Belletti e il lupo
Recensione di: Ilaria Galafassi
TRAMA:
Gennaio 1982. Mentre una fitta nebbia avvolge Milano, il commissario Alvise Belletti si appresta a visitare la scena di un misterioso crimine: un cantiere in periferia dove Andrea Costa, un carpentiere di trentaquattro anni, è volato giù dal decimo piano, colpito alla schiena da un proiettile. Un’indagine che si intreccia con un altro caso: la morte di una modella, Loredana Talarico, trovata dissanguata in un appartamento di Moscova. L’indiziato principale è Roberto de Sottis, rampollo di una delle più importanti famiglie milanesi, che non sembra gradire chi attenta al suo prestigio.
Per risolvere il doppio caso di omicidio Belletti dovrà addentrarsi nei misteri di una Milano sempre più sfuggente ed effimera, in cui moda e design trasformano irreparabilmente il volto della città. Insofferente alle ipocrisie, caparbio e devoto alla giustizia, il commissario, ‘uomo etico’, dovrà ingaggiare un duello decisivo con l”uomo estetico’, il Lupo. Un noir suggestivo e coinvolgente, ambientato nel famelico mondo dell’alta finanza, della moda e dei salotti bene, scritto con un ritmo incalzante e uno stile che scandaglia le pieghe più riposte dell’animo umano.
RECENSIONE:
“Belletti e il Lupo. Un caso del commissario Belletti” è un noir dalla struttura particolare il cui protagonista, Alvise Belletti, era già apparso con un cameo in “L’accordo. Era l’estate del 1979” ed era stata successivamente protagonista del romanzo “In principio era il dolore. Un Faust in meno” .
La trama elaborata dall’autore Paolo Scardanelli è solo all’apparenza semplice e lineare. Infatti, sono ben due le indagini che coinvolgono il commissario capo Belletti e che si sviluppano, alternandosi in un crescendo, fino ai relativi epiloghi.
L’intreccio degli eventi spesso è intervallato da profonde riflessioni filosofiche, che contrappongono l’uomo etico (che persegue la giustizia e la moralità) all’uomo estetico (concentrato su se stesso e privo di coscienza). La lettura risulta a tratti scorrevole, a tratti più complessa e densa, soprattutto per coloro che non fossero abituati a tali dissertazioni. Questo dualismo si riflette anche nel linguaggio: a uno stile ricercato ed elegante di alcuni paragrafi, si contrappongono espressioni più colloquiali e quotidiane.
La narrazione di “Belletti e il lupo” è principalmente in terza persona, ci sono frequenti e repentini cambi di prospettiva. Non mancano scene in cui il discorso si sposta in prima persona sui vari personaggi; in momenti significativi, Paolo Scardanelli sembra quasi voler dialogare direttamente con alcuni di loro.
I personaggi sono caratterizzati con dovizia di particolari, fisicamente ma soprattutto psicologicamente. Vengono resi realisticamente i tratti di luce e ombra di ciascuna personalità.
Scardanelli si sofferma sul protagonista, evidenziandone la razionalità, il grande intuito, la sensibilità, il rigore: un uomo votato alla giustizia, con un innato senso del dovere e un notevole attaccamento alla famiglia.
Le figure femminili potrebbero apparire marginali, un po’ sfuocate. In realtà, sono importanti punti di riferimento, ben inseriti nel contesto scelto dall’autore.
Anche l’ambientazione è molto curata. Milano, che fa da sfondo alle vicende, è fredda: dal punto di vista climatico, perché siamo in un gelido inverno; dal punto di vista relazionale, per i valori che scaturiscono dal tessuto sociale ivi ritratto, in un lontano anno 1982 che può risultare tuttavia quanto mai attuale.
Nel complesso, proprio per la sua dualità narrativa, il ritmo di “Belletti e il lupo” risulta poco incalzante, cosa che permette al lettore di concedersi tempo per svariati spunti di riflessione. Il finale, inoltre, sembra sospeso verso eventuali futuri sviluppi.
Editore: Carbonio Editore
Pagine: 175
Anno di pubblicazione: 2024
AUTORE:

Paolo Scardanelli nasce a Lentini nel 1962. Geologo, vive nella Sicilia orientale.
È uno scrittore che sa indagare nei sentimenti reconditi dell’animo umano, un continuo domandarsi cosa smuove le scelte dell’individuo, collocato in una determinata società e un determinato ambiente.
Con Carbonio ha pubblicato la saga “L’accordo”: “Era l’estate del 1979” (2020); “I vivi e i morti” (2022); “L’ombra” (2023) e “Un posto sicuro” (2024). Scardanelli è anche autore del romanzo “In principio era il dolore. Un Faust di meno” (2022), con protagonista il commissario Belletti.