Un aereo senza di Lei di Michel Bussi

Un aereo senza di lei
“Marc, devo partire. Non prendertela, me lo ero sempre ripromesso. Partire a diciotto anni. Andare lontano, andare via…..in India, in Africa, sulle Ande…o in Turchia, perché no?”

Un aereo senza di lei

Recensione di: Luca Ronzoni

TRAMA:

Francia, 1980. In una notte di dicembre, appena prima di Natale, un aereo diretto a Parigi da Istanbul si schianta contro il Mont Terrible, nel Giura. Fra i rottami viene ritrovata una bambina di tre mesi, sbalzata fuori al momento della collisione. È l’unica sopravvissuta, ma a bordo le neonate erano due: si tratta di Lyse-Rose o di Emilie? Due famiglie – una ricca e potente di industriali, l’altra povera e sfortunata di ristoratori ambulanti – si fanno a pezzi per anni perché venga riconosciuta loro la paternità di quella che viene soprannominata dalla stampa francese la “Libellula”, in un’epoca in cui il test del DNA non esiste ancora.

La prima sentenza dà sorprendentemente ragione ai più poveri, ma i ricchi non si danno per vinti e assoldano un eccentrico investigatore che per diciotto anni cerca la verità. E quando finalmente la trova, la consegna in segreto nelle mani della ragazza ormai maggiorenne. Subito dopo, viene ritrovato cadavere nel suo studio. Quanto peso ha il destino in questa vicenda? Oppure qualcuno, fin dall’inizio, manovra tutti i protagonisti di questo dramma?

RECENSIONE:

“Un aereo senza di lei” è uno degli esempi più mirabili di letteratura francese di genere e ci aiuta a comprendere lo stile di Michel Bussi e le motivazioni che lo hanno reso uno degli autori di gialli più venduti.

La storia è strutturata in modo intelligente e coinvolgente, perché il romanzo si svolge interamente nell’arco di un giorno, alternando passato e presente, grazie all’aiuto di un diario lasciato da un investigatore privato che viene rinvenuto cadavere dopo poche pagine. La struttura portante della trama non è particolarmente difficile da individuare, ma ha molti fili, personaggi insoliti e numerosi colpi di scena.

Certo, “Un aereo senza di lei” è un romanzo del tutto improbabile, un po’ sopra le righe e a volte scade un po’ nel genere rosa, ma non ha problemi a catturare l’attenzione del lettore perché si tratta di una corsa contro il tempo.

L’investigatore viene trovato cadavere, la sorella di Lyse-Rose, cresciuta con la convinzione che le abbiano rubato l’amata sorellina neonata, gira armata. I personaggi sembrano manovrati da un burattinaio che li conduce fino ad una verità spiazzante.

Le donne di Bussi sono tenaci, caparbie e nettamente superiori agli uomini, da ogni punto di vista, anche se spesso la vita riserva loro le situazioni più ingiuste e dolorose. Gli uomini sono invece tipicamente (tranne eccezioni) fanfaroni e quasi buoni a nulla. I personaggi secondari, tra tutti la sorella minore sempre armata, spiccano per unicità e tipicità.

Tutti ci appaiono di volta in volta colpevoli, vittime, per poi renderci conto che abbiamo sbagliato prospettiva, nel giudicare troppo in fretta.

Michel Bussi, in questa trama piena di colpi di scena come si conviene a un giallo, ha inserito non solo dei bellissimi personaggi, ma anche quei temi universali che noi lettori cerchiamo nei libri, l’infinita varietà dell’esperienza e dell’animo umano, e al tempo stesso le passioni e i sentimenti che proviamo e condividiamo.

Belle le descrizioni del paesaggio francese, soprattutto dei luoghi meno noti e battuti dal turismo, i quali danno un tocco in più al romanzo; la Normandia, seppur piovosa e ventosa, appare il luogo del cuore di Michel Bussi.

Forse un po’ troppo lungo e lento nella parte iniziale con qualche digressione ampollosa ed evitabile, ma “Un aereo senza di lei” si fa leggere fino in fondo in attesa di un finale a sorpresa, semplice ma non scontato.

Consigliato a chi ha voglia di una lettura leggera, ma “corposa”, di risolvere enigmi, di azzardare ipotesi con la certezza di venire sempre battuto da un autore interessante e creativo.

Editore: E/O

Pagine: 464

Anno di pubblicazione: 2024

AUTORE:

Michel Bussi

Michel Bussi è un autore francese di gialli tra i più amati e venduti oltralpe. È nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove insegna geografia all’Università di Rouen. Ninfee nere (Edizioni E/O 2016) è stato il romanzo giallo che nel 2011, anno della sua pubblicazione in Francia, ha avuto il maggior numero di premi: Prix Polar Michel Lebrun, Grand Prix Gustave Flaubert, Prix polar méditerranéen, Prix des lecteurs du festival Polar de Cognac, Prix Goutte de Sang d’encre de Vienne.

Tra le sue pubblicazioni per E/O figurano: Tempo assassino (2017), Mai dimenticare (2017), La doppia madre (2018), Il quaderno rosso (2018), La follia mazzarino (2019), Usciti di Senna (2020), la saga distopica N.E.O La caduta del sole di ferro (2020), Tutto ciò che è sulla terra morirà (2021), La mia bottiglia per l’oceano (2022), Codice 612. Chi ha ucciso il Piccolo Principe? (2023), Tre vite una settimana (2023), Ophélie si vendica (2024), Un aereo senza di lei (2024).

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