La casa in fondo alla strada di Karen McQuestion

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La casa in fondo alla strada

È una fredda notte di gennaio e Sharon Lemke è fuori, nel cortile, per assistere a un’eclissi di luna. Nella casa accanto, una bambina sta lavando i piatti.

L’ora è tarda, e Sharon non capisce come qualcuno possa costringere una ragazzina a fare le faccende domestiche a notte fonda.

Ma un pensiero molto più inquietante la assale non appena si ricorda che i Fleming, in realtà, non hanno una figlia piccola…

Sharon sa che non dovrebbe immischiarsi, ma quando anche Niki, la diciottenne che ospita temporaneamente, inizia a notare attività sospette a casa dei Fleming, non può più trattenersi.

Una telefonata a vuoto ai servizi sociali la convince che, se vuole evitare che qualcosa di terribile accada a pochi metri da casa sua, deve indagare da sola.

Ma la verità che la attende va oltre ogni possibile immaginazione… Pensi davvero di conoscere i tuoi vicini?

RECENSIONE

La premessa è d’obbligo: La casa in fondo alla strada non è un thriller vero e proprio, questo nonostante una quarta di copertina promettente ed intrigante ed un incipit avvolto dal mistero dovuto alla scomparsa di una ragazza: sarà un allontanamento volontario o c’è sotto dell’altro ?

Ma non è la risposta a questo interrogativo il fulcro della storia, anzi per buona parte della lettura non si tornerà più sull’evento iniziale, ma non dimenticatelo perché è comunque importante nell’economia della vicenda.

La struttura del romanzo si fonda su un impianto narrativo semplice, svolto in maniera lineare e coerente, tutto ruota intorno alla “casa in fondo alla strada”, ai suoi abitanti, misteriosi e sfuggenti, e alla loro vicina, determinata a scoprire cosa si cela al di là dell’alta palizzata che divide i loro due giardini, perché la vita in quella casa era un inferno.

Pur non rispondendo alle caratteristiche classiche del thriller, il romanzo è comunque permeato da una giusta dose di tensione emotiva, poiché affronta tematiche spinose quali gli abusi sui minori e il narcisismo patologico e manipolatore.

Risulta quindi particolarmente importante, centrale per la riuscita della storia, il tracciato psicologico dei singoli personaggi, in particolare di Suzette, la proprietaria della casa, e dei suoi familiari.

L’autrice è abile nella loro caratterizzazione e con parole mirate, offre un quadro preciso dei singoli protagonisti, in particolare della famiglia Fleming, tipicamente disfunzionale:

Doveva essere orribile far parte di una famiglia come i Fleming. All’apparenza avevano tutto, ma a guardare bene non c’erano né rispetto né affetto a legarli gli uni agli altri. Tanto meno l’amore.

mentre Suzette, la madre, chiaramente affetta da narcisismo, ci viene descritta come una maniaca del controllo:

Andava molto fiera della sua capacità di tenere le cose sotto controllo.

Un controllo “malato” esercitato soprattutto nei confronti del figlio:

ecco fin dove arrivava la capacità di controllo di sua madre. Non aveva nemmeno bisogno di presentarsi fisicamente, in qualche modo aleggiava nell’aria, guastava tutto.

Il narcisismo di Suzette, con tutto quello che ne deriva, riesce a fare presa anche sul lettore che, soggiogato da questa personalità disturbata e disturbante, mantiene alta l’attenzione ed è sollecitato, anche emotivamente, nella prosecuzione senza sosta della lettura, nonostante il ritmo blando dovuto soprattutto all’assenza del pathos, tipico di un thriller.

Il profilo psicologico dei personaggi dunque, è l’aspetto più accattivante e coinvolgente di una storia che si svolge senza particolari scossoni, né colpi di scena, fino a risultare scontata nel suo epilogo e, purtroppo, un poco banale.

Traduzione: Elena Vaccaro
Editore: Newton Compton Editori
Pagine: 352
Anno pubblicazione: 2023

AUTORE

Karen McQuestion è un’autrice pubblicata in dodici Paesi, con all’attivo oltre venti romanzi.

I suoi libri, inizialmente autopubblicati, hanno venduto complessivamente più di tre milioni di copie, rendendola un vero e proprio fenomeno editoriale.

Vive a Hartland, nel Wisconsin.

La casa in fondo alla strada di Karen McQuestion
Concludendo
La casa in fondo alla strada” non è un thriller vero e proprio, ma un romanzo che affronta tematiche spinose quali gli abusi sui minori e il narcisismo patologico e manipolatore, con una particolare attenzione al profilo psicologico dei suoi protagonisti.
Pro
Il profilo psicologico della protagonista
Contro
Non è un vero thriller
Ritmo blando
Epilogo scontato
2.8
Introspettivo
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