
NEBBIAGIALLA SUZZARA NOIR FESTIVAL

Sabato 23 settembre, a Suzzara (MN), ci sarà la proclamazione del vincitore del Premio NebbiaGialla 2023 per la categoria romanzi editi.
Giunta alla sua diciassettesima edizione, questo premio letterario, nato da un’idea di Paolo Roversi, con il contributo del Comune di Suzzara e di Piazzalunga Cultura, è diventato un punto di ritrovo imprescindibile per gli amanti di letteratura noir e poliziesca.
Con molto piacere, Thriller Life inizia quest’anno una collaborazione con il Premio Nebbiagialla, e fornirà ai suoi lettori una recensione approfondita dei finalisti.
Questi i quattro titoli scelti dalla Commissione Scientifica lo scorso mese di maggio:
- Carlo Lucarelli – Bell’abissina – MONDADORI
- Chiara Montani – La ritrattista – GARZANTI
- Danilo Pennone – Delitto di ferragosto – NEWTON COMPTON EDITORI
- Barbara Perna – Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi – GIUNTI
Quattro volumi di grande qualità che ci hanno accompagnato durante un’estate di indagini mozzafiato.
La prima opera che abbiamo letto è:

Delitto di Ferragosto di Danilo Pennone
Le indagini del commissario Ventura
Roma, estate 2008. Tre giorni prima di Ferragosto, sul tavolo del commissario Ventura viene depositato il fascicolo di un omicidio. Una ragazza è stata uccisa, ma non c’è alcuna pista per avviare le indagini. Mario Ventura, poliziotto di lungo corso, dai metodi duri, e con una collezione di recenti insuccessi a tormentarlo, vede in quel delitto l’occasione per riabilitare la propria reputazione. E così, determinato a risolvere in fretta il caso, non trascura alcun dettaglio, certo che prima o poi l’assassino salterà fuori. La scoperta di nuovi indizi condurrà le indagini verso uno schivo insegnante. Ma quando tutto sembra dipanarsi e portare al suo arresto, un colpo di scena costringe Ventura a prendere una decisione che potrebbe costargli la carriera, e non solo… La nuova indagine di Mario Ventura.
RECENSIONE
Terzo romanzo con protagonista il Commissario Mario Ventura, Delitto di Ferragosto si presenta come un ottimo giallo, con al centro un non eroe dal carattere scorbutico, e una ambientazione suggestiva in una Roma torrida e decadente.
La vicenda è auto-conclusiva, pertanto la si può apprezzare anche senza aver avuto il piacere di leggere le due precedenti indagini.
Tuttavia, il protagonista del libro, se “lo mandate giù”, è talmente interessante e ben delineato, da far sorgere il desiderio di volerlo conoscere meglio, cosa che porterà inevitabilmente a voler recuperare le altre opere.
Attenzione: rischio addizione!
Infatti, quello di Mario Ventura è un personaggio atipico, molto ben strutturato, e Pennone è stato abilissimo nell’equilibrare debolezze e punti di forza, rendendo il protagonista, al tempo stesso, fragile e potente, portando il lettore a immedesimarsi, tanto con l’uomo, che con la vicenda familiare che fa da cornice e s’intreccia alla vicenda narrata.
All’apparenza burbero e violento, Ventura è in realtà dotato di una grande sensibilità, che si esprime anche nella spiccata passione per la musica classica, le cui melodie fanno da sottofondo a tutta la vicenda.
Si aggiunge un passato difficile e doloroso, con una moglie, Antonia, pubblico magistrato, uccisa, anni prima in un attentato.
Da quell’unione è nata una figlia, Anna, una ragazza estremamente travagliata e fragile, traumatizzata dalla morte della madre, a cui assistette da bambina.
Divenuta una giovane donna, la si scopre brillante ma tormentata, reduce da una adolescenza patologica, marcata da comportamenti autolesionistici, che hanno lasciato profonde cicatrici sia sulla sua pelle, che nel suo cuore.
A starle vicino un ragazzo, Sebastiano, il tipico bello e dannato, ovviamente odiato da Ventura, che non vede nessuno all’altezza della sua principessa.
Dietro alla facciata da sbirro maledetto, cattivo e cinico, si cela quindi un uomo fragile, non più marito, ma padre preoccupato e inquieto, ma anche figlio, con sulle spalle il peso di un genitore malato e anziano, che non a caso si chiama Anchise.
Con questo nome, l’autore ci rimanda proprio all’immagine classica di Enea, che fugge da Troia portando sulla schiena il genitore, e che poi approderà sulle sponde del Lazio e sposerà Lavinia, figlia del re Latino.
Anche Ventura, come l’eroe di Virgilio, ha lasciato la sua terra, nel caso specifico quella ricca e generosa della Sicilia, per approdare a Roma.
Non ci sono né corone né allori per lui però, ma una realtà sempre cinica e complessa.
Proprio nella Città Eterna si consuma l’omicidio di una giovanissima prostituta, una ragazzina moldava di soli quindici anni.
Fatto di cronaca apparentemente banale, ma che coinvolge il Commissario sotto diversi aspetti, tanto da divenire, sotto il sole cocente dell’agosto laziale, una vera e propria ossessione, le cui conseguenze saranno tanto inattese quanto sconvolgenti.
Delitto di Ferragosto è un romanzo che gioca tutto sul suo protagonista, un anti-eroe che si adora o si odia, ma che in ogni caso lascia un segno e che sicuramente è incredibilmente vicino alla realtà.
Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Laureato in Lettere, Danilo Pennone, classe 1963, insegna a Roma.
Ha esordito nella narrativa nel 2008 con il romanzo Confessioni di una mente criminale, da cui è stato tratto l’omonimo spettacolo teatrale.
Hanno seguito Il cadavere del lago nel 2019 e Delitto alle saline nel 2020, entrambi pubblicati da Newton Compton e con protagonista il Commissario Mario Ventura.
Oltre alla scrittura, Pennone ha collaborato alla realizzazione di tre CD come coautore di musiche e testi.
Nel 2007 è stata messa in scena la commedia musicale, di cui è autore del testo e delle musiche, “Era l’estate dell’amore”
Danilo Pennone ha dialogato con Thriller Life QUI

