
La strada non aspetta
Riccardo Masi è un capitano del ROS che in passato è stato infiltrato per anni nel clan Lo Bianco, una delle famiglie più potenti dell’Ndrangheta calabrese.
In quella missione gli ideali di giustizia in cui credeva hanno iniziato a vacillare cambiandolo radicalmente.
Solo grazie all’aiuto del Vecchio, misterioso personaggio dei servizi segreti, Riccardo riesce a liberarsi dalla sua posizione e chiudere con il mondo malavitoso per ritrovarsi intrappolato a capo di una squadra fantasma dei servizi, gli Evangelisti, che ha il solo scopo di svolgere azioni al limite per contrastare la piaga dell’Ndrangheta.
Riccardo Masi è un uomo stanco che non ne può più di quella vita e insieme a Tania, la sua donna, ha architettato un piano per sparire e cambiare vita una volta per tutte.
Un’ultima missione e poi la fuga, Riccardo non pensa ad altro. Nella squadra c’è una talpa, qualcuno sta facendo il doppio gioco.
L’ispettore Antonio Ilàri ha dei sospetti e lo tiene d’occhio. Tutto è deciso quando alla vigilia della partenza, Tania sparisce misteriosamente.
Mentre Riccardo inizia a cercarla la sua copertura salta a causa di un video in rete: il Clan che ha tradito è sulle sue tracce.
RECENSIONE
La strada non aspetta è un thriller che non ti aspetti!
Gioco di parole a parte, il romanzo inizia con un capitolo in cui il poliziotto corrotto di turno, da solo, elimina una banda di malviventi, salva la damigella in pericolo e se la cava con una nuova identità.
Nulla di eccezionale, se non fosse che qualche pagina più avanti, la tecnologia si mette di traverso a rovinare i piani di Riccardo, il protagonista di questo libro.
Con la nuova identità, attuale gestore del pub Free Bird come la canzone degli Lynard Skynard in sella alla sua Harley, Riccardo pregusta la fuga dal passato insieme alla sua compagna Tania, ormai da cinque anni.
Tutto cambia quando un video di lui che difende Daniele, suo collaboratore, da un piccolo spacciatore viene messo in rete.
Una volta postato, farà saltare la sua copertura e gli stravolgerà la vita.
Parte da un semplice click, un “mi piace” e raggiunge chiunque, in un attimo, anche Nora Lo Bianco, figlia di un capo mandamento della ‘Ndrangheta che adesso dirige il clan, murata nel suo bunker, nel ventre delle montagne calabresi e che credeva che “il traditore” fosse morto.
La vita di Riccardo, rovinata per un click, ma ignaro di tutto, prosegue con il suo piano.
Un ultimo lavoretto chiesto dal loro capo, il Vecchio: requisire un ingente carico di droga diretto in Calabria, lasciare gli arresti alle forze dell’ordine e tenere per sé il denaro del clan, da dividere con gli altri della squadra degli Evangelisti.
Il team è composto da ex NOCS o altre forze speciali come Lucas il biondo, Matteo del Lungo, Nanni Scorza, Marco Spada e Riccardo, il capo squadra.
L’operazione va a buon fine e, pronto sulla sua Harley, Riccardo aspetta solo che Tania torni dal lavoro per partire verso l’agognata libertà; ma quando lei non arriva, capisce che qualcosa non va.
“Forse ti ha lasciato” parlò la voce dentro la sua testa…A Riccardo iniziò a mancare l’aria nonostante le finestre fossero aperte… Scattò in piedi deciso. Prese il giubbotto di pelle e le chiavi della motocicletta. Non perse tempo a sistemarsi la fondina alla caviglia e mise la pistola direttamente nella tasca interna. Uscì di casa lasciando la voce alle sue nenie blues…
Inizia a cercarla con l’aiuto di Lucas, ma una telefonata pone fine alle speranze: Tania è stata catturata e rivogliono i soldi che la squadra ha rubato.
Questo è lo snodo del romanzo, il fattore scatenante da cui partiranno tutti i colpi di scena che si susseguono, per capire chi ha tradito l’altro, di chi è la colpa tra servizi deviati, la Ditta ovvero i servizi segreti americani e l’Ndrangheta.
E mentre il lettore cerca di capire chi sono i veri responsabili, chi è il colpevole, in Riccardo esplode tutta la sua personalità bipolare che aveva tenuto faticosamente sotto controllo in questi anni.
Tra regolamenti di conti sospesi, vendette, morti e feriti, aspettatevi anche un finale con sorpresa e, nel frattempo chiediamoci: la legge del taglione funziona?
Più efficace della richiesta di giustizia alle forze dell’ordine, che spesso hanno le mani legate per questioni di potere; più veloce, immediata e appagante, soprattutto visti i tempi ‘biblici’ della giustizia nel nostro paese?
È un thriller ben costruito, uno spaccato “on the road” con una colonna sonora di musica rock notevole che accompagna il lettore lungo tutto il romanzo:
sbuffò nell’abbassare il volume a Sam Mc Clain mentre cantava When the Hurt is Over
e ancora
l’apertura era sempre Closer dei N.I.N….fece solcare alla puntina The Drawnward Spiral
Ambientato a Cerveteri, alle porte di Roma, in realtà l’ambientazione fa da cornice: ci sono poche righe, qualche tocco qua e là.
Mentre leggi, ti ritrovi a empatizzare con i protagonisti, a fare il tifo per loro, che sia giusto o sbagliato.
Riccardo è un tipo tosto, rockettaro, barba e capelli incolti, un bel mascalzone, alla Lorenzo Lamas di Falcon Crest.
Ex tossico, corrotto, si è rimesso in riga grazie all’aiuto di una psicologa e di Tania, la sua donna.
Lui che è a capo della squadra degli Evangelisti, mi riporta alla memoria Corrotti di Don Winslow.
In questo è stato molto bravo Frazzetta, a tratteggiare il protagonista e tutti i comprimari della storia in modo tale da lasciare una sospensione nell’aria, un dubbio, così da spostare l’empatia verso uno o l’altro a secondo del capitolo che si sta leggendo.
Difficile quindi stabilire a priori chi è il cattivo del romanzo, se ha fatto bene oppure no: l’autore ha piazzato i colpi di scena come fossero mine antiuomo: quando ci capiti sopra, esplodi!
E così nel libro, quando pensi di aver capito la direzione che stava per intraprendere, arriva il colpo di scena, un twist e via, si riparte da capo, come sulle migliori montagne russe che ti tengono incollate al sedile.
Un thriller da non perdere.
Editore: Bertoni
Pagine: 284
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Roberto Frazzetta, classe 76, vive a Cerveteri.
Ama la musica, suona il basso e il pianoforte.
Pratica arti marziali.
Questo è il suo primo romanzo noir.
