Le ventisette sveglie di Atena Ferraris
Recensione di: Alessandra Colombo
TRAMA:
Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno. Mia madre mi ha sempre detto che siamo tutti diversi, e quindi è come se fossimo tutti uguali. Non ne sono convinta, ma mi fido di lei. Ho trent’anni, vesto fuori moda e odio le sorprese. E ho ben ventisette sveglie ogni giorno per ricordarmi di lavorare, di mangiare, di andare a letto, di smettere di pensare. Soprattutto faccio troppe domande, dicono.
Perché per me è essenziale che ogni cosa abbia una spiegazione. Per questo dirigo una rivista online di enigmistica dove ogni gioco, rebus o anagramma ha una soluzione univoca. Mi fa sentire al sicuro. So che siamo in pochi a ragionare così. Ora, però, è successo qualcosa che ha scombinato le carte. Tutta colpa del mio fratello gemello. Febo è uno scrittore in crisi e, per ritrovare l’ispirazione, si caccia nei guai più assurdi.
Al momento, per esempio, si è iscritto a una scuola di magia. Sembrerebbe una cosa innocua, se non fosse che, fra giochi di prestigio e illusioni, è inciampato in un mistero vero, di quelli che scottano. Mi ha supplicata di aiutarlo, dice che ha bisogno della mia capacità di vedere particolari che gli altri non notano.
E così eccomi costretta a uscire di casa, a conoscere persone nuove e ad avere conversazioni normali. Ma forse è quello che ci vuole: forse è arrivato il momento di mettersi in discussione e capire se mia madre ha detto la verità sul mio modo di essere. A volte bisogna uscire dal guscio per capire chi si è davvero”.
Dopo averci fatto sognare con le avventure di Vani Sarca e Anita Bo, Alice Basso torna dai suoi lettori con una nuova protagonista: diversa, ma che assomiglia un po’ a ognuno di noi. Perché siamo pieni di fragilità, ma anche di una forza che non sappiamo di avere. E Atena è qui per dimostrarcelo.
RECENSIONE:
Con “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris” Alice Basso fa nuovamente centro. Dopo la fortunata serie dedicate alla ghost writer Vani Sarca e alla dattilografa Anita Bo, con “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris”, l’autrice ha dato vita ad un nuovo personaggio esilarante, unico e davvero originale. Questo non stupisce perché Alice Basso, con mezzo milione di copie vendute, è ormai una referenza, essendo una delle scrittrici più amate e apprezzate dell’attuale scena letteraria.
Anche questa volta la sua penna ha la capacità di coinvolgere e appassionare i lettori pagina dopo pagina, a partire dall’incipit del romanzo: “Mi chiamo Atena Ferraris e mi sa che non sono come gli altri, inutile girarci intorno.” che colpisce subito per potenza e originalità.
Atena vive a Torino, ha trent’anni, non ha buongusto nel vestire e non si vergogna a svelare subito al lettore di avere un modo unico di percepire il mondo. Infatti, Atena è un po’ scoordinata, imbranata, goffa, antiestetica e soffre di iperlessia. Ha un interesse molto sviluppato per argomenti di nicchia, come l’enigmistica, una sensibilità molto pronunciata e uno stile di comunicare e di approcciarsi alle persone che la rendono decisamente bizzarra.
Tra le varie manie che la contraddistinguono, Atena non potrebbe vivere senza le ventisette sveglie che ogni giorno scandiscono la sua giornata, regolando il suo orologio interno e i suoi ritmi circadiani. Questi numerosi allarmi sonori servono anche a ricordarle le cose da fare, il lavoro, gli appuntamenti, la telefonata quotidiana a suo fratello Febo “per vedere se è vivo”, il momento di riposare, mangiare…
Senza queste sveglie, Atena si perde, divaga, perché è curiosa e ha un’insaziabile sete di novità. In più, essendo iperattiva, ha reazioni a volte incontrollabili. Allo stesso tempo, ha bisogno di stimoli esterni perché altrimenti starebbe sola, in un limbo di autogestione e apatia.
Atena ha creato una rivista di enigmistica tutta sua e la considera la sua bolla, la sua comfort zone, fatta di ordine, rigore e logica perché ogni gioco di parole conduce infallibilmente a una e una sola soluzione possibile. Non ci sono incertezze, fraintendimenti e soprattutto sorprese, perché Atena odia le sorprese! La sua vita è frutto di logica e calcolo, niente è lasciato al caso.
Dialogare e confrontarsi con lei è una sfida continua perché Atena è un’enciclopedia vivente, non resta mai senza parole, in un modo o nell’altro è sempre preparata, su tutto, dalla cultura generale ai film, dalle serie tv alla cucina, passando per le canzoni. Una delle cose che più la terrorizza è il rapporto con gli altri, le relazioni personali, perché spesso reagisce di petto e risponde senza riflettere, creando situazioni divertenti ma anche imbarazzanti e ingestibili.
Per affrontare il mondo esterno, Atena cerca consiglio in sua mamma, la persona che più la capisce e l’aiuta, dandole suggerimenti sul corretto modo di esprimersi e rapportarsi con le persone, senza offendere o creare incomprensioni che possono ferire lei stessa o gli altri.
In “Le ventisette sveglie di Atena Ferraris” Atena risulta quindi un personaggio accattivante perché in lei possiamo vedere un po’ di ognuno di noi, con le nostre incertezze, fragilità, paure e imperfezioni.
Ad accompagnare Atena in questo cozy crime, troviamo suo fratello Febo, fonte costante di avventure bislacche e potenzialmente mortali, e un gruppo di amici della scuola di magia da lui frequentata: Jacopo, Gemma, Marina e il Prof. Gluck. Sono loro a coinvolgere Atena in una simpatica e gradevole avventura in perfetto stile giallo.
In questo libro il lettore troverà tanto divertimento, battute taglienti e sagaci e situazioni comiche ma perfettamente credibili. In più, la narrazione è costellata da tantissimi giochi di parole che rendono la lettura esilarante.
Alice Basso ha saputo mescolare in maniera sapiente tanti ingredienti diversi, dando vita a un libro narrato in prima persona, che è un piacevole tuffo nella cultura generale italiana, fatta di citazioni di vecchi film, canzoni, accenni scientifici e letterari.
“Le ventisette sveglie di Atena Ferraris” è un libro veramente divertente ma che tocca anche una tematica importante, quella della diversità, che è il filo conduttore di tutto il romanzo.
Editore: Garzanti
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2025
AUTORE:

Alice Basso è una scrittrice milanese. Ha lavorato per diverse case editrici come redattrice, traduttrice e valutatrice di proposte editoriali. Nel tempo libero finge di avere ancora vent’anni, ama cantare e scrivere canzoni, suonare il sassofono e disegnare. Cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Con Garzanti ha pubblicato le avventure della ghostwriter Vani: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (2015), Scrivere è un mestiere pericoloso (2016), Non ditelo allo scrittore (2017), La scrittrice del mistero (2018), Un caso speciale per la ghostwriter (2019), più i racconti La ghostwriter di Babbo Natale (2017), Nascita di una ghostwriter (2018), Un caso speciale per la Ghostwriter (2019), Il morso della vipera (2020), Il grido della rosa (2021). Del 2022 appare “Una stella senza luce” una storia piena di colpi di scena e di pericoli ambientata nell’Italia del 1935, seguito da “Le aquile della notte” e “Una festa in nero”.