2.5
Noioso
Ordina

Indizi mortali

In una gelida mattina londinese, il corpo della giovane Marissa Lewis viene ritrovato dalla madre in una pozza di sangue, a pochi passi dalla porta di casa.

Chi può essere stato tanto folle o crudele da aver commesso un crimine del genere?

Nonostante sia ancora scossa dall’ultimo caso, la detective Erika Foster è determinata a condurre le indagini in prima persona.

Appena si mette al lavoro trova notizie di altre aggressioni avvenute di recente nello stesso quartiere tranquillo in cui è stata uccisa la donna.

Un dettaglio agghiacciante le collega tra di loro: pare che tutte le vittime siano state assalite da una figura vestita di nero con una maschera antigas sul volto.

Mentre indaga, Erika finisce in mezzo a un’intricata rete di bugie che avvolge la vita di Marissa, ballerina di burlesque conosciuta in molti strip club di Londra.

Più scava e più si rende conto che la soluzione di questo caso la costringerà a fare i conti con dei ricordi dolorosi.

E quel che è peggio, qualcuno a lei molto vicino potrebbe presto finire nel mirino del killer…

RECENSIONE

Dov’è finita la cazzuta Erika Foster?

Leggendo la trama e l’incipit di questo libro (mi rifiuto di catalogarlo come giallo e/o thriller) le aspettative erano altissime, ma ahimè sono state tutte deluse.

Una storia che sulla carta doveva tenere il lettore incollato alle pagine finisce per diventare uno snervante countdown alla fine di tale sofferenza.

La storia non sussiste: sì, l’omicidio c’è, il pazzo psicopatico anche ma il resto non è abbastanza.

L’autore ha preferito concentrarsi sulla vita privata della detective Foster, tralasciando l’intreccio della trama.

I colpi di scena – se così vogliamo chiamarli – sono fiacchi, e non servono ad aumentare la suspense, anzi sono quasi banali e quasi impossibili da credere.

Non si riesce a empatizzare né con la vittima, né con l’assassino, con nessuno… anzi, a un certo punto si è portati a pensare che forse è meglio chiudere il libro e darsi al bricolage.

Non è un libro all’altezza degli altri di questa serie.

Capisco che dopo cinque storie la fantasia inizi a cedere, ma si poteva benissimo intersecare la storia privata della Foster con l’indagine in corso, senza relegarla a fare la comparsa in un romanzo che parla di lei.

Se dovessi classificarlo- Indizi mortali – , sicuramente direi che non è un giallo o un thriller, anche se c’è un morto, è più un… come dire… un romanzo natalizio, ma solo perché è ambientato in quel periodo.

Per gli estimatori della Foster e di Bryndza in generale, conviene aspettare il settimo della serie, magari con l’arrivo dell’estate londinese qualche serial killer serio (e scusate il gioco di parole) si sveglia dal letargo.

Traduzione: Carlotta Mele, Beatrice Messineo
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Robert Bryndza, dopo anni dedicati alla scrittura, si è conquistato una fama incredibile con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio (Newton Compton, 2017), che in pochi mesi ha venduto oltre 1 milione di copie.

È inglese e vive in Slovacchia con suo marito Jàn.

Indizi mortali di Robert Bryndza
Concludendo
Da chi vende “milioni di copie” ci si aspetta il massimo e, mi spiace, ma questa volta non si è raggiunta nemmeno la sufficienza.
Pro
Nulla
Contro
Tutto
2.5
Noioso
Ordina