Il sonnambulo
TRAMA:
Il cielo sopra Stoccolma è scuro come piombo, le strade sono deserte e i fiocchi di neve vorticano nella luce gialla dei lampioni. È una notte di novembre e due agenti siedono in silenzio in una volante quando arriva una chiamata dalla centrale: è in corso una violazione di domicilio nella roulotte di un campeggio. I due poliziotti giungono sul posto e la scena in cui si imbattono è qualcosa che non dimenticheranno mai più: il pavimento, le pareti e i mobili sono coperti di sangue, un uomo è stato brutalmente massacrato e il suo cadavere smembrato a colpi d’ascia.
Ma l’orrore non ha ancora finito di svelare tutti i suoi volti: a terra, ai piedi del letto a castello, c’è un ragazzo steso sul fianco, con un braccio mozzato sotto la testa a fargli da cuscino.
Il caso è estremamente complesso e quanto accaduto quella notte è solo il primo anello di una macabra catena. Soltanto un uomo può riuscire a mettere fine a quest’incubo: Joona Linna. E per calarsi nelle tenebre il commissario, questa volta, avrà bisogno dell’aiuto di un suo vecchio amico, l’ipnotista Erik Maria Bark.
RECENSIONE:
Ambientato in una Svezia cupa e fredda, Il sonnambulo è il nuovo thriller di Lars Kepler.
In una notte di novembre, Hugo, il figlio di uno scrittore, viene ritrovato sulla scena di un crimine: un uomo è stato brutalmente assassinato a colpi d’ascia in un campeggio disabitato. All’arrivo della polizia il giovane dorme con la testa appoggiata al braccio mozzato della vittima. Al risveglio dice di non sapere cosa sia successo poiché è sonnambulo.
Hugo è un diciassettenne che, fin da piccolo, soffre di episodi gravi di sonnambulismo. Durante il sonno si alza, cammina, compie gesti che, al suo risveglio, non ricorda. È possibile che durante il sonno il ragazzo abbia commesso un omicidio, senza esserne cosciente e senza averne alcun ricordo?
Il caso viene affidato a Joona Linna, commissario intuitivo e scaltro, una presenza costante nei romanzi di Lars Kepler, insieme a Erik Maria Bark, l’ipnotista più famoso di Svezia al quale il commissario chiede aiuto. Mentre Joona indaga, Erik cerca, attraverso l’ipnosi, di entrare nei ricordi di Hugo per far luce sulla notte dell’omicidio. Nel frattempo altre vittime vengono smembrate con un’ascia: siamo di fronte ad un vero e proprio serial killer.
La storia viene narrata al lettore attraverso due racconti paralleli: l’indagine da un lato e gli ultimi istanti di vita raccontati dalle vittime dall’altro. Nel mezzo di questi due binari l’ipnosi ha un ruolo chiave per la narrazione, poiché fornisce dei tasselli importanti per ricostruire la realtà e scava nella profondità della mente umana, rievocando il passato più lontano di Hugo che influenza e si interseca con il suo presente.
Attraverso le vicende dei vari protagonisti, i singoli capitoli non solo ci forniscono indizi utili, ma permettono al romanzo di rimanere dinamico e adrenalinico. Il sonnambulo è un thriller ricco di colpi di scena e di personaggi complessi, il tutto incorniciato da un ambiente cupo e angosciante tanto da far restare il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Le scene con il serial killer sono descritte da Lars Kepler in modo crudo, tanto da rasentare lo splatter, poco adatte ai più sensibili, sono ricche di dettagli che ci fanno tremare di fronte alla crudeltà dell’assassino.
«Le pareti, il soffitto e il pavimento sono coperti di schizzi di sangue. Sul tavolino da caffè, tra due vasi di fiori finti, ci sono i resti di una testa. Anche se mancano la mandibola e il mento, John vede che la vittima è un uomo coi capelli arruffati, neri con le punte tinte di biondo. Il sangue copre l’intero piano del tavolino e gocciola viscoso in una grande pozza a terra. Un cellulare abbandonato sul divano si illumina: sul display compare il nome Anna, mentre la suoneria ricomincia: «Rispondi, amore mio, rispondi…rispondi, amore mio…»
Le sezioni relative all’ipnosi donano profondità al racconto toccando temi complessi come traumi infantili, abbandono, abuso e resilienza: ci permettono di entrare nell’oscurità dell’animo umano.
All’interno del romanzo la corsa contro il tempo è frenetica e il lettore non ha modo di annoiarsi, perché in ogni capitolo succede qualcosa d’importante. La penna di Lars Kepler risulta, come sempre, intensa, carica di suspense, descrittiva al punto giusto, ma soprattutto dalla lettura facile e veloce. Nonostante sia un volume corposo, Il sonnambulo si divora rapidamente.
Inoltre, si tratta di un thriller dall’alto impatto emotivo, i freddi paesaggi innevati che fanno da sfondo alle scene cruente riescono a creare immagini vivide nella mente del lettore, dando l’impressione di prendere parte alla visione di un film. Il sonnambulo è un perfetto thriller ansiogeno che cattura e affascina, lasciandoci ammaliati fino alla fine. Unica nota negativa è la descrizione degli episodi di omicidio, troppo sanguinosa: a tratti davvero insopportabile.
Nel complesso questo romanzo riconferma la bravura dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, che si celano dietro lo pseudonimo di Lars Kepler, nel costruire dei thriller che non deludono.
TRADUZIONE: Andrea Berardini
EDITORE: Longanesi
PAGINE: 564
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024
AUTORE:

Lars Kepler è lo pseudonimo dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril. Entrambi sono scrittori, ma nel 2009 hanno deciso di sospendere momentaneamente le loro carriere separate per scrivere un romanzo insieme. Ne è nato il caso editoriale europeo del 2010, L’ipnotista, il romanzo che ha scalzato dalla vetta delle classifiche svedesi la trilogia di Larsson, e che ha inaugurato la fortunata e amatissima serie di romanzi con protagonista il commissario Joona Linna, tutti pubblicati da Longanesi: L’esecutore (2010), La testimone del fuoco (2012), L’uomo della sabbia (2013), Nella mente dell’ipnotista (2015), Il cacciatore silenzioso (2016), Lazarus (2018), L’uomo dello specchio (2020) e La vendetta del ragno (2022). Sempre presso Longanesi è uscito Il porto delle anime (2015).