
NEBBIAGIALLA SUZZARA NOIR FESTIVAL

Sabato 23 settembre, a Suzzara (MN), ci sarà la proclamazione del vincitore del Premio NebbiaGialla 2023 per la categoria romanzi editi.
Giunta alla sua diciassettesima edizione, questo premio letterario, nato da un’idea di Paolo Roversi, con il contributo del Comune di Suzzara e di Piazzalunga Cultura, è diventato un punto di ritrovo imprescindibile per gli amanti di letteratura noir e poliziesca.
Con molto piacere, Thriller Life inizia quest’anno una collaborazione con il Premio Nebbiagialla, e fornirà ai suoi lettori una recensione approfondita dei finalisti, nonché un’analisi comparativa delle quattro opere in competizione, cercando di anticipare la scelta della giuria popolare.
Questi i quattro titoli scelti dalla Commissione Scientifica lo scorso mese di maggio:
- Carlo Lucarelli – Bell’Abissina – Mondadori
- Chiara Montani – La ritrattista – Garzanti
- Danilo Pennone – Delitto di Ferragosto – Newton Compton
- Barbara Perna – Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi – Giunti
Quattro volumi di grande qualità che ci hanno accompagnato durante un’estate di indagini mozzafiato.
La terza opera letta è:

Annabella Abbondante: L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna
Sono giorni che Annabella Abbondante ignora le mail della Scuola Superiore della Magistratura, ma non può sfuggire a lungo al suo destino…
Uno dei tutor ha dato forfait all’ultimo secondo e dovrà sostituirlo al corso di formazione per nuovi magistrati che si tiene ogni anno nella splendida cornice di Villa Castelpulci, in provincia di Firenze.
Una bella grana, perché le lezioni, tre settimane spalmate su due mesi, si vanno a sommare alla sua già gravosa attività giudiziaria e alla sua fin troppo vivace vita sociale.
Ma quando nel giardino della Scuola viene trovata una donna morta, il suo soggiorno fiorentino prenderà una piega del tutto inaspettata.
Annabella conosceva la vittima e pur di scoprire la verità sulla sua morte farà ogni cosa in suo potere, anche collaborare con Ferruccio Landi, il PM incaricato delle indagini, conosciuto in circostanze imbarazzanti ma sorprendentemente affascinante e molto, molto disponibile.
Tra un’udienza e un caffè al bar, gli amici alle prese con problemi di cuore e sua sorella che ne reclama a gran voce l’attenzione, per Annabella e il suo fidato cancelliere Dolly non c’è mai stato così tanto da fare.
Nel secondo capitolo delle avventure della giudice più simpatica e travolgente del giallo italiano nuovi indimenticabili personaggi, una trama gialla a prova di bomba e un’Annabella alle prese con emozionanti vicende sentimentali.
RECENSIONE
Dopo il successo di pubblico e critica de La verità non è una chimera, Barbara Perna torna a stupire con una nuova indagine di Annabella Abbondante.
Nel libro si ritrova la giudice più simpatica d’Italia, sempre tentennante tra dieta e abbuffata di cannoli, rigorosamente al Bar La Palermitana, vero e proprio “quartier generale” di Annabella e dei suoi amici: il Commissario Nicola Carnelutti e la giornalista Alice (Ginger) Villani di Altamura.
Una nuova inchiesta, che questa volta diventa personale, perché la vittima è un’amica di Annabella, ma anche perché il Pubblico Ministero titolare dell’indagine, Ferruccio Landi, contrariamente all’odiato Delle Case (Chiuse), coinvolge volentieri la formosa collega, e non solo per poter usufruire del suo infallibile fiuto investigativo…
La narrazione è nuovamente briosa, con uno stile pulito e piacevole, e regala tanti momenti di vera ilarità e ironia.
Irresistibili i siparietti tra la giudice e Dolly, il suo fidato cancelliere napoletano.
L’intreccio è complesso, quasi farraginoso, costringendo Annabella a scavare, cercare, rivedere i vari elementi, perché l’autrice si è divertita a disseminare prove contradditorie, che lasciano il lettore sulle spine fino all’ultima pagina.
I vari personaggi crescono e si rivelano maggiormente, permettendo così al lettore di affezionarsi ancor di più a ciascuno di loro.
L’amore, che Annabella sembrava aver finalmente trovato, pare nuovamente sfuggirle di mano, per poi tornare e ripartire, in una serie di moti del cuore e di tentennamenti che rendono la protagonista ancora più vera e umana.
Con sullo sfondo le meravigliose colline toscane, l’indagine si sviluppa tra un’udienza surreale al tribunale di Pianveggio e una lezione alla Scuola Superiore della Magistratura.
Tra sorrisi, risate e qualche lacrimuccia, Annabella Abbondante regala nuovamente un piacevolissimo momento letterario.
Editore: GIUNTI
Pagine: 372
Anno pubblicazione: 2022
AUTORE
Barbara Perna è nata a Napoli ed è giudice civile dal 1999.
Ha lavorato presso i tribunali di Lagonegro, Santa Maria Capua Vetere e Montepulciano.
Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma.
Ha 51 anni, è felicemente sposata, e ha due figlie di 15 e 18 anni.
Annabella Abbondante – La verità non è una chimera, il suo romanzo d’esordio, uscito nel 2021, è stato un caso editoriale.
Barbara Perna ha dialogato con Thriller Life QUI

