Qualcosa da dirti
Recensione di: Eleonora Francesca Grotto
TRAMA:
Elsa è una scrittrice di scarso successo in crisi di ispirazione. Ha pubblicato alcuni romanzi con una casa editrice minore, crede nel proprio lavoro, ma sa che non raggiungerà mai le vette letterarie della famosa Béatrice Blandy, la sua autrice preferita, quella di cui ha letto tutti i libri più volte. Avrebbe voluto conoscerla di persona, ma purtroppo Béatrice è morta improvvisamente, stroncata da un male incurabile. Quale non è la sorpresa di Elsa quando, un paio d’anni dopo, il destino la fa incontrare nientemeno che con il vedovo di Béatrice, Thomas!
Tra i due nasce un idillio, un rapporto che porterà Elsa a penetrare in casa di Béatrice e conoscerla dall’interno. A cosa stava lavorando Béatrice quando il cancro se l’è portata via? Ha lasciato qualcosa d’incompiuto? Qualcosa che potrebbe fornire a Elsa l’ispirazione di cui ha disperatamente bisogno? Ed ecco che la storia d’amore si trasforma in un thriller letterario in cui una scrittrice vivente segue le tracce di una scrittrice defunta con la quale condivide lo stesso uomo. Le scoperte che fa Elsa, tuttavia, porteranno a una sua trasformazione profonda di cui Thomas non tarderà ad accorgersi…
RECENSIONE:
Gli appassionati delle atmosfere misteriose e avvincenti tipiche delle opere di Hitchcock, non potranno non apprezzare “Qualcosa da dirti”, ultimo romanzo di Carol Fives , capace di catturare l’attenzione e l’interesse del lettore fin dalle prime pagine. Il libro offre un viaggio unico attraverso la mente di una scrittrice in crisi, immersa nell’oscurità di un blocco creativo e all’improvviso trascinata in una rete di emozioni e segreti che la mettono di fronte a sfide inaspettate.
La trama ruota attorno alla figura di Elsa, una scrittrice il cui talento è offuscato dallo scarso successo. La sua vita, piuttosto complessa, subisce una brusca svolta quando il suo cammino si intreccia con quello di Béatrice Blandy, una famosa autrice recentemente scomparsa, che ha lasciato un’eredità palpabile e un vuoto incolmabile nell’ambiente letterario parigino. La vita di Béatrice si trasforma in un’ossessione, per Elsa, che inizia a scavare nel passato di questa figura enigmatica; infatti, il romanzo si dipana tra il desiderio di riconoscimento e il peso dell’invidia, in un’analisi di come la creatività possa essere influenzata dall’ombra di chi ci ha preceduti.
“Qualcosa da dirti” riesce a coinvolgere il lettore fin dall’inizio, grazie allo stile incisivo e diretto di Carol Fives. La sua prosa è asciutta, ma riesce a trasmettere emozioni profonde e complesse. Ogni pagina è intrisa di tensione e l’atmosfera creata dall’autrice è talmente avvolgente da rendere difficile l’abbandono del libro. Le descrizioni evocative, unite a un ritmo ben calibrato, contribuiscono a creare un senso di attesa e inquietudine che accompagna il lettore lungo tutto il percorso narrativo.
Nonostante la storia non presenti elementi completamente innovativi, la maestria con cui l’autrice gioca con citazioni e riferimenti a grandi capolavori della letteratura e del cinema, come “Rebecca, la prima moglie” ed “Eva contro Eva” , arricchisce l’esperienza di lettura. In particolare, questi richiami generano una profonda riflessione sui temi del confronto e della competizione, elementi che non solo rendono la trama molto accattivante, ma stimolano anche un’indagine più profonda su come il passato possa influenzare e tormentare il presente. La lotta interiore di Elsa si riflette nel conflitto tra le due protagoniste, portando il lettore a provare empatia per entrambe, oscillando tra ammirazione e rivalità.
Man mano che la storia procede, si intensifica la lotta interiore di Elsa, amplificata dal confronto costante con la figura di Béatrice. Questa complessità emerge in un crescendo di dubbi, paure e incertezze, che rende “Qualcosa da dirti” un thriller psicologico particolarmente atipico. Le scelte della protagonista e le sue reazioni agli eventi che si susseguono, contribuiscono a mantenere viva la tensione, spingendo il lettore a interrogarsi su cosa significhi realmente essere creativi in un mondo dove la progenie di talenti può diventare sia un sostegno sia una fardello insopportabile.
“Qualcosa da dirti” di Carol Fives è una lettura che non solo intrattiene, ma invita anche a una profonda introspezione sui misteri dell’esistenza e della passione per la scrittura. E’ adatto a chiunque sia alla ricerca di un romanzo che faccia riflettere sulle complessità dell’identità e della creatività, ma che sia capace anche di sorprendere con colpi di scena inaspettati.
Traduzione: Alberto Bracci Testasecca
Editore: E/O Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2024
Autore:

Carole Fives è nata nel 1971 a Le Touquet, nel Pas-de-Calais, e vive a Lione. Autrice di romanzi e racconti, anche per bambini, ha pubblicato con Ga llimard Une femme au téléphone, Tenir jusqu’à l’aube e Térébrenthine. In Italia nel 2020 è uscito Fino all’alba (Einaudi) finalista al Prix Médici s e al Prix Wepler.