
Crepare di maggio
Glasgow, Scozia. Anni ’70.
Un salone di parrucchiera viene colpito da un attacco incendiario in cui restano coinvolti e uccisi diversi avventori tra cui minori.
L’ispettore Harry Mc Coy, appena dimesso dall’ospedale in cui era stato ricoverato per una brutta ulcera, si trova a dover indagare sul caso.
Tre ragazzi vengono individuati e tratti in arresto ma un colpo di scena darà il via alla vera trama di Crepare di Maggio.
Un camion sperona il furgone sul quale erano trasportati gli indagati e i tre giovani vengono sequestrati. Salvataggio o voglia di farsi giustizia da soli?
Il caso del salone si intreccia con un suicidio sospetto, quello di un personaggio noto alle forze dell’ordine per la vendita di foto pornografiche, tale Dirty Ally, e il ritrovamento del cadavere di una giovane donna senza documenti.
Mc Coy dovrà indagare su questi tre casi, finendo coinvolto negli affari dell’amico gangster Stevie Cooper che cerca suo figlio Paul, scomparso da tempo e probabilmente nei guai.
Insieme al fidato Wattie, l’ispettore Mc Cay cercherà di risolvere, uno per uno, questi casi apparentemente scollegati tra loro.
RECENSIONE
La pioggia di Glasgow ti entra nelle vene.
Alan Parks lo puoi leggere anche sotto l’ombrellone ma avrai sempre l’impressione di essere nell’umida Scozia.
In questo caso nella Scozia degli anni ’70, con i suoi punti di forza ma, soprattutto, quelli di debolezza.
È una nazione sanguinaria e violenta dove la vita ai margini è più che presente.
C’è chi si guadagna da vivere, e forse anche da morire, con la pornografia e chi con i più loschi degli affari.
Omicidi, sparizioni e guerre tra i clan sono all’ordine del giorno.
Crepare di Maggio è il quinto romanzo della serie sull’ispettore Harry Mc Coy.
Ci si potrebbe aspettare di essere spiazzati iniziando a conoscere le avventure del protagonista senza aver letto gli altri quattro libri.
Niente di più sbagliato.
Si riesce a seguire il filo della trama pur non sapendo niente di quanto accaduto prima e questo è decisamente un punto di forza.
Forse i personaggi sono un po’ troppi e dai nomi di non facile memorizzazione ma la vicenda scorre bene anche senza ricordarsi alla perfezione tutti i dettagli.
Mc Coy è descritto in maniera egregia e nei suoi difetti riesce a risultare sempre il migliore di tutti, non solo perché è il buono che sistema ogni cosa ma proprio perché conosce i vizi degli uomini e da essi ne è perseguitato.
Insomma è uno di noi, con la sua ulcera e le sue debolezze.
Gli intrecci sono costruiti ad arte e funzionano alla perfezione.
Non ci sono stonature.
Senza addentrarsi nei particolari, si potrebbe affermare che l’intera trama è piacevole e coinvolgente, con l’alternanza di ritmo lento e veloce, un po’ meno la conclusione che appare leggermente scontata.
Questo dettaglio, però, non deve scoraggiare alla lettura.
In fondo Parks si fa perdonare nel corso delle 400 pagine.
Il difetto assoluto, e qui invitiamo a leggere con ironia, è l’impossibilità a non bere almeno una birra al giorno durante la lettura del romanzo.
L’atmosfera dei pub anni ’70 ti si piazza in testa e non ne esce facilmente.
Leggendo Crepare di maggio si ha una voglia matta di infilarsi nel primo locale a bere una pinta.
Ironia a parte, questo è un particolare da non sottovalutare.
Gli ambienti sono ben descritti, tanto da far immedesimare il lettore e farlo lavorare di fantasia, immaginando ogni singolo dettaglio di quanto raccontato.
Ora non resta che aspettare, e forse ci vorrà un po’ visto la cadenza con cui sono stati pubblicati tutti e cinque i libri, gli episodi di Mc Coy durante il mese di Giugno.
Traduzione: Marco Drago
Editore: Bompiani
Pagine: 400
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Alan Parks vive in Scozia, a Glasgow. Classe 1963, ha lavorato per oltre vent’anni nel mondo della musica.
Il suo romanzo d’esordio Gennaio di sangue, edito da Bompiani, ha ottenuto grande successo da parte della critica.
Sempre per Bompiani, ha pubblicato gli altri romanzi dedicati all’ispettore Mc Coy: Il figlio di Febbraio, L’ultima canzone di Bobby March, I morti di Aprile e ultimo, Crepare di Maggio.
