, si avvicendano diversi personaggi, ognuno con una sua storia personale.

Dall’intreccio di queste vite scaturisce amicizia, amore, ma anche invidia, gelosia, vendetta, morte.

Una escalation di sentimenti che ci permettono di ricostruire le esistenze dei quattro “ragazzi” attorno a cui ruota la storia.

Co-protagonista l’ispettore Hulda Hermasndottir, con la sua di esistenza, fatta di presenze ma soprattutto di assenze dolorose, che si vanno ad unire alla vicenda come cornice.

Il tutto avviene in Islanda, ma non solo. Hulda ad un certo punto schizza fuori velocemente dall’epicentro andando dall’altra parte del mondo, ma è come se un laccio di metallo la richiami indietro.

Il cuore pulsante è altrove ed è proprio lì che deve tornare.

C’è un omicidio insabbiato da scoprire, più di una morte che reclama giustizia a gran voce, rompendo il silenzio dell’isola e della sua casa bianca immersa tra gli alberi…

Traduzione: Valeria Raimondi
Editore: Marsilio
Pagine: 248
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Avvocato e giornalista, Ragnar Jónasson insegna diritto d’autore all’università ed è anche un noto traduttore (sue le traduzioni di Agatha Christie in islandese).

È l’autore della serie Dark Iceland, un successo internazionale, di cui L’angelo di neve, pubblicato in Italia per la prima volta da Marsilio nel 2017, è il primo episodio.

Sono poi seguiti I giorni del vulcano (2018), Fuori dal mondo (2019), La donna del faro (2020) e Notturno islandese (2021).

L’isola di Ragnar Jonasson
Concludendo
Un giallo profondo che arriva dritto all’anima per l’eco di umanità che il silenzio dell’isola amplifica.
Pro
Ampio respiro
Ritmo incalzante nei punti giusti
Descrizioni brevi ma efficaci
Contro
Nell’intreccio ci sono un paio di meccanismi cruciali un po’ deboli
4
Inquieto
Ordina