
Negli occhi di Marianne
È una notte spagnola di lucciole e falene.
Daniel Mermet, pittore parigino in vacanza sulla torrida costa catalana, sta guidando quando una donna sbuca dal nulla e si getta sotto la sua auto.
Preso dal panico per le possibili implicazioni giudiziarie, invece di portarla in ospedale la carica in macchina e torna alla pensione in riva al mare dove alloggia.
La mattina seguente trova la sconosciuta sveglia e scopre di lei due cose: parla francese e ha perso del tutto la memoria.
È una donna di fulminea bellezza, un bozzolo di mistero, la musa perfetta.
L’attrazione istintiva che Daniel sente per quella giovane anima allo sbando si trasforma repentinamente in amore quando decide di portarla sulla spiaggia, per farle un ritratto: esperienza esaltante, nonostante il quadro, all’ultima pennellata, disveli una sfumatura inattesa.
Fermato sulla tela, lo sguardo di questa donna senza passato, “il sogno di tutti gli uomini” pensa Daniel, gli sembra d’un tratto carico di suggestioni sinistre, un inquietante ricettacolo di segreti. Spaccato tra devozione e dubbio, eccitato dalla curiosità, Daniel avvia un’indagine che lo riporta in Francia e subito lo inghiotte, innescando un mortifero balletto tra il suo amore e la macabra realtà.
RECENSIONE
Daniel Mermet, un pittore parigino di discreto successo, si trova in Spagna per una vacanza all’insegna dello sfarfallio catalano.
Daiel ancora non lo sapeva ma la sua vita stava per cambiare radicalmente.
Una donna con un violino che appare all’improvviso e si butta, l’inevitabile colpo.
Investita.
Ma, frenato dalle possibili implicazioni giudiziarie, niente ospedale, molto meglio la pensione Casa Patricio dove alloggia.
La donna riprende i sensi solo il mattino successivo.
Parla francese, ma null’altro, una perdita totale di memoria rende impossibile anche solo ricordare il suo nome.
Lei che poi ha una bellezza disarmante, con i suoi lunghi capelli biondi e quello sguardo.
Poco tempo e una giornata in spiaggia, una alla corrida, portano a quello che possiamo definire amore, un amore che a Daniel sembra quasi un sogno.
In fin dei conti Marianne non ha un passato, ha solo lui e ciò che per lui sente; potrebbe essere meglio di così?
Perché l’amore è prima di tutto una sete di assoluto e niente è più assoluto della morte.
Tra l’altro Marianne ha un viso che ispira anche il suo lato artistico che può trovare sfogo solo attraverso un ritratto, bello, magnifico, fedele all’originale, con gli occhi che dicono tanto, forse troppo.
Un guizzo solo su tela ma che potrebbe rilevare verità inconfessabili.
La curiosità di Daniel è troppa.
Deve tornare in Francia e saperne di più su Marianne, a costo di scoprire un passato scomodo, un passato oscuro, un passato indicibile.
Come dire la verità?
È necessario scappare, nascondersi, ma la mente comincia ad elaborare e una casa può aprire a flash lontani, un suono di violino, un pianto di bambino, una maniglia di finestra con la testa di leone, delle tendine ricamate.
Eccoli sono qui, lei è di sopra.
Ma la mente umana può davvero giocare brutti scherzi e ciò che si fa per guarire potrebbe anche far dimenticare.
Io non lo conosco.
Un noir contemporaneo e di facile e veloce lettura che si dirama tra Spagna e Francia alla ricerca di un’identità perduta.
Lo stile adottato di fatti è fresco e mai pedante e ben si sposa con la voce di Daniel.
L’ambientazione accompagna bene le vicende portate su carta descrivendo ciò che davvero è di interesse ai fini della storia e tralasciando la bellezza come tale.
Una narrazione in prima persona che coinvolge maggiormente e ci fa accapponare la pelle ove necessario.
Un protagonista che alterna sentimenti contrastanti, che quasi perde la ragione per un amore, un amore che sembra essere talmente travolgente da oscurare tutto.
Un protagonista che è anche artista e, attraverso i suoi colori su tela, sente, nota già una verità ancora non udita.
Marianne che vive cullata dall’ignoranza della sua condizione ma che tra incubi e piccoli ricordi, a poco a poco si riapproprierà del proprio passato, un passato che denota tutt’altre sfumature.
Una fusione ben riuscita di mistero, indagine ed amore.
Una lettura perfetta per chi ama le storie rapide da leggere ma dense di patos.
Una lettura perfetta per chi ama le storie senza farfallii inutili o dettagli superflui.
Traduttore: Elena Cappelini
Editore: Rizzoli
Pagine: 224 pagine
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Charles Antoine Frédéric Dard (Jallieu, 29 giugno 1921 – Bonnefontaine, 6 giugno 2000) è stato uno scrittore francese, autore della serie poliziesca del commissario Sanantonio.
È uno dei più famosi romanzieri francesi del genere noir della seconda metà del XX secolo.
È stato anche uno dei più prolifici, dal momento che ha scritto più di 300 romanzi in tutta la sua carriera.
Nel 1957 il suo romanzo Le Bourreau pleure è stato insignito con il Grand prix de littérature policière.
