Il tempo non ha pietà
Recensione di: Roberto Frazzetta
TRAMA:
E se a Bologna nel 1980 ci fosse stato un movimento rivoluzionario di sinistra formato da immigrati? Inverosimile? Possibile? Franco Foschi parte da questa ipotesi per costruire un giallo ricco di colpi di scena. Il protagonista è Modesto Serra detto Momo, ex poliziotto ora investigatore privato, personaggio non proprio ineccepibile, spesso violento, un po’ egocentrico, con un senso morale tutto suo.
Il suo ex superiore gli chiede aiuto per scoprire le ragioni di una possibile faida tra bande che avrebbe origine dalla Bolognina, quartiere dove Momo è cresciuto. Contemporaneamente viene incaricato di trovare la figlia tossica di un noto criminale senegalese, Sem Fall detto l’Albero. Sullo sfondo, la Bologna del 1980, ancora sotto shock per gli eventi sconvolgenti avvenuti nelle strade cittadine nel ’77.
RECENSIONE:
Il tempo non ha pietà ci introduce in modo sorprendente nel mondo di Modesto Serra, noto come Momo, un personaggio affascinante le cui origini africane si mescolano a una mentalità tipicamente italiana.
Momo vive a Bologna, una città che sta vivendo una trasformazione significativa, con comunità di immigrati che iniziano a farsi sempre più presenti, arricchendo il panorama culturale e sociale. Questa premessa non è solo un contesto, ma diventa un palcoscenico in cui si sviluppano le dinamiche di conflitti razziali e tensioni politiche, rendendo il romanzo estremamente attuale.
Momo è un ex poliziotto che, dopo un’evasione dalle rigide regole della Ditta, decide di intraprendere la carriera di investigatore privato. La sua nuova vita lo catapulta in una Bologna caratterizzata da un’epoca turbolenta e sfidante, tra strade familiari e scenari di una società in fermento.
Con la sua figura carismatica, giovane, elegante e dall’aspetto scolpito, Momo si distingue non solo per il suo fisico, ma anche per la sua anima combattiva e individualista. Quando viene chiamato dai suoi ex colleghi per indagare su una situazione sempre più tesa nel suo quartiere, si ritrova coinvolto in una spirale di violenza e intrighi, che metteranno alla prova le sue abilità e la sua integrità personale.
Ambientato in una Bologna segnata dal tumulto politico degli anni ’80, Il tempo non ha pietà ci offre uno spaccato di un’epoca difficile e complessa. La narrazione affronta temi di grande rilevanza, come il razzismo e le lotte di potere, intrecciando elementi di giallo pulp con una storia che, purtroppo, non sempre riesce a mantenere il giusto equilibrio.
Sebbene la trama sia ricca di colpi di scena e presenti un ritmo incalzante, a volte questo tasso di accelerazione si traduce nell’incapacità di approfondire i personaggi e le situazioni in modo adeguato. La lotta di un movimento rivoluzionario, sorto tra gli immigrati, offre indubbiamente degli spunti interessanti, ma, a livello narrativo, la sua realizzazione appare confusa e poco incisiva.
Franco Foschi, autore del romanzo, abbraccia uno stile audace e diretto, ricco di violenza e momenti spassosi che tentano di intrattenere il lettore. Tuttavia, questi eccessi possono risultare talvolta gratuiti e allontanare chi cerca una narrazione più profonda. Non mancano, in ogni caso, momenti toccanti: le visite di Momo a suo padre sono scene che addolciscono la narrazione e rivelano aspetti più umani e vulnerabili del protagonista, creando un contrasto significativo con il resto della storia.
In sintesi, Il tempo non ha pietà è un romanzo che sicuramente piacerà agli appassionati del genere giallo pulp, sebbene presenti alcune irregolarità che ne intaccano la qualità finale. Mentre diversi elementi colpiscono positivamente, l’esperienza complessiva si rivela altalenante, conferendo al libro una gradevolezza che si attesta su un solido 3 su 5. È un’opera che, pur con le sue imperfezioni e le diverse sfide narrative, riesce a tratteggiare un’epoca e una città intrise di ricordi e tensioni che difficilmente possono essere dimenticati.
Editore: Todaro Editore
Pagine: 200
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:

Franco Foschi, pediatra e scrittore, dopo l’esordio con sceneggiature radiofoniche e racconti su varie riviste e antologie, ha pubblicato quattordici libri tra narrativa e saggistica. Per Todaro Editore: Piccole morti senza importanza (2003) e Libertà di paura (2008). Le più recenti pubblicazioni: Amore, politica & altre bugie (Passigli 2009) Passione 1820 (Sironi 2009, a quattro mani con Maurizio Ferrara).