
L’età del male
Sono amati da alcuni, odiati da molti, temuti da tutti. I Wadia controllano trasporti, miniere, zuccherifici.
Ma è con la speculazione edilizia che stanno consolidando il loro impero. Ora però le proteste di chi viene sfrattato montano e il “Delhi Post” sta indagando per fare esplodere lo scandalo.
Grazie al carisma e alla determinazione, Neda è riuscita a insinuarsi nella cerchia di Sunny Wadia, il rampollo destinato a prendere in mano le redini della famiglia.
Ma invaghirsi di una giornalista come lei è una debolezza che a Sunny potrebbe costare molto cara. Il compito di scongiurare la rovina spetterà ad Ajay, ragazzo di origini poverissime, autista, tuttofare, guardia del corpo e, all’occorrenza, vittima sacrificale.
RECENSIONE
L’età del male di Deepti Kapoor inizia con una immagine devastante: cinque corpi riversi a terra, colpiti da una macchina di lusso, una Mercedes.
Tra questi anche una ragazza incinta e alla guida un ragazzo ben vestito e ubriaco.
Ma si capisce subito che non è un ricco, non può nascondere le sue umili origini, il suo odore…perché è un servitore, uno chaffeur.
Quello che sanno è che non è ricco, niente affatto. È un facsimile, un uomo vestito da ricco ma che è al servizio della ricchezza. Gli abiti, la cura personale, l’auto, non possono nascondere le sue origini: il suo odore è più forte del liquore o della colonia
Ajay è il suo nome e, dopo essere stato tradotto in carcere conosciamo la sua storia, che nasce nella povertà assoluta da una famiglia costretta a venderlo per pagare un debito. Ajay sopravvive tra mille peripezie grazie alla sua intelligenza e spirito di adattamento, fino ad arrivare alla corte dei Wadia, vivendo di riflesso il lusso dei suoi padroni ma rimanendo sempre il loro servo.
Il suo compito è gestire la mattina. Quando Sunny si sveglia, non vuol vedere i resti della notte prima. Ha la sua routine, raccoglie prima le bottiglie vuote, poi tocca ai bicchieri e infine ai posacenere
Conosciamo anche Sunny Wadia giovane destinatario di un immenso impero criminale che vive di feste, droghe, alcool, donne e soldi ma che il padre vuol mettere alla prova per sondare la corazza del figlio e vedere se ha le capacità per portare avanti una simile dinastia
E poi fa la sua apparizione Neda che diventa importante per Sunny, una giornalista della classe media che disprezza la famiglia Wadia, mafiosa e spregevole ma che finisce per innamorarsi di questo ragazzo vittima di un padre despota e di una vita criminale dalla quale vorrebbe fuggire.
Sunny faceva parte della lunga lista di ragazzi con cui lei aveva flirtato a scuola, figli di ricchi uomini d’affari che rappresentavano la nuova India volgare contro cui si schierava sua madre. Sunny rientrava in quella lista e la trascendeva
In L’età del male le loro vite si intersecano regalandoci lo scorcio di un’India dalle mille sfaccettature: dai villaggi immersi nella foschia ai piedi dell’Himalaya, all’energia frenetica e palpitante di Delhi.
Protagonisti intensi dalle più profonde diversità morali aprono uno squarcio folgorante su una società pervasa da violenza, corruzione e ingiustizie millenarie.
Colpisce anche l’ enorme differenza con l’Occidente ma al tempo stesso quel fascino ineguagliabile della somiglianza, dell’assonanza che hanno la ricchezza e la spietata scalata al successo che porta a calpestare il povero, il reietto, l’invisibile.
Un primo volume molto corposo ma mai noioso, denso di nozioni ed eventi che spero diano vita a nuovi colpi di scena.
Da qualche parte nel Punjab, l’autobus Hrtc per Manali si ferma accanto a un dhaba sul ciglio della strada. Ajay possiede solo qualche migliaio di rupie, il suo dolore e la sua libertà
Traduzione: Alfredo Colitto
Editore: Einaudi
Pagine: 634
Anno pubblicazione: 2023
AUTORE
Deepti Kapoor ha vissuto e lavorato a lungo come giornalista a Delhi. “L’età del male”, primo volume di una trilogia, è stato venduto in 35 Paesi in seguito a una delle più contese aste di sempre e diventerà presto una serie tv.
