
Un ospite per la notte
Wylie Lark è una scrittrice che ha raggiunto la fama ricostruendo nei suoi romanzi dei casi di cronaca nera irrisolti.
Per lavorare al nuovo libro, si trasferisce in una casa di campagna circondata solamente da neve e silenzio. Sarebbe un luogo idilliaco, se decenni prima non fosse stata teatro di un’orribile tragedia: due persone assassinate a sangue freddo e una ragazzina di appena tredici anni scomparsa nel nulla.
Con il passare dei giorni e il peggiorare delle condizioni meteo, Wylie si sente sempre più prigioniera della casa e perseguitata dai suoi segreti.
Ma è il ritrovamento di un bambino sperduto nella tormenta a sconvolgerla: da dove arriva, e per quanto tempo ha vagato al freddo?
Dopo averlo portato al sicuro e aver cercato invano di ottenere risposte, Wylie inizia a sospettare che la minaccia nascosta tra quelle mura non sia sepolta nel passato.
E improvvisamente la casa sembra essere tutt’altro che isolata…
IN BREVE
Trattasi di un Godfather (cocktail), dove il whisky avvolge con note di tensione e ansia, fa da contraltare l’amaretto, con retrogusto di pentimento e rimpianto.
RECENSIONE
La scelta dell’autrice è stata di raccontare questa storia in tre grandi blocchi che si alternano, sia nell’ambientazione che nei toni, dando più respiro alla lettura.
Si intuisce già dall’inizio che sarà una vicenda complicata, perché il personaggio, una scrittrice, riflette su molti aspetti della sua vita, ed è in quel luogo, in quel paesino sperduto tra i ghiacci, proprio per riuscire a sistemare tutto.
A volte perdonarsi fa bene. È l’unica cosa che ci resta.
Si vuole mettere in gioco, affrontando raggrinziti scheletri che giacciono ancora vividi nella sua memoria e quella del territorio, tanto che oramai non si spaventa più di nulla, nemmeno della bufera di neve che imperversa in quel momento, e che deve affrontare.
Curvò le spalle contro il vento pungente e chinò il capo per proteggersi dalle piccole perle di ghiaccio che le colpivano il viso.
Poi la scrittura muta, e si entra in un altro mondo, nel quale
nessuno si vorrebbe ritrovare, fatto di abusi, ricatti psicologici, e
assurde ritorsioni.
La casa dovrebbe essere un porto sicuro, un luogo in cui sentirsi protetti.
Poi si arriva al terzo blocco, dove impariamo a conoscere gli attori, che crescono e si evolvono. Siamo nell’Iowa una terra, arida e polverosa. I personaggi sono crudi, freddi al contrario dell’ambiente caldo e torrido. Le armi sono come l’acqua e l’aria, presenti in quantità esagerata, in ogni famiglia, e non servono solo per la caccia.
Così vicini che Josie sentì l’odore dell’olio usato per pulire la pistola.
Traduttore: Marialuisa Amodio
Editore Newton Compton Editori
Pagine 333
Anno 2023
AUTRICE
Heather Gudenkauf vive nell’Iowa con il marito e tre figli. Con Il peso del silenzio, suo romanzo d’esordio, ha dimostrato di essere una delle voci più promettenti del thriller attuale. La delicatezza e la profondità della sua scrittura, unite a un’osservazione implacabile dei comportamenti umani e della realtà circostante, rendono questa sua prima prova un gioiello impeccabile, denso di significato e forza evocativa. Il peso del silenzio si è collocato immediatamente nelle classifiche del New York Times, con una permanenza di oltre 20 settimane consecutive, ed è stato selezionato per il prestigioso Edgar Award.
