
I diavoli di Tokyo ovest
Al dipartimento di polizia di Tokyo c’è tensione.
Tutta colpa del ritrovamento del cadavere di un uomo che ha in tasca il biglietto da visita di un noto ispettore: Takeshi Nishida, il detectivehāfu, il mezzosangue nippoamericano della squadra Omicidi.
Nishida, suo malgrado chiamato direttamente in causa, nel vedere il volto della vittima riconosce un suo compagno di classe.
Ma che cosa ci faceva adesso, a distanza di anni, con il suo contatto? Che cosa voleva dirgli?
L’ispettore dovrà fare l’impossibile per scoprirlo, e la ricerca della verità lo porterà a inoltrarsi lungo le strade di Tokyo, fino ai quartieri in cui scorrazzano ibōsōzoku, le «tribù della corsa violenta», gang di motociclisti che provocano disordini, e forse qualcosa di molto più inquietante.
Con “I diavoli di Tokyo ovest”, Tommaso Scotti non crea solo un giallo e un thriller avvincente, ma con uno stile prepotentemente evocativo scende più a fondo, toglie il velo delle apparenze di cui si ammanta la cultura del Giappone, mostra che cosa c’è dietro le illusioni di educazione, silenzio e ordine: il lato più oscuro dell’uomo.
RECENSIONE
Chissà di quali tragici errori, commessi per stupide incomprensioni, è testimone la storia. Chissà quanta sofferenza si è sparsa per niente sulla terra, strisciando lenta dalle guance e dai cuori degli esseri umani.
Tommaso Scotti con questo libro mi ha regalato tre giorni di spensieratezza e lettura piacevole.
Il suo è un romanzo in cui i personaggi ti si legano fino a diventare parte delle tue giornate, difficile staccarsi e prendere un altro libro in mano.
Lo stile di scrittura è semplice, scorrevole e senza troppi fronzoli; la struttura, con dei salti temporali necessari per la narrazione dei fatti accaduti e la comprensione della storia, non mi è per niente dispiaciuta.
I personaggi, tipici della cultura Giapponese, sono molto particolari e interessanti, presentati con le loro abitudini, problematiche e debolezze, creano un rapporto empatico col lettore.
Il personaggio principale, Takeshi Nishida, è il tipico ispettore, divorziato che vive solo per il lavoro, amante delle belle donne e con i problemi esistenziali che lo tormentano sin da ragazzo.
Un personaggio ben caratterizzato, come tutti gli altri d’altronde, che ci fa vivere l’atmosfera di un Giappone tutto da scoprire; portatore di un messaggio d’amicizia che sconfigge ogni pregiudizio, lasciando il lettore soddisfatto.
Ne I diavoli di tokyo ovest si potrà notare che, in alcuni passaggi, pecca di originalità, ma se si analizza la sua completezza, tutto ciò è alquanto irrilevante.
Nonostante sia un giallo, vengono riportate le massime giapponesi che regalano quell’attimo di poesia, tipico di questo paese, apportando un fascino maggiore al libro.
La storia delinea un grosso problema che da anni si porta dietro il Giappone, la ricerca della perfezione, una condizione che a volte potrebbe essere positiva ma altre no, quindi la difficolta di alcuni nel riuscire a soddisfare le grandi aspettative dei genitori e la fuga di altri da una realtà opprimente in cui si vive la mancanza di libertà.
Giallo altamente consigliato per chi vuole una lettura piacevole e scorrevole.
Editore: Longanesi
Pagine: 320
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Tommaso Scotti, nato a Roma, vive e lavora in Giappone dal 2012.
Ha conseguito un dottorato in matematica applicata a Tokyo nel 2015, a seguito del quale ha iniziato a lavorare nell’ambiente delle tecnologie finanziarie e pubblicitarie.
Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo L’ombrello dell’Imperatore – ambientato in un Giappone spietato e pieno di fascino – edito da Longanesi.
