
Jacob
L’improvvisa morte di Sarah lascia il fotografo londinese Ben Murray solo davanti alla responsabilità di crescere Jacob, il bambino autistico che la moglie ha avuto da una precedente relazione.
Ma la scoperta tra i suoi vestiti di uno scrigno contenente qualche ritaglio di giornale sul rapimento di un bambino getta Ben nella confusione: chi è veramente Jacob?
Nel tentativo di dare una risposta a questa angosciosa domanda, Ben si scontra con il padre del bambino rapito, John Kale, un reduce dell’Iraq e dell’Irlanda del Nord cui l’esperienza della guerra e le tragedie della vita hanno lasciato profonde cicatrici, turbandone l’equilibrio mentale a un livello che metterà in pericolo la vita stessa di Jacob.
In un crescendo di tensione, si sviluppa così uno scontro frontale tra due ossessioni, altrettanto conturbanti e inesorabili, “per il bene di Jacob”.
RECENSIONE
Ho conosciuto Simon Beckett con il romanzo La chimica della morte, fortunata e avvincente serie con il protagonista David Hunter, e lo ritrovo in questa storia dalla veste più drammatica che thriller, ma sempre con la sua scrittura intensa e accattivante.
Ben si ritrova da solo nella veste di padre di Jacob, il figliastro piccolo e dolce affetto da autismo e, quindi, bisognoso di maggiori cure e attenzioni.
Jacob non diede alcun segno di aver sentito. Si chinò e avvicinò l’orecchio ai cereali ascoltando il crepitio del riso soffiato….Ben tentò di farsi venire in mente qualcosa da dire, ma gli sembrò uno sforzo immane
Cercando tra le cose di Sarah, Ben scopre ritagli di giornale e documenti vari che portano scompiglio nella sua vita e fanno crollare le sue certezze: un bambino rapito, date coincidenti… possibile che Jacob non fosse figlio di sua moglie? È stato portato via dalla sua vera famiglia?
Un senso di disagio stava montando in lui, come una bolla di gas imprigionata in un contenitore…Andò in cucina e si spruzzò acqua fredda sul viso, lo shock emotivo era ancora lì
Ben inizia così a cercare la verità, quella che mai avrebbe sospettato e che lo porterà allo scontro con un’altra famiglia per la felicità di Jacob.
Un Beckett diverso da quello al quale sono abituata, più riflessivo e drammatico ma sempre attento alla suspense e alla caratterizzazione dei suoi personaggi.
Protagonisti unici e mai banali come Ben che, pur nella sua positività, ha lati negativi, difetti e peculiarità che lo rendono reale, tangibile.
Un romanzo che definirei più “narrativa” che non thriller perché, nonostante i molti punti avvincenti, si focalizza più sul dramma familiare e sulla disabilità di un bambino che merita amore e cura.
Ben sollevò lo sguardo verso Cole mentre teneva stretto quel bambino conteso – il figlio di entrambi
Traduttore: Andrea Silvestri
Editore: Bompiani
Pagine: 448
Anno pubblicazione: 2010
AUTORE
Simon Beckett nato a Sheffield nel 1960 è editorialista e giornalista freelance su «The Times», «The Daily Telegraph» e «The Observer».
Vincitore del Premio Marlowe della Chandler Society come Best International Crime Novel, Bompiani ha pubblicato Jacob (2010) e l’intera serie dedicata all’anatomopatologo David Hunter: La chimica della morte (2006), Scritto nelle ossa (2007), I sussurri della morte (2009), e La voce dei morti (2011). Nel 2015, inoltre, ha pubblicato anche il romanzo Il rifugio.
