Buonvino tra amore e morte di Walter Veltroni

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Buonvino tra amore e morte

Dopo l’attentato subito dalla moglie proprio nel giorno del matrimonio, il commissario Buonvino, straziato dal dolore, indaga insieme ai suoi uomini per capire se, colpendo Veronica, gli ignoti criminali hanno voluto mandare un segnale a lui o se invece nella vita di sua moglie si nasconde qualcosa che giustifichi una vendetta tanto efferata. Intanto, a piazza di Siena viene ritrovato il corpo di un uomo crivellato da proiettili sparati da diversi fucili: scavando nel passato della vittima, Buonvino risalirà fino al clima torbido e avvelenato dagli intrighi della Roma del 1944.

RECENSIONE

Con “Buonvino tra amore e morte” siamo al quarto capitolo della saga del commissario; mi sembra giusto quindi, per chi non ha letto i tre precedenti, fare un veloce recap.

Buonvino è un commissario “passacarte” per un errore fatto (in buonafede) ad inizio carriera, che lo ha relegato in un bugigattolo, dove resta per anni.

Poi per uno scherzo del destino e del suo superiore, viene finalmente nominato commissario di Villa Borghese, dove se succede uno scippo è già un fatto enorme.

 Ma Buonvino è felice di uscire dal suo buco e s’imbarca nella nuova avventura.

In men che non si dica, gli capitano degli omicidi efferatissimi, che riesce a risolvere (Assassinio a Villa Borghese) e diventa il commissario dell’anno, ritrova un bambino scomparso un decennio prima tra le siepi di Villa Borghese (Buonvino e il caso del bambino scomparso) ed infine risolve un omicidio di uno strozzino che l’anaconda del Bioparco ha gentilmente rigettato (C’è un cadavere al Bioparco).

Mentre riesce ad inanellare tutti questi successi professionali, anche la sua vita sentimentale va a gonfie vele: passa da status di sposato, cornuto, mazziato e divorziato a felice innamorato di una sua sottoposta, Veronica.

Beh, che dire, tutto bene, no?!!

Viene da pensare “Beato lui!” che è riuscito a dare una svolta decisa ed importante alla sua vita, sia dal punto di vista professionale che personale.

Ma si sa che quando tutto va bene, per fato, invidia o altro, succede qualcosa: infatti l’ultimo romanzo si chiude con un avvenimento positivo, che aspettavamo e uno terribilmente negativo.

Arriviamo quindi al nuovo capitolo Buonvino tra amore e morte per l’appunto:

il passaggio dalla gioia del matrimonio al terrore della morte, dal bianco al rosso, era stato troppo rapido e spietato…..la sua condizione, sempre sospesa tra amore e morte, gli apparve improvvisamente insopportabile

Non è ben chiaro cosa sia successo, diciamo che Veltroni ci tiene per qualche capitolo sulle spine, fa il gioco del ‘dico non dico’ ; quando finalmente spiega l’accaduto, ecco che arriva un nuovo caso per il buon commissario ed i suoi agenti.

Un caso strano, complicato, che affonda le radici in un capitolo del passato e vergognoso, l’eccidio delle ‘Fosse Ardeatine’ e mentre li accompagniamo nell’indagine, partecipiamo anche al dolore di Buonvino.

Mi piace lo spazio che Veltroni lascia alla squadra di Buonvino: nei suoi libri non trovi il commissario che occupa tutto il romanzo anzi, lui è uno che delega.

Assegna compiti ai suoi subalterni perché si fida, li conosce: li considera la sua famiglia, così diversa, etero genita.

Passiamo dall’agente narcolettico, al miope, a quella bella, a chi è troppo basso e lui, il commissario che dirige, tira le fila, con sprazzi di sottile ironia disseminati qua e là, senza essere ridondante, con colpi di scena ben dosati ed una tenerezza verso la vita e la nostra capitale, Roma, che trasuda dalle sue pagine, impalpabile, come la nebbia.

I romanzi di Veltroni che hanno per protagonista il commissario Buonvino e la sua squadra di agenti improbabili sono stand-alone, anche se, per seguire la vita personale dei protagonisti, sarebbe meglio leggerli in fila.

E’ una lettura piacevole, scorrevole, adatta a quando hai poco tempo e non vuoi lasciare il libro a metà.

Volete sapere cosa è successo e come finisce, vero? Non c’è altra soluzione che leggerlo!!

Editore: Marsilio – Lucciole
Pagine: 224
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Figlio di Vittorio, dirigente della Rai, morto quando Walter aveva un anno, si diploma presso l’Istituto di studi cinematografici e televisivi e si iscrive giovanissimo al Pci e diventa solo ventunenne, consigliere comunale a Roma, carica che manterrà fino al 1981.

Nell’87 entra come deputato in Parlamento.

Nel 2001 viene eletto sindaco di Roma, carica che gli verrà riconfermata nel 2006 con il 61,5 % dei voti favorevoli.

Nel 2007 entra nel Comitato Nazionale del neonato Partito Democratico e dichiara di non volersi alleare in futuro, se eletto alla segreteria, con i partiti della sinistra.

Cade quindi il Governo Prodi. Veltroni viene eletto, dopo una consultazione popolare tra gli iscritti, Segretario del PD. Perse le elezioni nazionali del 2008, ceduta Roma alle destre, e perse le elezioni regionali, si dimette dalla carica di Segretario del PD.

Si è molto impegnato per i sostegni all’Africa, ed è anche autore di alcune opere di narrativa, tra cui Noi (2009), L’inizio del buio (2011), L’isola e le rose (2012), E se noi domani (2013), Quando c’era Berlinguer (2014), tratto dall’omonimo documentario per il cinema, Ciao (2015) e Quando (2017), tutti pubblicati da Rizzoli.

È anche regista di I bambini sanno (2015), Indizi di felicità (2017) e della serie televisiva Gli occhi cambiano (2016), e di Tutto davanti a questi occhi (2018) intervista a Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz.

Tra le sue altre pubblicazioni si ricordano Roma (Rizzoli, 2019), Assassinio a villa Borghese (Marsilio, 2019), Buonvino e il caso del bambino scomparso (Marsilio, 2020), Tana libera tutti (Feltrinelli, 2021) e C’è un cadavere al Bioparco (Marsilio, 2021).

Buonvino tra amore e morte di Walter Veltroni
Concludendo
Un buon giallo con spazi ben dosati ai protagonisti ed alla storia che ti invita a ‘gareggiare’ col commissario per vedere chi risolverà per primo il caso.
Pro
Scorrevole
Perfetto equilibrio tra vita privata dei personaggi e storia proposta
Contro
Nulla
3.6
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