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Doloroso
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La memoria dei morti

Incatenati a un termosifone di un appartamento fatiscente, al quinto piano di Chaucer House, ci sono due adolescenti. Lui è morto, lei invece è ancora viva. Per la detective Kim Stone, la scena è sconvolgente: ogni dettaglio sembra rievocare quanto è successo a lei e a suo fratello in quello stesso palazzo trent’anni prima. Quando i cadaveri di una coppia di mezza età vengono scoperti all’interno di una macchina bruciata – proprio come era successo a Erica e Keith, l’unica vera famiglia che Kim abbia mai avuto – la detective non ha più dubbi: qualcuno sta mettendo in scena i peggiori traumi della sua vita, e l’obiettivo non può che essere quello di farle quanto più male possibile. Affiancata dalla profiler Alison Lowe, incaricata di valutare il suo stato psicologico, Kim si immerge in un’indagine che mai come in questo caso la riguarda in prima persona. Perché stavolta la vera preda sembra essere proprio lei… Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.

RECENSIONE

Per descrivere questo thriller ho utilizzato la parola “doloroso”.

Sì, perché in questo romanzo Kim Stone è esposta agli sguardi e alle attenzioni di tutti.

Lei che cerca sempre di non far trasparire le sue emozioni, che si rifugia nelle sue scatole mentali dove chiude tutto ciò che l’ha fatta e la fa stare male, in questa nuova storia non può nascondersi.

Ci proverà, ma alla fine capirà che ha bisogno di tutta la sua squadra sia per fermare questo serial killer che trae spunto dalle vicende dolorose della sua vita, sia per non cadere nel precipizio della pazzia.

La Marsons, con grande maestria, accompagna il lettore verso il colpevole, ma nel tragitto inserisce una serie di trappole che fanno cadere in errore.

D’altronde, se il colpevole odia profondamente e visceralmente Kim Stone, i candidati sono tanti e le motivazioni ancora di più.

Bryant, Stacey e Penn si ritrovano così a soffrire insieme alla loro leader, e insieme alla psicologa Alison cercheranno di sostenerla, ma soprattutto di capirla perché poi è questo ciò che fa una famiglia e la famiglia di Kim sono loro.

E così se nel primo omicidio si ripercorre il destino tragico del fratello gemello di Kim, con l’andare avanti si scoprono episodi dolorosi del passato della Stone: il suo peregrinare da una famiglia all’altra, le violenze subite, la sofferenza…

il problema non è tanto essere costretta a ricordare tutti quegli orrori, quanto doverli analizzare. Non puoi dargli un’occhiata come fossero il poster di un film per poi voltarti dall’altra parte e seppellire tutto in fondo alla mente. Per risolvere questo caso e scoprire chi c’è dietro, è necessario esaminare e sezionare tutti gli indizi e le tracce.

Con La memoria dei morti, la Marsons dimostra che si può scrivere un romanzo best seller all’anno, senza scadere nella banalità, ma semplicemente sviluppando un personaggio ben costruito e con cui è facile lemmatizzare.

Perché la Stone coi suoi pregi e i suoi difetti, con quel senso quasi affannato (e affamato) di giustizia incarna vizi e virtù di chiunque.

Kim Stone non è l’eroina coi superpoteri, ma è una donna che ha reso le sue debolezze e le sue tragedie il punto di forza con cui affrontare la vita.

Traduzione: Giulio Lupieri
Editore: Newton Compton
Pagine: 455
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Angela Marson ha esordito nel thriller con Urla nel silenzio, bestseller internazionale ai primi posti delle classifiche anche in Italia.

La serie di libri che vede protagonista la detective Kim Stone ha già venduto oltre 5 milioni di copie, e comprende Il gioco del male, La ragazza scomparsa, Una morte perfetta, Linea di sangue, Le verità sepolte (Premio Bancarella 2020), Quelli che uccidono, Vittime innocenti, Promessa mortale, La memoria dei morti e il prequel Il primo cadavere.

Angela vive nella Black Country, in Inghilterra, la stessa regione in cui sono ambientati i suoi thriller.

La memoria dei morti di Angela Marson
Concludendo
La Marsons non delude: in ogni nuovo libro Kim Stone si fa conoscere di più ed è per questo che non annoia.
Pro
L’empatia verso Kim che in questo romanzo è dirompente
Contro
Nulla
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