Stefano De Bellis ed Edgardo Fiorillo – Dove si mangia la nebbia

Dove si mangia la nebbia
Una PM tutta da scoprire!

Dove si mangia la nebbia

Recensione di: Luca Ronzoni

TRAMA:

«Erano le undici e quarantacinque di una mattina che sapeva di cane bagnato. Quattro piani più sotto, qualcuno schiacciò il pulsante con il suo nome. Il campanello la svegliò di colpo, rovesciò il caffè caldo sulla coscia. Imprecò. Il bastone appoggiato al tavolo scivolò a terra. Imprecò di nuovo.» Nel corso di una lunga carriera da magistrata, Alida Savich è riuscita nel difficile compito di inimicarsi tutti i colleghi della procura di Pavia. Le hanno affibbiato il nomignolo di Mostrino perché è burbera, irritante, supponente, ma geniale. È instancabile e pretende dalla sua squadra il massimo.

Lavorare con lei è un incubo, ma risolvere un caso in sua assenza è impossibile. Sono giorni che non si presenta al lavoro. Si dice che sia gravemente malata, che si regga in piedi solo appoggiandosi a un bastone, che passi le giornate a fumare sigarette a letto e ad ascoltare vecchi dischi di musica classica. Ma un caso la spinge a tornare in procura: un camper abitato da un clochard è esploso nel pieno della notte sulle rive del Ticino, là dove la nebbia non si dirada mai. Sulla scena del crimine è stato trovato un vecchio biglietto da visita della procuratrice Savich.

Una traccia inspiegabile, la scintilla che innesca un’indagine che guarda a un passato dimenticato, lontano. Stefano De Bellis e Edgardo Fiorillo irrompono nel territorio del giallo contemporaneo. Lo fanno con un romanzo colto e ritmato, trainato da dialoghi indimenticabili, che segna la nascita di un personaggio inimitabile, ironico e pieno di vizi, tragico e umano.

RECENSIONE:

Con “Dove si mangia la nebbia” Stefano De Belli ed Edgardo Fiorillo ci regalano, in una piovosa e nebbiosa pavia in formato invernale, la prima splendida avventura di Alida Savich una nuova azzeccatissima protagonista di gialli contemporanei.

Prendete una scorbutica e tormentata PM, un suicido misterioso, un’ambientazione nella bassa provincia italiana, un’atmosfera nebbiosa ed un vecchio caso che si riaffaccia alla memoria e avrete gli ingredienti per uno splendido giallo.

“Dove si mangia la nebbia” è il terzo libro degli autori (avevamo letto “La stagione degli Erinni” – Thrillerlife) che non sbagliano nemmeno stavolta confermando la loro bravura; sono nuovamente bravissimi nel costruire un’ambientazione tanto solida quanto accattivante e credibile.

All’interno di questo contesto, la protagonista Alida Savich si staglia con la sua personalità implacabile e, per certi versi, irritante. Eppure, c’è qualcosa di magnetico in lei: una magistrata scontrosa, odiata da molti colleghi ma capace di trarre spunti geniali da dettagli che sembrerebbero insignificanti.

De Bellis e Fiorillo hanno scelto di aprire la vicenda con un episodio destinato a lasciare un segno indelebile: l’esplosione di un camper abitato da un senzatetto, un dramma che cattura l’attenzione della procura di Pavia. Proprio lì si scopre un curioso dettaglio: un vecchio biglietto da visita di Alida Savich, ritrovato sulla scena. Come mai quel frammento di carta si trova tra le macerie? Perché è proprio il nome della procuratrice a emergere in un luogo tanto sinistro?

Belli i personaggi di contorno che fanno da sfondo alle indagini dei due protagonisti. In particolare “La Signorina”, professoressa di filosofia in pensione. Ha un’età stimata tra gli 85 e i 90, un passato rutilante nella Parigi degli esistenzialisti degli anni ‘50 e ‘60. Ha conosciuto Sartre e Levi Strauss, è dotta, raffinata e altera. Ma ha un suo senso dell’umorismo pungente ed è in grado di mettere a nudo le insicurezze di Alida ed è, in qualche modo, la sua confidente.

Un thriller di grande spessore che piacerà molto agli amanti del genere, che ne apprezzeranno il ritmo incalzante, l’ottima ambientazione e una buona introspezione dei personaggi.

Il romanzo “Dove si mangia la nebbia” è una vera fusione di generi, dal noir, dal classico giallo al cold case, con una sfumatura anche di umorismo, che non guasta di certo. L’ambientazione è ben studiata e catapulta il lettore nel mondo affascinante della provincia italiana. Lo stile della scrittura dei due autori è accattivante. La descrizione dei personaggi e degli ambienti è minuziosa, nonostante la mole delle persone e dei luoghi coinvolti nella storia. Lo stile linguistico rimane scorrevole, i dialoghi sono ben congegnati.

Quando ti imbatti in una protagonista così non puoi fare a meno di leggere rapidamente una pagina dopo l’altra e aspettare il prossimo volume. Consigliatissimo!

Editore: Piemme

Pagine: 400

Anno di pubblicazione: 2025

AUTORI:

De Bellis e Fiorillo

Stefano De Bellis è un consulente informatico amministrativo. Nel 2021 pubblica, per Einaudi, il suo primo romanzo “Il diritto dei lupi” e nel 2023 “La stagione delle Erinni”, entrambi scritti a quattro mani con Edgardo Fiorillo. Il co-autore Edgardo Fiorillo è biologo e divulgatore scientifico. Scrive per riviste di settore e generaliste, trattando di ecologia, ecoturismo e stili di vita sostenibili.

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