La moglie del becchino
Recensione di: LAURA FERRARI
TRAMA:
Non sarebbe mai dovuto restare in quella mortifera cittadina della provincia francese, una volta saputo che il posto di lavoro per cui era giunto fin lì era stato assegnato a qualcun altro; ma fra Blaise Delange e il treno che poteva riportarlo a Parigi ci si mette un portafoglio smarrito, e tanto basta a innescare la torbida macchinazione del caso. Delange nel portafoglio trova dei soldi, la carta d’identità di una donna di nome Germaine Castain, la foto di un uomo. E scopre, dopo avere deciso di restituirlo, che l’irresistibile Germaine, occhi azzurri malinconici un po’ troppo grandi, aria sottomessa, fascino esplosivo, è la moglie del becchino del paese, il bilioso e manesco Achille Castain.
Accolto nella tetra casa della coppia, dopo avere incassato i ringraziamenti di rito Delange si lascia convincere a lavorare nell’impresa di pompe funebri, scoprendosi con sorpresa molto adatto allo stravagante ruolo, nonché a quello di focoso, soggiogato amante di Germaine. Uno strano triangolo va formandosi, tra quelle quattro mura “rivestite di carta da parati giallastra, del colore di una malattia incurabile”, cui presto si aggiunge un quarto incomodo. E allora in quest’atmosfera plumbea accesa di ossessioni, in un nervoso crescendo di tensione, le gelosie incrociate e l’amour fou non lasceranno scampo.
RECENSIONE:
La moglie del becchino è stata una lettura che saprà catturare tutti gli amanti di Georges Simenon. Il romanzo richiama le stesse atmosfere dense e malinconiche, trasportando il lettore nelle strade delle periferie parigine, tra ombre e luci soffuse e travolgendolo con le delicate ma intense storie d’amore dei personaggi.
L’autore, Frédéric Dard, (1921-2000), non a caso era amico di Simenon. Questa vicinanza traspare sin dalle prime righe, con una scrittura capace di fondere profondità emotiva e leggerezza narrativa.
Il protagonista, Blaise, è ammaliato dalla bellezza magnetica della moglie del suo momentaneo datore di lavoro, il becchino. Il fascino fatale della donna lo avvolge fino a spingerlo a fare di tutto per averla per sé, perdendo progressivamente il controllo della sua vita. In certi momenti ci si chiede: certi incontri possono davvero cambiare la vita per sempre? Per Blaise, la risposta è sì, ma ne è valsa la pena? Questa domanda aleggia nella mente del lettore mentre segue il protagonista nella sua spirale di desiderio, ossessione e disperazione.
Nonostante la drammaticità degli eventi, l’autore riesce a stemperare la tensione con un pizzico di ironia, rendendo il romanzo una lettura piacevole e mai pesante. In questo libro, sorprendentemente, scoprire l’assassino diventa quasi secondario: ciò che davvero coinvolge è il cammino accanto ai personaggi, seguendo i loro tormenti e le loro passioni, in un intreccio che offre uno spaccato di vita reale, ma anche una visione a tratti distorta e imprevedibile della realtà.
Dard riesce a catturare il lettore non solo con la trama, ma anche con la straordinaria capacità di delineare i personaggi. Ogni figura sembra vivere di vita propria, portando con sé il peso delle proprie scelte e dei propri desideri, spesso in conflitto con la realtà che li circonda. La narrazione scorre fluida, con momenti di intensa introspezione, alternati a scene più leggere e ironiche, senza mai perdere quel tono malinconico che contraddistingue il romanzo.
“La moglie del becchino” non è solo una storia di mistero, ma anche un viaggio nell’animo umano, nelle sue fragilità e nei suoi sogni infranti. È un romanzo che si legge tutto d’un fiato, ma che lascia qualcosa di profondo anche dopo l’ultima pagina, come una riflessione sulla complessità delle relazioni e sulla capacità dell’uomo di affrontare le proprie ombre
Per chi si approccia per la prima volta a questo iconico autore francese, “La moglie del becchino” è un ottimo punto di partenza per esplorare le sue opere.
Traduzione: Elena Cappellini
Editore: Nero Rizzoli
Pagine: 208
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:

Frédéric Dard (1921-2000) ha iniziato a pubblicare romanzi negli anni Quaranta e i 175 volumi della serie del commissario San-Antonio sono stati uno dei più grandi successi editoriali francesi della seconda metà del Novecento. Parallelamente, Dard ha scritto numerosi altri romanzi e racconti. Amico di Georges Simenon, come lui autore di una vastissima opera, è considerato tra i maggiori esponenti del noir francese. Per Rizzoli sono usciti: Il montacarichi (2019), I bastardi vanno all’inferno (2021), Gli scellerati (2022), Prato all’inglese (2022) e Negli occhi di Marianne (2023).