
Buio padre
Crinale è un borgo sperduto tra i monti liguri e i suoi boschi.
Vive di attività antiche: falegnameria, agricoltura, manifattura.
I ragazzi che vi abitano, condannati a un futuro privo di slanci, sono divorati dalla fame di vita, e non fanno eccezione quattro amici tanto diversi quanto inseparabili: Vinicio, Raul, Adamo e Dafne, morsi ognuno da sogni, frustrazioni e disagi.
Quando l’ultima falegnameria chiude e il padre di Vinicio perde il lavoro, la sua famiglia è costretta a trasferirsi.
Per salutarlo, gli amici del ragazzo organizzano una festa in una chiesa sconsacrata che custodisce un terribile segreto risalente a centinaia d’anni prima.
Quella stessa sera scoppia un temporale che si tramuta in un’alluvione biblica: il borgo viene travolto dal fango, la grande montagna che lo domina si spacca in due.
Dal mattino seguente, i padri del paese iniziano a manifestare dei comportamenti strani: c’è chi si aggira per casa parlando coi muri, chi intona canti notturni nel cimitero, chi stipa l’auto di armi come per prepararsi al giorno del giudizio.
I quattro amici, allarmati, si mettono a indagare intorno al mistero, e scoprono che alla radice della degenerazione dei genitori c’è qualcosa che si cela oltre la frattura apertasi nel cuore della montagna durante il nubifragio, e che adesso reclama vendetta.
Attraverso una lingua immaginifica e un intreccio ricco di colpi di scena che fa pensare a Stranger Things, al King di Stand by Me e all’Ammaniti di Anna, Vaccari narra l’Italia post-Covid e le disillusioni dei giovani d’oggi in un racconto ammantato di un’atmosfera fiabesca, gotica e soprannaturale che mette i brividi.
RECENSIONE
118 📞
Uno, uno, otto / aggiusta ciò che è rotto.
Crinale è un borgo sperduto tra i monti liguri e i loro boschi; un paese che potrebbe accostare al suo nome pure quello dell’ inferno.
Una piccola comunità come tante.
Raul, Adamo, Dafne e Vinicio sono un quartetto bello colorito sia per assortimento che per forme di linguaggio, quattro giovani anime unite nell’amicizia, non un semplice gruppo bensì un più assoluto.
Un’ultima estate insieme, terribile, ma da inseparabili.
Tutto potrebbe essere quasi perfetto, fino al giorno dell’ – Apocalisse – e del quando a Pieve del Diavolo viene organizzata una festa a sorpresa per Vinnie, il modo… l’unico, per dirgli: tutti ti dimenticheranno ma noi no!
All’alba del giorno dopo, tutto è già successo da almeno un’ora, l’orrore è visibile e lo sgomento esalta l’angoscia mentre ridimensiona tutte le emancipazioni personali.
Un’alluvione colossale ha deformato il paese, lasciando soltanto una mera illusione di cos’è rimasto sotto la superficie melmosa.
Ed ecco l’inferno, tra gemiti e lamenti.
Crinale cancellata, l’intera comunità privata di un futuro, menomata su ogni fronte.
La vita è un soffio che dura quanto un’onda di risacca che nulla ha a che vedere con l’eternità imposta dalla fine
Con una prosa ben cadenzata da un ritmo unico e da un timbro originale, Vaccari regala una visione mistica e poetica dell’ambiente e della Natura che circonda la Val Graveglia, una gola che si incunea tra le colline dell’entroterra di Chiavari e Sestri Levante.
Una Liguria diversa da quella che conosciamo o siamo abituati a vedere.
Vaccari in Buio padre – unisce la narrativa all’attualità in un mix funzionale alla storia rendendo fluida ogni parola.
Grazie a ciò, pensieri d’oggi richiamano alla mente saggezza di un passato remoto troppo semplicemente dimenticato.
Paesi che perdono identità, paesi che si svuotano o che nella peggiore delle ipotesi diventano discariche a cielo aperto.
A momenti la storia è lasciata in sospeso, alleggia nella mente del lettore e nel mentre prende il suo posto un affascinante under plot; il lato più significativo, ancestrale e leggendario del libro, arricchendolo di ulteriori elementi misteriosi e paranormali.
Si narra di Crinale, l’unico borgo della Valle che resiste alla tecnologia ed allo scorrere del tempo.
Crinale ed il suo bosco, unico padrone dell’uomo “selvaggio”…
Un libro unico e innovativo Buio padre nel modo di miscelare filoni letterari mettendo in luce tematiche importanti sia umane che sociali e mettendo anche a confronto le generazioni, evidenziando le differenze di modo e comportamento in relazione a problemi e situazioni che invece sono sempre presenti nel tempo.
Un romanzo di formazione che dà voce a quattro protagonisti degni del Club dei perdenti!
Efficaci, profondi, ognuno con i suoi punti di forza e debolezza.
Chi sarà l’eroe in questa battaglia generazionale?
Chi saranno i veri cattivi della storia?
Chi sono i rappresentanti della società locale che custodisco il potere di tutelare l’intera popolazione?
Sono molte le riflessioni che escono copiose da queste pagine, perché è importante prendere coscienza delle nostre azioni nell’immediato presente ed è forse ancora più sacro renderci conto di quanto il nostro oggi possa influire sul domani.
Suggestivo, arioso, colto, scorrevole; gli aggettivi si sprecano.
Proprio per un giudizio d’insieme delle varie tematiche trattate questo romanzo è da leggere assolutamente!
Editore: Marsilio
Pagine: 384
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Michele Vaccari entra fin da giovanissimo nel campo della comunicazione e dell’editoria.
Dopo una laurea al DAMS e un Master in Teorie e Tecniche della Narrazione alla Scuola Holden, lavora per svariate realtà editoriali italiane come autore e come editor, affiancando grandi firme del panorama letterario italiano, fra cui Scarpa, Manzini e Ammaniti.
Collabora con diverse agenzie letterarie.
Come copywriter, ha lavorato per Paramount Channel e per Sky.
È stato anche direttore editoriale della collana Altrove di Chiarelettere.
L’esordio nella narrativa arriva a ventisei anni con Italian Fiction.
Un marito è stato proposto da Marcello Fois all’edizione del 2019 del Premio Strega.
