L’ora blu: non è il momento di stare da soli di Paula Hawkins

L'ora blu
Un’isola sperduta. I diari privati di un’artista. Un osso umano rinvenuto. I segreti di Eris stanno per essere rivelati…

L’ora blu

Recensione di: Melissa Ledda

TRAMA:

Benvenuti a Eris: un’isola con una sola casa, un solo abitante e una sola via d’uscita. Irraggiungibile dalla terraferma scozzese per dodici ore al giorno. Un tempo era la casa di Vanessa: una famosa artista il cui marito, notoriamente infedele, è scomparso vent’anni fa. Ora è la casa di Grace: un’anima solitaria, soddisfatta del proprio isolamento. Ma quando viene fatta una scioccante scoperta in una galleria d’arte a Londra, un visitatore si mette sulle sue tracce. E i segreti di Eris minacciano di emergere…

RECENSIONE:

Vivreste mai su un’isola deserta? Lontano da tutto e da tutti? È proprio lì che ha abitato Vanessa, un’artista innamorata dell’isola di Eris. 

“Questa libertà è inebriante mangio quando mi pare lavoro quando mi pare vado e vengo quando mi pare. Non rispondo a nessuno, solo alla marea.”

Questo luogo è tanto bello quanto incredibilmente pericoloso, sono infatti le maree che decidono se e quando raggiungere la terraferma. Vanessa era una donna affascinante, ma dall’animo tormentato, le piaceva prendere ispirazione dai meravigliosi paesaggi che la circondavano in quest’isola sperduta e libera.

Dopo la sua morte le sue opere vanno in eredità ad una fondazione mentre la casa finisce a Grace che continua a vivere tra i ricordi di Vanessa. Grace è un ex medico, una donna solitaria con grandi difficoltà a gestire i rapporti personali. La sua quotidianità viene stravolta dall’arrivo sull’isola di Becker, curatore della fondazione, che le comunica il ritrovamento di un osso umano in una delle opere di Vanessa, scoperta che fa sorgere dei dubbi sulla pittrice e sulla precedente scomparsa del marito infedele.

Becker non va sull’isola solo per incontrare Grace, ma anche per conoscere la storia e i segreti di Vanessa: lui, infatti, è un grande appassionato delle sue opere. Che cosa nascondeva l’artista? E chi è Grace in realtà? Becker deve riuscire a scoprire i segreti di Eris senza diventarne parte lui stesso.

L’ora blu ha una trama interessante, le prime pagine catturano subito l’attenzione del lettore, ma non si tratta del solito giallo ricco di azione e colpi di scena; piuttosto è un thriller psicologico. Paula Hawkins, conosciuta anche per La ragazza del treno,  gioca con la tensione emotiva e ci fa immergere nell’animo dei personaggi. L’ambientazione è suggestiva e i protagonisti del romanzo diventano parte integrante dell’isola, donando intensità al racconto.

Paula Hawkins decide di raccontare la storia su piani temporali diversi: da una parte i ricordi di Vanessa ricostruiti attraverso gli appunti e il diario personale scritto in vita e, dall’altra, il racconto in prima persona di Grace e Becker, sia in tempo reale che attraverso dei flashback.

I dialoghi e la descrizione dei personaggi e dei loro pensieri  sono molto accattivanti e forniscono diversi punti di vista su medesimi fatti. Il vero carattere dei protagonisti viene scoperto pagina dopo pagina e il cerchio si chiude soltanto alla fine, rivelando quali sono le loro vere intenzioni.

Grace è una donna complessa e ambigua: è sicuramente il personaggio più interessante del romanzo, perché fa riflettere il lettore e lo lascia con numerosi dubbi. La donna si rifugia nella solitudine e allo stesso tempo ha la necessità di essere amata, sentirsi fondamentale per qualcuno, rischiando di assumere comportamenti ossessivi e soffocanti. Le diverse sfaccettature del personaggio costringono il lettore a rimanere sull’attenti e a meditare su temi importanti come la capacità di accettare un rifiuto e il bisogno di sentirsi accolti.

“Aveva lasciato che Vanessa pensasse che la sua più vecchia amica l’avesse abbandonata. Tutto è lecito in amore e in guerra, e anche l’amicizia è una forma d’amore, no? E a volte anche una specie di guerra”.

Il punto forte di questo romanzo è sicuramente l’analisi psicologica dei personaggi tanto complessi quanto reali; l’autrice ci mostra come ognuno  vede se stesso e come appare agli occhi degli altri.

“Non sempre si riesce a vedere ciò che si ha davanti. O chi si ha davanti.”

Con L’ora blu Paula Hawkins ci permette di fare un viaggio nella psicologia e nell’animo umano.

Purtroppo, pur avendo un grande potenziale, il romanzo risulta troppo descrittivo e prolisso tanto da infastidire il lettore. Come detto in precedenza, l’inizio de L’ora blu cattura subito l’attenzione per poi perdersi nella parte centrale fin troppo pacata. La descrizione lunga e accurata della vita dei vari personaggi rischia di annoiare perché si perde la tensione tipica del thriller. Soltanto sul finale del romanzo si ritrova un po’ di brivido.

Se cercate un thriller ricco di adrenalina o di colpi di scena ne rimarrete delusi,  ma se preferite una storia con intrecci complessi e grande attenzione alle emozioni dei personaggi, allora L’ora blu fa al caso vostro.

TRADUZIONE: Rachele Salerno

EDITORE: Piemme

PAGINE: 352

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024 

AUTORE:

Paula Hawkins

Paula Hawkins è nata in Zimbabwe nel 1972, figlia di Anthony Hawkins, professore di economia e giornalista finanziario. Trasferitasi a Londra all’età di 17 anni la Hawkins ha studiato filosofia, politica ed economia all’ Università di Oxford. Ha poi lavorato come giornalista per The Times, scrivendo di economia. Ha poi lavorato per una serie di pubblicazioni come freelance e ha scritto un libro di consulenza finanziaria per donne, The Money Goddess, prima di dedicarsi alla scrittura. Paula Hawkins vive tra Londra ed Edimburgo. Dal 2015 ha iniziato una relazione con l’avvocato di York Simon Davis

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