
Prima del diluvio
Glasgow.
Alla fine degli anni Sessanta un uomo ribattezzato dalla stampa “Bible John” uccise tre giovani donne, tutte con caratteristiche fisiche simili, adescate in un club notturno della città. L’assassino si presentava con un volto pulito e le carte giuste per convincere una ragazza a passare del tempo con lui, per poi stringerla nel suo abbraccio mortale.
Non verrà mai arrestato.
Quindici anni dopo Bible affolla ancora le pagine di cronaca nera, perché ogni tanto capita che un delitto mostri proprio la sua impronta.
E l’investigatore Noah Scott Sherrington ne è ossessionato, convinto com’è di poterlo trovare, anche se nessuno ci scommette più. Ma non importa.
La caccia non si deve fermare e in una notte di pioggia, sulla sponda limacciosa di un lago, Sherrington è davvero a un passo da lui, poi il cuore ha un’esitazione, cede, e l’investigatore non può andare oltre.
Noah è cardiopatico e non dovrebbe condurre questo tipo di indagini.
Eppure è solo da qui che la corsa per catturare il serial killer accelera e approda a Bilbao, dove sembra che Bible sia fuggito a bordo di un cargo partito dalla Scozia.
È il 1983 e la città ignora ciò che si sta preparando: sono i giorni prima del diluvio, o meglio di un’alluvione che metterà in ginocchio una popolazione intera, ed è in queste ore che Sherrington e Bible consumeranno, forse, il loro ultimo duello.
RECENSIONE
Sapevate che Glasgow è uguale a Bilbao?
Io no, ma ho imparato, leggendo questo libro, che a Bilbao, così come a Glasgow, la pioggia è parte integrante non solo del paesaggio, ma anche dei suoi abitanti.
Perciò uno scozzese nato e cresciuto a Glasgow, non faticherà minimamente ad abituarsi a Bilbao.
Ovviamente se fosse Irlandese, affiliato in qualche modo all’IRA, avrebbe ancora più similitudini con i Baschi, in particolare con coloro che fanno della lotta la loro ragione di vita.
Ma questa è un’altra storia!
La storia raccontata in questo libro ha a che fare con la morte, la pioggia e la verità.
Si parte da un simil Jack lo Squartatore, comunemente ricordato a Glasgow come “Bible John” per tutta una serie di ragioni che l’autrice ci tiene a far scoprire pian piano nel corso del racconto.
Tutto parte a Glasgow, dove, con una scena che potrebbe sembrare “apocalittica”, lei ci racconta cos’è la pioggia per uno scozzese… in particolare per uno scozzese a un soffio dalla morte e per un serial killer.
La pioggia li lega indissolubilmente, al punto che questo scozzese, che (guardacaso) si chiama Noah, sarà disposto a seguire come un segugio Bible John anche in capo al mondo…
Invece si sposterà solo fino a Bilbao, per scoprire, oltre che, pian piano, la storia di questo mostro cui lui dà la caccia, anche parti di se stesso ben nascoste sotto la pioggia, e mal disposte a voler venire fuori.
Noah imparerà il valore dell’amicizia a Bilbao, imparerà il valore di un ideale a Bilbao, imparerà il valore dell’amore a Bilbao.
La storia del killer in fuga è solo una minima parte di questo romanzo in cui l’autrice vuole darci un quadro completo anche di concetti più elevati, come il senso di appartenenza ad un luogo e ad un “gruppo” strettamente professionale.
Nel romanzo i vari personaggi spesso si chiedono tra loro il “perché” anche delle espressioni e dei modi di dire, scoprendo pian piano un substrato, bagnato di pioggia, che è un vero e proprio mondo.
Le descrizioni geografiche e dei fatti sono molto precise, perché partono da una realtà concreta e anche parecchio contemporanea.
Siamo solo negli anni ’80, quindi le ricostruzioni riescono ad essere molto vivide.
Si lascia poco spazio all’immaginazione, probabilmente perché l’autrice stessa vuole accompagnarci a modo suo dentro la vicenda.
Nonostante questo, non siamo più abituati a cabine telefoniche messe sotto controllo, a cellulari che non sono smartphone, e a tutta una serie di abitudini, tra cui lettere e telegrammi… oppure segretarie in carne ed ossa!
Questo romanzo, quindi è anche un tuffo nel passato alla riscoperta di quanto alla fine la vita sia cambiata pur rimanendo la stessa, nonostante i ritrovati tecnologici, che oggi definiremmo irrinunciabili, e che fino a ieri non esistevano e non ci mancavano!
E il diluvio menzionato nel titolo?
Pazienza amici miei, pazienza… non lasciatevi intimorire dal ritmo che rallenta! Fate come me: godetevi questo libro… fidatevi dell’autrice!
Traduttore: Claudia Marseguerra
Editore: Rizzoli
Pagine: 552
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Dolores Redondo ha studiato Legge, poi ha deciso di diplomarsi chef e di aprire un ristorante di cucina basca.
Ha iniziato la sua carriera letteraria scrivendo racconti e storie per bambini.
Nel 2009 ha pubblicato il primo romanzo: Los privilegios del ángel.
Il guardiano invisibile (pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 2013) è il primo romanzo della trilogia del Baztán.
Accolto con grande favore dalla critica internazionale fin dalle primissime fasi di pubblicazione, è tradotto in 12 lingue.
Tra gli altri suoi romanzi: Inciso nelle ossa (Salani, 2016), Tutto questo ti darò (DeA Planeta, 2017), Offerta alla tormenta (Salani, 2019) e L’uomo delle ombre (Piemme, 2020).
