Dammi la vita di Letizia Vicidomini

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Dammi la vita. Partitura di sangue e note a Napoli

Marlena Vichi è una musicista di successo, direttrice d’orchestra e docente presso il Conservatorio di Napoli.

Sposata da diverso tempo con un suo ex maestro più grande di lei, non disdegna di allacciare relazioni discrete con alcuni dei suoi studenti.

L’ultimo in ordine di tempo minaccia di rendere pubblica la loro storia, ma prima che possa portare alla luce il legame clandestino succede qualcosa di drammatico.

Andrea Martino è un commissario in pensione, pronto a mettersi ancora al servizio della Polizia. Viene coinvolto nella morte sospetta di una bambina avvenuta qualche mese prima, e si troverà anche al centro della vicenda di Marlena.

Due storie che si sovrappongono e si muovono sullo scenario di una Napoli continuamente in bilico tra la bellezza e l’orrore, e quelle verità nascoste da tempo che finalmente vengono rivelate.

RECENSIONE

In una Napoli dalla florida bellezza, il commissario in pensione Andrea Martino, afflitto dalla morte del figlio Lorenzo, si trova ad indagare su due casi che non hanno assolutamente nulla in comune.

Il primo riguarda la morte di una bambina, che non convince affatto Brunella, la sua affezionata babysitter.

Il secondo, invece, è l’omicidio di Antonio Piccirillo, un giovane pianista di grande fascino e indubbio talento, destinato ad una vita costellata di successi.

Il caso di Aurora Maisto, una bambina di otto anni benvoluta da tutti e morta in circostanze sospette, coinvolge molto Andrea perché, in base alla testimonianza della babysitter Brunella, la piccola non è morta a causa di un destino avverso, ma è stata vittima di una crudele macchinazione che, in futuro, potrebbe colpire anche la sua sorellina.

L’omicidio di Antonio Piccirillo rischia di gettare discredito sul conservatorio di Napoli e la polizia deve risolvere il caso nel più breve tempo possibile, muovendosi con discrezione nelle sale di quel tempio della musica e nelle vite di coloro che vi orbitano attorno.

Il commissario Michele Loffredo, allievo di Martino, chiede l’aiuto del suo maestro per sbrogliare la trama di un caso complesso e dai risvolti inattesi che sembra coinvolgere anche la professoressa Marlena Vichi.

Marlena è una stella di prima grandezza del panorama internazionale, pianista affermata, direttrice d’orchestra e insegnante stimata da tutti, ma anche una donna dal temperamento focoso che ama intrattenere relazioni con uomini più giovani…

Nel romanzo, il caso di Aurora e quello di Antonio vengono narrati a capitoli alterni.

La soluzione di entrambi si rivela prevedibile, ma la lettura risulta comunque gradevole perché l’autrice descrive i personaggi con estrema cura, ponendo un’attenzione particolare al carattere e ai loro pensieri più reconditi.

Alla fine del libro è presente una play-list di brani musicali ognuno dei quali è legato ad un personaggio.

Ho provato ad ascoltarla durante le sessioni di lettura e questo mi ha aiutata ad “entrare nella storia”; inoltre, la canzone A Forest della band The Cure ha fatto tornare a galla tanti bei ricordi della mia infanzia.

Del resto

la musica è una delle poche meraviglie al mondo che può dare la vita, toglierla e ridarla ancora

Editore: Mursia
Pagine: 243
Anno pubblicazione: 2022

AUTORE

Letizia Vicidomini è nata in provincia di Salerno e lavora a Napoli.

E’ speaker per le maggiori emittenti nazionali e regionali (RTL 102.5, Kiss Kiss, Radio Marte).

Ha pubblicato La poltrona di seta rossa (2014), Nero. Diario di una ballerina (2015), Notte in bianco (2017), Lei era nessuno (2019), Il segreto di Lazzaro (Premio Giallo Garda, 2021) e, con Mursia, La ragazzina ragno (Premio Garfagnana in Giallo, 2021).

Dammi la vita di Letizia Vicidomini
Concludendo
Un giallo che racconta due storie molto diverse tra loro, ma dal finale prevedibile
Pro
La play-list di brani musicali legati ai personaggi.
La descrizione attenta e curata dei protagonisti.
Contro
Il finale prevedibile.
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