
Piccoli atti di misericordia
Boston, estate 1974. Per contrastare le discriminazioni e l’odio fra le etnie, le autorità impongono a molti ragazzi delle scuole frequentate dagli afroamericani di trasferirsi nelle scuole dei bianchi e viceversa, alimentando tensioni e proteste.
È in questa estate torrida e tumultuosa che Mary Pat Fennessy precipita di nuovo nell’inferno. Quarantadue anni passati fra le case popolari dell’enclave irlandese-americana di Southie, ha perso il primo marito giovanissimo e poi un figlio per overdose.
Ora le resta solo l’adorata figlia Jules, un fiore di diciassette anni. Ma una notte, dopo un’uscita con gli amici, Jules non rientra a casa.
Quella stessa notte, un ragazzo nero viene trovato morto sulla banchina della metropolitana del loro quartiere.
Cosa ci faceva all’alba in una zona di bianchi? E soprattutto, perché nessuno sa dov’è Jules?
I due eventi hanno forse un legame? Cercando una risposta a queste domande, Mary Pat inizia un viaggio alla ricerca della verità.
Un viaggio che diventa sempre più angoscioso e animato da una rabbia furente. Perché Mary Pat è una madre, e una madre è disposta a tutto pur di ritrovare la propria figlia, anche a porre domande giuste alle persone sbagliate, infastidendo il boss della mafia irlandese Marty Butler.
Finché, tappa dopo tappa, la sua ricerca disvela abissi di verità impensabili…
RECENSIONE
Quando ci si appresta a leggere un romanzo di Dennis Lehane si devono mettere in conto molte emozioni perché la sua penna scava dentro ognuno di noi e mette in scena la vita vera, quella che si tocca con mano e che spesso fa male.
La vicenda prende il via da un vero fatto di cronaca: il 21 giugno 1974 il giudice federale W. Arthur Garrity Jr. asserì che le scuole pubbliche, Roxbury High School, frequentate dai ragazzi neri erano peggiori delle South Boston High School con più alta percentuale di alunni bianchi.
Così decise di trasferire reciprocamente alcuni alunni di entrambe le scuole per dare le stesse opportunità ai ragazzi.
L’ordinanza avrebbe avuto effetto dal 12 settembre 1974 e questo scatenò rivolte e proteste, aumentando l’odio tra le parti.
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Mary Pat Fennessy vive da sempre nelle case popolari del sue quartiere di origine irlandese, ha un lavoro in una casa di riposo, ha perso gli uomini della sua vita e vive per la figlia Jules, dai capelli rosso ramato e l’incoscienza della gioventù.
Jules esce una sera con gli amici e non ritorna.
Mary Pat inizialmente non si preoccupa, era già capitato che rimanesse fuori, ma man mano che le ore passano la preoccupazione cresce soprattutto quando si scopre il cadavere in un ragazzo nero sotto il treno della metro.
Tornando a casa, Mary Pat non vuole ammettere di essere preoccupata, ma non perde tempo. Non si ferma da nessuna parte, non infila la testa in qualche bar. Va dritta a casa. Jules non c’è. E una rapida occhiata in giro le conferma che non è passata a casa durante la giornata
Il ragazzo morto si chiama Auggie Williamson ed è il figlio della sua collega Dreamy.
Mary Pat comincia a cercare la figlia nel quartiere facendo domande alla sorella Big Peg e alla nipote, Little Peg, dalla quale scopre che Jules usciva con un tipo losco, George Dunbar, spacciatore agli ordini di Marty Butler, il mafioso protettore del quartiere.
L’arrivo della polizia, nella figura del detective Coyne, non cambia la determinazione di Mary Pat, perché è una donna piena di dolore e di rabbia, perché nessuno, né i boss di quartiere né la polizia, nemmeno il Padre Eterno le impediranno di trovare sua figlia, viva o morta.
Se l’inferno non era la fornace dei demoni armati di forcone che immaginavano nel Medioevo, doveva essere senza dubbio un vuoto. Una separazione eterna dall’amore. Quale amore? L’amore di Dio. L’amore di chiunque. Tutto L’amore. Il dolore può provocare un forcone, e anche quello delle fiamme eterne, non possono paragonarsi al dolori del vuoto
Piccoli atti di misericordia è un thriller carico di temi importanti come il razzismo, in un’America che non ha mai imparato a convivere e condividere, una guerra tra poveri ed emarginati arroccati nei loro quartieri e spesso sottomessi ad un regime mafioso che uccide e sottomette.
E anche su cosa significa essere madri, educare e provare ad indirizzare i propri figli verso il bene ma anche essere mere spettatrici della loro vita, dei loro errori, a volte irreparabili.
Madri che hanno il coraggio della verità, anche quella terribile, che le rende colpevoli, piene di sensi di colpa.
Un romanzo magnifico, ricco di dialoghi intensi ed emozionanti, una protagonista indimenticabile, che rimarrà nel mio cuore per sempre, perché la vita è davvero difficile talvolta, ti mette davanti a prove così insormontabili che solo la forza indomita di chi ha subito sempre, riesce ad affrontare, e Mary Pat le ha affrontate a viso aperto senza sottrarsi mai alla verità.
Forse l’opposto dell’odio non è l’amore. È la speranza. Perché per costruire l’odio ci vogliono anni, ma la speranza può uscire di soppiatto da un angolo, quando neanche la cerchi
Traduzione: Alberto Pezzotta
Editore: Longanesi
PAGINE: 320
ANNO PUBBLICAZIONE: 2023
AUTORE
Dennis Lehane cresciuto a Boston, vive attualmente in California. Scrittore e sceneggiatore, ha pubblicato numerosi romanzi bestseller pluripremiati e tradotto in oltre trenta lingue, molti dei quali sono diventati film d successo come Mystic River, Gone Baby Gone e Shutter Island.
