La penitenza
TRAMA:
Sono passati quasi dieci anni da quando il brutale omicidio della sedicenne Joan Wilson – uccisa per vendetta da tre compagne di scuola – ha sconvolto la cittadina di Crow-on-Sea, e il giornalista Alec Z. Carelli pubblica ora il resoconto completo ed esaustivo di quanto è accaduto quella notte terribile, e di quali avvenimenti hanno portato all’atroce scomparsa di una ragazzina.
Straordinaria, magistrale impresa di investigazione e ricerca, il libro di Carelli si basa su ore e ore di interviste a testimoni e familiari delle persone coinvolte, su una meticolosa ricerca storica e, soprattutto, sulla corrispondenza tra le responsabili dell’assassinio, inserendo a contrappunto alcuni stralci di podcast true crime che parlano della vicenda con tutt’altro piglio e approccio. Il risultato è un’avvincente fotografia di esistenze violate dalla tragedia e di una città incapace di venire a patti con l’accaduto. La domanda è: quanto di ciò che ci viene raccontato è accaduto davvero?
RECENSIONE:
“Questo libro è un’indagine sull’omicidio della sedicenne Joan Wilson, compiuto nel 2016 da tre ragazze che frequentavano la sua stessa scuola superiore. È stato scritto dal giornalista Alec Z. Carelli e pubblicato per la prima volta nel marzo del 2022.”
Nell’incipit de “La penitenza” della scrittrice britannica Eliza Clark, veniamo avvisati che quello che stiamo per leggere è il resoconto dettagliato e preciso di un fatto di cronaca nera particolarmente efferato avvenuto a ridosso delle votazioni per la Brexit.
Eliza Clark è un’autrice molto nota e apprezzata sia nel suo paese di origine, il Regno Unito, che all’estero. Il suo primo romanzo, “Boy Parts”, non ancora pubblicato in Italia, ha avuto un grandissimo successo sia in patria che in Francia e in Spagna.
Ne “La penitenza” l’autrice conferma tutto il suo potenziale, strutturando il romanzo come un vero e proprio libro di ‘true crime’ in cui si racconta un fatto di cronaca puramente fittizio, ma con un’abilità tale da sembrare, a tutti gli effetti, realmente accaduto.
A prima vista, il romanzo ha una struttura complessa in cui si alternano due piani temporali, uno relativo al periodo in cui avvengono i fatti e l’altro legato alla raccolta del materiale e alla redazione del libro da parte di Carelli. Tuttavia, il lettore non rischia mai di confondersi perché tutto viene raccontato con estrema chiarezza.
Uno dei pregi de “La penitenza” è quello di essere costituito non solo da elementi narrativi tipici del romanzo, ma anche da fonti di vario genere: interviste, trascrizioni di podcast, diari, sms, email, testi di chat presi dai social, articoli ecc… Un espediente che, sicuramente, tiene desta l’attenzione del lettore. Eliza Clark è bravissima ad adattare il proprio stile di scrittura a documenti così diversi per dare voce ai suoi personaggi.
Un altro elemento a favore del romanzo è un’analisi accurata e analitica della psicologia dei protagonisti. Carelli struttura il suo libro true crime in diversi capitoli. Inizia raccontando i fatti per poi passare ad analizzare la vita e la personalità delle ragazze coinvolte: la vittima, le tre assassine, una loro amica inizialmente sospettata dell’omicidio e poi scagionata.
I personaggi del libro, soprattutto le adolescenti, sono molto credibili; in particolare le ragazze si trovano ad affrontare questioni comuni a quell’età come il desiderio di far parte di un gruppo, l’essere accettate dagli altri, fino ad arrivare a problematiche più difficili da superare come l’essere vittima di bullismo, di violenza sessuale o il far parte di una famiglia disfunzionale.
“La penitenza” si conclude con un articolo e un’intervista ad Alec Z. Carelli in cui viene fuori il vero carattere del giornalista: un abile manipolatore, disposto a tutto pur di avere successo, anche a distorcere la realtà e a ingannare chi, ingenuamente, gli affida le proprie confidenze.
Il romanzo di Eliza Clark denuncia quella che può essere definita l’industria del true crime, ma esimendosi dal dare giudizi. Sembra quasi che l’autrice voglia dirci che la linea di demarcazione tra il diritto di cronaca e il desiderio di rendere giustizia alle vittime da un lato, e la creazione di una narrazione morbosa, sopra le righe e di dubbio gusto dall’altro, è davvero molto sottile.
Traduzione: Francesca Manfredi
Editore: Bollati Boringhieri
Pagine: 384
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:

Eliza Clark, nata a Newcastle, vive a Londra. Il suo romanzo d’esordio, Boy Parts (2020), è stato romanzo dell’anno per la catena di librerie Blackwell’s, ed è stato adattato per il teatro e portato in scena al Soho Theatre di Londra. Nel 2022 è stata finalista del Women’s Prize Future Awards e nel 2023 nominata dalla rivista «Granta» tra i Best of Young British Novelists. La rivista «Forbes» l’ha inclusa tra i «30 under 30», i trenta più influenti profili della «nuova frontiera dello storytelling» sotto i trent’anni.