
Il senso delle stelle
Filippo e Tobia sono fratelli, ma non hanno più contatti da anni.
Filippo, giovane vedovo di Lara, cresce da solo e a fatica loro figlio Cischi; Tobia vive invece di espedienti dedicandosi al suo unico “amore”: l’eroina.
I due condividono il ricordo di un’infanzia segnata dalle violenze del padre.
Ma è proprio quando quest’ultimo muore nella masseria di famiglia che i due fratelli si ritrovano, là, dove tutto era iniziato.
La tenuta, però, sembra animata dalla presenza inquieta del defunto, che costringe Filippo a ripetere su Cischi le stesse violenze che egli stesso ha subito.
Mentre alla tenuta si moltiplicano fatti inspiegabili, e Cischi sembra sviluppare strani poteri, Filippo si convince che una maledizione gravi sulla loro famiglia.
Un thriller sui generis, capace di coinvolgere sia gli amanti del genere che del romanzo letterario.
Una storia oscura e suadente fondata sul principio di eredità familiare della psicogenealogia di Jodorowsky: ciò che i nostri avi hanno vissuto, i loro traumi e sofferenze, i loro sogni e aspettative, travalicano le generazioni e si manifestano nei nuovi nati con ripetizioni o psicosomatizzazioni.
RECENSIONE
Al principio la vita deve fare un po’ male.
Così inizia questo romanzo affascinante già dal suo incipit.
Si parte dall’infanzia, ma vi si sosta per breve tempo, soltanto alcuni frammenti del passato che creano la giusta comprensione di quello che verrà; perché sarà principalmente della vita di due fratelli che si narrerà nell’universo de Il senso delle stelle.
Filippo e Tobia diversi nella vita, uguali nelle violenze subite da piccoli, ora si trovano in “mondi” distanti ed entrambi stanno combattendo i propri demoni, ma è nel momento in cui il loro padre viene a mancare che il passato si fa presente e l’idea che tutto sia già stato scritto e maledetto si insinua prepotente.
Un thriller fuori dal comune nel senso positivo del termine, in quanto la storia è sicuramente densa e oscura ma assume anche altre forme narrative.
La coralità dei personaggi e i legami di parentela conducono ai temi delle costellazioni familiari e sistemiche di Hellinger e di quanto ne consegue.
Affascinante infatti che tutto sia collegato, influenzato e ciclico; o ancor di più, che alcune esistenze se non comprese e accettate, si trasformino nelle peggiori storie dark… ed è proprio questo il focus proposto dalla lettura
Ma ancora…
Come si nasce?
Dove si va quando una vita giunge al suo termine?
Cosa può accadere di così tanto grave al punto che un fratello si neghi all’altro?
Tante riflessioni vengono suggestionate e indotte pagina dopo pagina.
La dimensione ultraterrena aleggia quasi immediatamente e crea un’aspettativa che verrà ripagata; prima però, crescerà l’emozione e quella stasi eccitante tipica del voler sconfinare nel mistero: la via dell’invisibile.
Oltre ai due protagonisti principali, conosciamo il piccolo e amorevole Cischi, Nina, Edoardo, Vincenzo, Giovanna, e poi Glenda, Lara, Linda.
Un cast di personaggi appaganti, multiformi e tutti funzionali, perché con i loro particolareggiati e singolari dettagli, svelano al lettore tutti i fili sottili che man mano si intrecciano in circoli viziosi tanto inconsci quanto distruttivi, proprio tipici delle saghe familiari.
C’è chi mente, chi ama, chi insegna e chi si redime, ma forse lo fa quando è troppo tardi.
I legami di sangue vengono messi alla prova e in discussione, mentre i sentimenti quelli veri e indomabili donano l’emozione necessaria a trattenere il fiato e a coltivare una speranza.
I temi trattati sono molto importanti e spesso purtroppo fonti di primaria quotidianità, proprio per questo viene mantenuta in equilibrio quella bilancia fisica che fornisce l’aspetto realistico del libro.
Ognuno percorre la sua strada, ma il romanzo diventa un’unica polis dove, chi prima o chi più tardi, sceglie la sua pillola rossa o pillola blu, quel momento, offerto a tutti, nel quale decidi fermamente chi, cosa e come vuoi essere.
Una prosa ricercata e armoniosa che regala quel contatto con la Natura, tanta natura in modo mistico e ancestrale.
Il mondo dell’occulto condensato nei sogni e nella tavola ouija.
Nessun eccesso, nessuna forzatura, il lato buio e inconscio sembra quasi “normale”, ed è la forza di queste pagine che probabilmente appaiono così spontanee perché in fondo le stelle hanno un loro senso, soltanto siamo noi che dobbiamo comprenderne i messaggi sottili.
L’intima natura delle cose ama nascondersi.
Un romanzo quindi consigliato agli amanti della suspence, ma arricchito da una poetica che fornisce a questo genere letterario, spesso realistico ed eccessivamente crudele, una rara e apprezzata originalità.
Editore: Funambolo
Pagine: 292
Anno pubblicazione: marzo 2023
AUTORE
Antonio Lorenzo Falbo nasce a Torino nel 1981.
Docente di storia dell’arte, da anni opera parallelamente come video-maker e autore.
Tra le sue principali pubblicazioni, i romanzi Bonding (Edizioni Pendragon), Finché brucia la neve (Armando Curcio Editore), e la graphic novel Revolushow (Eris Edizioni), da lui sceneggiata e disegnata da Alessandro Caligaris.
Vive tra Italia e Olanda.
