L’antico amore
TRAMA:
Ci inseguirà per tutto il tempo del romanzo. È la voce di un poeta latino del primo secolo avanti Cristo. È la voce di un condannato all’amore di una donna che l’ha straziato e continua a straziarlo rinnovando la smagliante ossessione di un desiderio inesausto. A quella voce sembrano rispondere le vicende di un giovane professore consumato dalla vita coniugale infelice, dalla vita accademica disertata dagli studenti, ma costantemente acceso dalla passione dello studio e, un giorno, dalla lama di luce che riverbera, a sorpresa, negli occhi di una studentessa.
E poi ecco la quotidianità di Oxana, la devota badante moldava che si prende cura del Vecchio, e di lui, svagato e pensoso, riconosce il vento felice di una ossessione che lo sorprende, come dovesse tutto a un tratto essere lama di luce, un limpido verso latino, e amore, antico amore. Maurizio de Giovanni ci accompagna dentro tre storie parallele, dove i personaggi si rivelano figli di un solo destino, e sembrano cercarsi e riconoscersi, e infine conoscere noi.
RECENSIONE:
Maurizio De Giovanni è uno di quegli autori che sa deliziare i suoi lettori con romanzi che spaziano da un genere all’altro. Noto per i gialli seriali come “Il commissario Ricciardi” (QUI trovate la recensione per il volume “Volver”) o “I bastardi di Pizzofalcone” (anche QUI è presente la recensione sul nostro sito, in particolare del titolo “Pioggia”), solo per citarne alcuni, con questo nuovo romanzo, “L’antico amore” Maurizio De Giovanni abbandona il mistero per lasciar spazio a una storia sentimentale, forse un po’ banale ma che ha in sé della poesia.
All’interno della vicenda c’è un intreccio che vede coinvolte le vite di Oxana, l’amorevole badante; del Vecchio, un uomo un po’ svagato che sembra vivere in un mondo tutto suo e di Marco, protagonista e docente universitario con un matrimonio in crisi. A fare da cornice a una vicenda che ha del quotidiano, c’è il poeta. Amato da Marco, è lui a unire la sua vicenda con quella di una sua studentessa brillante e appassionata, che gli stravolgerà la vita.
Il poeta accompagna il lettore dando l’impressione di un salto temporale. Non è ben definito, si sa solamente che è vissuto nel primo secolo avanti Cristo ma, agli occhi di un lettore attento, non sarà difficile risalire alla sua identità. Infatti, a un certo punto, verranno citati dei versi che rimandano a un noto autore latino che ha vissuto una storia d’amore tormentata pari a quella di Marco, creando con i suoi versi un fil rouge che condurrà il lettore a un finale dal comune destino.
Ne “L’antico amore” De Giovanni ci regala una storia che affronta un viaggio nel mondo dei sentimenti, una profonda riflessione sui legami, sullo scorrere del tempo e su ciò che tutto questo lascia nell’animo umano.
Oxana è quel personaggio attraverso il quale il lettore vede la silenziosa esistenza del Vecchio, uno sguardo attento e vigile che si fonderà col punto di vista del lettore. Marco, dal canto suo, nel momento in cui prenderà le distanze dalla sua famiglia, farà della poesia il suo rifugio. Per lui l’amore deve essere libero, non una prigione. È un personaggio travagliato: conosce la sofferenza, l’odio, il disprezzo fino ad arrivare all’amore che ha sempre desiderato quasi come se fosse un’ossessione.
Marco vive così un amore idilliaco ma dalla durata effimera. Qualcosa romperà il suo legame con Anna, qualcosa di cui lui verrà a conoscenza solo a distanza di anni. Ed è qui che il lettore giunge al culmine e alla fine della storia de “L’antico amore”, in cui si imbatte in un finale a dir poco struggente.
Editore: Mondadori
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2025
AUTORE:

Maurizio de Giovanni è nato a Napoli nel 1958. È autore della serie del “Commissario Ricciardi”, dei “Bastardi di Pizzofalcone” e di “Mina Settembre”, pubblicate da Einaudi Stile Libero, e della serie “Sara”, pubblicata da Rizzoli. Dai suoi romanzi, sempre in vetta alle classifiche, sono state tratte fortunate fiction televisive. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni ha scritto anche opere teatrali. I suoi libri sono tradotti in tutto il mondo.