
Favola per rinnegati
È una fredda sera di inizio novembre quando due ragazzi aprono il fuoco davanti a un locale alla moda di Milano, trucidando otto persone a colpi di Kalashnikov.
Ad arrivare per primo sul posto è Rudi Carrera, un vicecommissario ruvido e sull’orlo dell’autodistruzione.
Solo il lavoro lo tiene a galla – il lavoro e la sua squadra affiatata.
È con loro che Carrera inizia a indagare sulla terribile carneficina.
Tra false piste e pressanti richieste di soluzioni di comodo, Rudi intuisce che il cuore dell’indagine non è il movente della strage, ma l’arma utilizzata.
Com’è possibile infatti che due ragazzi neanche ventenni, timidi e incensurati, abbiano messo le mani su un fucile d’assalto?
Con l’intuito che anche i detrattori gli riconoscono e l’accanimento di chi non ha più niente da perdere, Rudi si trova a scavare nei gangli di una società avida e senza scrupoli, finendo per scoperchiare ramificazioni insospettabili.
Al suo debutto nel Giallo Mondadori, Alessandro Bongiorni firma un noir vivido e tesissimo, ancor più perché ancorato alla più scura cronaca quotidiana.
RECENSIONE
Non è la prima volta che Rudi Carrera attraversa a grandi passi le vie di Milano.
Non è la prima volta che il tormentato vice commissario si ritrova a fare i conti con i suoi demoni personali e quelli che affliggono l’animo umano portando le persone a compiere le azioni più vili e bieche.
Alessandro Bongiorni è uno scrittore che, nell’ambito del noir, non ha bisogno di troppe presentazioni.
Con il suo precedente libro Niente è mai acqua passata, ha consacrato al pubblico il personaggio di Rudi Carrera che torna, con tutta la sua travagliata esistenza, in questo nuovo e avvincente capitolo.
Come anticipato qualche rigo fa, siamo a Milano dove si è appena consumata una tragedia che richiama molto il modus operandi di un attentato terroristico.
Otto donne perdono la vita in pochi minuti di follia a causa di due ragazzini armati di kalashnikov.
Chi sono? E come hanno fatto a procurarsi armi del genere?
In Favola per rinnegati, il compito del vicecommissario sarà proprio quello di rispondere a questi interrogativi.
Affiancato da un pool di personaggi tutti da scoprire tra i quali spicca senza dubbio la figura de “L’arciere”.
Un agente specializzato in azioni sotto copertura e che sarà il protagonista indiscusso dello spin off Le grida degli innocenti.
È interessante e coinvolgente seguire le azioni di tutti i protagonisti.
L’impresa di portare avanti così tante sottotrame rimanendo coerenti e in focus rispetto al filone narrativo centrale non è facile.
Bongiorni però, tiene salde le redini e ci guida nei meandri più oscuri della città e della scena politica del nostro paese.
Altro elemento vincente è l’inserimento della tematica dedicata agli Incel.
Se non avete idea di cosa rappresenti questa sigla vi illumino subito: gli Incel (Involontary Celibate) sono degli individui che non riescono a trovare un partner pur desiderandone uno.
Si tratta di un “movimento” presente soprattutto online.
Gli appartenenti a questo gruppo (al quale vengono ricollegati i due attentatori del libro) ambiscono ad avere come compagne donne famose e inarrivabili.
Questo porta ad una escalation di frustrazione e indignazione che, nel nostro caso, è sfociata in una strage di massa.
Come avrete capito, quindi, Favola per rinnegati va oltre il classico noir fatto di turbamento e oscurità.
Bongiorni riusce a intrattenere e coinvolgere il lettore a trecentosessanta gradi con una storia attuale, vera, autentica che non lascia indifferenti.
Editore: Mondadori
Pagine: 456
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Alessandro Bongiorni è nato a Milano.
È autore di tre romanzi: La sentenza della polvere (Piemme, 2014), Niente è mai acqua passata (Frassinelli, 2016, premio Zocca Giovani), entrambi con protagonista Rudi Carrera, e Strani eroi (Frassinelli, 2018).
