Il dolce sorriso della morte di Roberto Ottonelli

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Il dolce sorriso della morte. Un uomo, i suoi demoni

Milano, periferia sud-ovest. Marco Bordoni è un consulente finanziario che vive sotto l’ala protettiva della madre e teme qualsiasi contatto con il genere femminile, che percepisce come una minaccia, tormentato dagli incubi di un passato violento, fra un padre alcolizzato e un vicino di casa che abusò di lui.

Sono quegli incubi ad alimentare il suo lato oscuro e il suo bisogno di uccidere, un bisogno da cui trae nutrimento, a suo modo, senza provare alcun rimorso.

L’ispettore capo Barzagli indaga, con il supporto di uno psicoterapeuta esperto di profili criminali, sulla scia di omicidi brutali che insanguinano Milano e l’hinterland. Inizia a collegarli fra loro, maturando ben presto una vera e propria ossessione nei confronti del presunto autore, mettendo a rischio non solo la carriera, ma tutta la sua vita.

Nell’eterna sfida fra il bene e il male il confine sarà molto più sottile di quanto si possa immaginare.

RECENSIONE

Il dolce sorriso della morte non è un libro chiaro e di facile interpretazione.

È una storia che mette a dura prova sin dalle primissime pagine perché l’autore ci fa entrare a gamba tesa nella vita di Marco, uno dei due protagonisti.

È un personaggio che, all’apparenza, può sembrare l’immagine della normalità e di un uomo come tanti altri ma è la mente a essere diversa.

I suoi pensieri sono un pozzo senza fondo di negatività, rabbia e frustrazione repressa, sentimenti dovuti ad un’infanzia infelice e complicata che ha lasciato segni indelebili in Marco trasformandolo nell’uomo che è oggi.

Ottonelli non fa nulla per risollevare o far redimere il suo personaggio, non cerca minimamente di renderlo più “appetibile” per il lettore ma lo descrive in tutta la sua furia e instabilità rendendo perfettamente l’idea di una mente disturbata.

Allo stesso modo, troviamo schiettezza e onestà intellettuale nell’altro protagonista della storia, l’ispettore Barzagli.

Ossessionato, anche se in maniera diversa da Marco, dal suo lavoro manifesta comportamenti discutibili che lo allontanano da colleghi e familiari rendendolo ancora più determinato nel risolvere i recenti casi di brutali omicidi che si verificano nella periferia di Milano.

Milano che fa da sfondo ma influenza la scena con i suoi sobborghi, le difficoltà vissute da chi vive in certe realtà. Una città che vive e di evolve insieme alla storia.

L’atmosfera diventa instabile e febbrile man mano che ci addentriamo nel vivo del libro, si viene trascinati in una spirale discendente di violenza senza davvero vedere mai un po’ di luce, speranza o salvezza.

Forse è questo che, alla lunga, non mi ha permesso di affezionarmi o entrare in empatia con nessun personaggio.

A tratti mi è sembrata una cronaca crudele e sconclusionata di una mente che non accetta nessun tipo di delusione e risponde con atti ingiustificati e paradossali per superare la crisi del momento.

Anche il modo di condurre le indagini dell’ispettore non mi ha convinta, fino in fondo, impendendomi di fare il tifo per lui come avrei voluto.

Un personaggio che, solo alla fine, sono riuscita ad inquadrare è la madre di Marco che appare a tratti, nel libro, ma è proprio grazie alle sue azioni e al suo punto di vista che tanti elementi trovano la loro giusta disposizione nel filo narrativo.

L’epilogo è, probabilmente, l’elemento che mi ha convinta di più e quello meglio costruito e articolato.

Non mi aspettavo minimamente un risvolto simile e l’effetto sorpresa mi ha lasciato piacevolmente soddisfatta risollevando la mia opinione sul libro.

È una storia adatta a chi ama le atmosfere polar e a chi ricerca uno stile diretto e una penna che non faccia sconti a nessuno.

Editore: Mursia
Pagine: 272
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Roberto Ottonelli (Milano, 1978) è network engineer e papà affidatario.

Ha pubblicato Il Diavolo dentro (2017), Credi davvero (che sia sincero) (2020) e ha partecipato ad alcune raccolte di racconti.

È vicepresidente e fondatore dell’«Associazione difesa donne: noi ci siamo», impegnata nella sensibilizzazione e prevenzione per il contrasto alla violenza di genere.

Il dolce sorriso della morte di Roberto Ottonelli
Concludendo
Un libro crudo e diretto con finale a sorpresa.
Pro
Personaggi realistici
Contesto urbano che partecipa e influenza gli eventi
Contro
Narrazione poco scorrevole
Atmosfera eccessivamente cupa
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