
Ritroverò Leonardo?
- Durante un naufragio vanno perduti quattro disegni preparatori del Cenacolo di Leonardo da Vinci, poco lontano da un piccolo paese sul lago Maggiore. In realtà finirono nelle mani di un guardiano delle cave poco distanti e lo stesso Leonardo tentò di recuperarli, senza successo, e per la rabbia lanciò una maledizione su chiunque ne fosse venuto in possesso. 2022. L’avvocato Francesco Revello viene incaricato dal magnate Attilio Paranzi Marelli di vendere la sua sfarzosa villa Margherita e di incontrare l’acquirente, un italo americano disposto a sborsare otto milioni di dollari per entrarne in possesso. Revello e la collega Silvia incontreranno a Verbania l’avvocato italiano e rappresentante dell’acquirente Massimo Bardelli, ex genero di Paranzi Marelli che ha divorziato in malo modo dalla figlia Margherita. Revello e Bardelli però si conoscono fin dai tempi del liceo anche se non si vedono da diversi anni. Potrebbe essere l’occasione per una bella rimpatriata ma la rabbia di Margherita e l’incontro con un vecchio compagno di scuola, che ora lavora come sguattero presso l’hotel dove l’avvocato alloggia, e che gli lancia pesanti accuse, rovinano l’atmosfera. Il giorno dopo Massimo Bardelli viene trovato morto in un vecchio casolare andato in fiamme, a Feriolo: accanto al cadavere bruciato una valigetta contenente dei disegni. Cosa ci faceva lì l’avvocato? Chi doveva incontrare? L’indagine viene affidata al maresciallo Antonio Calarco che con i suoi sottoposti e con l’aiuto dell’amico giornalista Marcello Forni dovrà scoprire il filo conduttore che lega villa Margherita ai disegni di Leonardo, tornati in circolazione dopo anni di oblio, scoprire chi voleva morto Bardelli e la misteriosa provienza di tutti quei soldi.
RECENSIONE
Quattro disegni di Leonardo da Vinci, preparatori di una grande statua che doveva rappresentare l’Ultima Cena ed essere scolpita nel marmo di Candoglia, vanno perduti.
Siamo nel 1494 e dopo qualche anno il Maestro in persona si reca presso l’abitazione del guardiano delle cave per recuperare i disegni.
Costui non gli apre nemmeno la porta così un Leonardo da Vinci inferocito, lancia una maledizione sui disegni e su chiunque ne venga in possesso.
In molti vorrebbero averli ma portano sfortuna a chiunque gli si avvicini. Quei disegni sono stati maledetti dallo stesso Leonardo che li cercò una sera del 1507 ma non gli vennero restituiti
Con un grande salto temporale veniamo catapultati nel 2022, la location è quella del lago Maggiore, meta di molti milanesi facoltosi che qui possiedono ville da sogno.
Una di queste è villa Margherita, stile liberty, affacciata direttamente sulle isole, immersa nel verde rigoglioso che il clima del lago regala.
Appartiene ad Attilio Paranzi Marelli, facoltoso uomo d’affari della Milano che conta.
Ma perché vuole vendere quella villa meravigliosa, che tra l’altro porta il nome di sua figlia, se non ha certo bisogno di denaro?
Le trattative sono praticamente concluse, occorre solo la firma delle controparti ed è così che invia l’avvocato Francesco Revello sul posto, affidandogli l’incarico di portare a termine la vendita.
Revello è un bell’uomo, subisce il fascino delle donne ma la sua collega, Silvia, gli oppone resistenza da sempre: è felicemente fidanzata.
Revello le chiede di accompagnarlo perché ha bisogno di un supporto morale ma soprattutto della sua bravura e della sua perspicacia.
A rappresentare la controparte, ossia l’acquirente italo americano Antonio Marrone, c’è Massimo Bardelli: lui e Francesco si conoscono dai tempi del liceo, quando erano amici.
In quello stesso hotel lavora un altro loro ex compagno di scuola: è arrabbiato col mondo ma soprattutto con Bardelli.
Lo accusa di aver causato l’incidente in cui sono morti i suoi migliori amici e fatto rimanere lui zoppo.
Non è serata per Bardelli.
Ci si mette anche la ex moglie, Margherita, che lo attacca a male parole, lo accusa di infedeltà e inveisce contro di lui.
Il mattino dopo Bardelli non si trova, l’autista non l’ha visto scendere, nessuno sa dove sia.
In una casa abbandonata e fatiscente è scoppiato un incendio: all’interno un cadavere carbonizzato, accanto una valigetta contenente alcune foto e disegni.
Dalle acque del lago affiora un cadavere: suicidio, morte accidentale, omicidio?
Al maresciallo Antonio Calarco, comandante dei carabinieri di Stresa, vengono affidate le indagini.
A lui e alla sua squadra il non facile compito di sbrogliare la matassa e unire tutti i fili che partendo da Milano arrivano a Stresa, passando per Londra, dove ci saranno parecchi punti da chiarire.
Da questo momento in poi inizia una corsa forsennata alla ricerca dell’ omicida, del movente e dei complici, come un romanzo giallo richiede.
E come in tutti i romanzi gialli che si rispettino c’è un cast di personaggi variegato, ognuno con un preciso ruolo a formare un incastro perfetto.
C’è l’atmosfera del lago che fa da contorno alla storia, con i suoi colori e i suoi profumi e ci sono le tante domande che il lettore si pone.
Cosa nascondono le cantine di villa Margherita? Che legame esiste tra i tantissimi personaggi?
Realtà e finzione si mescolano quando nella vicenda sono narrati, senza riferimenti a persone o cose, il fallimento della banca di Intra ed il passaggio a Veneto Banca che ne ha causato il fallimento ed un ingente perdita di denaro degli azionisti.
L’autore è riuscito a creare una storia entusiasmante, inserendo molti personaggi ben delineati e convincenti, siano essi avidi e miseri oppure affamati d’amore e di verità, con le loro debolezze e i loro vizi.
Capitoli brevi scandiscono il ritmo della storia che parte già dalle prime pagine con la giusta dose di suspence, portandoci a conoscenza, giorno dopo giorno, dello svolgersi sia delle indagini che della vita privata dei personaggi.
Non mancano i colpi di scena, le battute divertenti tra il maresciallo Calarco ed il suo amico giornalista Marcello, estimatore entusiasta del buon cibo e del sostituto procuratore che sfotte il maresciallo per la sua superstizione
Ho capito dove vuole arrivare, a dimostrare che le morti sono legate alla maledizione che pende su quei disegni che lei insegue. Mi piacerebbe vederli, una volta per tutte
Giunti all’ultima pagina ci si chiede, con qualche gesto scaramantico, se i disegni di Leonardo siano veramente maledetti ma soprattutto chiudiamo il libro con un arrivederci alla prossima indagine di Calarco.
D’un tratto gridò forte a squarciagola e la sua voce volteggiò sul pelo dell’acqua. Arrivò sino a villa Margherita e andò oltre, fino a Belgirate e Arona. Ritroverò Leonardo? Cercò di trovare una risposta nell’eco, ma non udì nulla
Editore: Vallecchi Firenze
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2023
AUTORE
Alberto Pizzi è nato nel 1954, a Casale Corte Cerro, dove risiede.
E’ libero professionista con la passione per la corsa.
Ha pubblicato nel 2011 Quell’hotel sull’oceano, nel 2016 Il compito.
Suoi racconti sono contenuti nell’antologia Giallolago (Eclissi) Delitti di lago, Nuovi delitti di lago, Delitti di lago 3 e Delitti di lago 4 (Morellini Editore).
Nel 2021è uscito il romanzo I disegni perduti di Leonardo per Valsecchi, premiato con la targa Gianfranco Lazzaro al Premio Stresa di Narrativa.
