
Inganni di famiglia
Quello che per Ed e Rachel Hartley doveva essere uno dei momenti più felici si trasforma improvvisamente in un incubo: mentre la figlia Gemma sale sul palco della cerimonia di laurea, cade a terra colpita da un proiettile.
Tra i primi ad arrivare sulla scena del crimine c’è l’investigatore privato Matthew Hill, che si ritrova coinvolto nelle indagini.
Presto si scopre che Gemma aveva un segreto di cui i genitori non sapevano nulla.
Ma non è l’unica a nascondere qualcosa.
Mentre Gemma lotta tra la vita e la morte, Matthew scava sempre più a fondo nell’ambiente che la circonda, scoperchiando un vaso di Pandora di bugie e misteri.
Possibile che gli Hartley, all’apparenza così perfetti, nascondano un segreto tanto terribile da spingere qualcuno a trasformarsi in un assassino?
RECENSIONE
La loro vita è stata completamente sconvolta. È come se ci fossero due mondi e lui non sapesse come passare dall’uno all’altro.
Due righe che racchiudono la vicenda al centro di questo thriller psicologico, avvincente e carico di interrogativi, sin dall’inizio.
Due mondi: un passato e un presente e a fare da spartiacque tra i due uno sparo, che rovescia completamente gli equilibri di una famiglia apparentemente perfetta.
La narrazione è affidata in prima persona ai protagonisti della storia, raccontata da ognuno secondo il proprio punto di vista.
Nel rapportarsi al momento tragico che sta vivendo, ciascun personaggio svela qualcosa di sé, mostrando un lato nascosto, un segreto ben custodito che appartiene al passato e che, se rivelato, rischia di far deflagrare il presente.
Il ritmo narrativo è subito incalzante e si concretizza nell’alternanza serrata tra un “prima” e un “adesso”, descritti in capitoli brevi dove il racconto in prima persona imprime alla storia un pathos crescente.
L’autrice si destreggia abilmente tra il thriller vero e proprio, con la caccia al colpevole, e l’indagine psicologica dei personaggi, mescolando così azione e introspezione, senza mai allentare la tensione emotiva che permea l’intero racconto.
La caratterizzazione dei personaggi, estremamente accurata, si compone sotto gli occhi del lettore durante tutto il corso della lettura, all’interno dei singoli capitoli dedicati a ognuno e titolati non con il loro nome, bensì con il ruolo rivestito da ciascuno nella vicenda: il padre, la madre, la figlia, l’investigatore privato.
Una spersonalizzazione che consente un maggior approfondimento dei legami che intercorrono tra i diversi protagonisti, soprattutto quello tra la madre e la figlia, rafforza il focus sul dato psicologico e favorisce una connessione maggiore tra il lettore e i sentimenti che ciascun personaggio incarna rispetto ai fatti narrati.
La vicenda si svolge tutta tra Inghilterra e Canada, ma l’ambientazione è poco approfondita e risulta decisamente marginale rispetto alla storia narrata, unico neo di un thriller ben costruito, che appassiona grazie ad un intreccio ricco di colpi di scena che si svela gradualmente, lasciando il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.
Traduzione: Giulio Lupieri
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 288
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Teresa Driscoll vive nel Devonshire, in Inghilterra.
Ti sto guardando, il suo esordio nella narrativa, è arrivato al primo posto nelle classifiche di Inghilterra, Stati Uniti e Australia e ha venduto oltre un milione di copie.
I suoi romanzi successivi sono stati pubblicati in 20 Paesi. La Newton Compton ha pubblicato anche L’amica perfetta, La promessa dell’assassino e Inganni di famiglia.
