La sentenza di Christina Dalcher

La sentenza
Chi sbaglia paga. Con la vita.

La sentenza

Recensione di: Silvia Deriu

TRAMA:

Occhio per occhio. È questa l’idea su cui si fonda il Remedies Act, una legge che prevede la pena capitale per chiunque abbia mandato un innocente nel braccio della morte. Una legge fortemente voluta dalla procuratrice Justine Callaghan, che ha dedicato la sua carriera a lottare contro i danni provocati dagli errori giudiziari. Ed è proprio Justine ad assicurarsi la condanna di Jake Milford, accusato di aver ucciso a sangue freddo il piccolo Caleb, il figlio dei vicini di casa. Justine è convinta della sua colpevolezza, almeno finché, poco dopo l’esecuzione, non entra in possesso di una prova che dimostrerebbe il contrario.

Sconvolta all’idea di poter aver commesso un errore di valutazione, Justine inizia a indagare, anche se ciò significa inoltrarsi in una rete sempre più fitta di menzogne e tradimenti. A poco a poco, appare chiaro che Jake Milford nascondesse un pericoloso segreto, e che la notte dell’omicidio le cose sono andate diversamente da come Justine aveva immaginato. E adesso deve scoprire la verità, prima di cadere vittima del sistema che lei stessa ha contribuito a creare…

RECENSIONE:

“La sentenza”, l’ultima fatica di Christina Dalcher, è un libro incentrato sulla tematica della pena di morte nel paese della Virginia. La procuratrice Justine Callaghan si trova a dover affrontare una delle verità più agghiaccianti della sua vita: scoprire che un uomo che ha mandato a morire sulla sedia elettrica era in realtà innocente.

Colpevolezza e certezza sono le due parole chiave che Justine deve tenere a mente per prendere la decisione di firmare il foglio che manderà a morte un condannato.

Nella sua Virginia, un paese che, come tanti, è politicamente diviso tra pro e contro la pena capitale, anni addietro – grazie anche al suo contributo alla stesura del testo – è stato firmato il Remedies Act, una moratoria che prevede che in caso di nuove prove che dimostrino l’innocenza di uno dei condannati dopo l’esecuzione, sia lo stesso procuratore a subire la pena di morte. Occhio per occhio.

E Justine, madre di un bambino che ha già perso un padre prima ancora di poterlo conoscere, non può permettersi di lasciarlo orfano.

Durante una conferenza stampa dove dichiara di non voler chiedere la pena di morte per l’assassina di un ragazzo, viene avvicinata da una donna che le rivela di avere una prova dell’innocenza di suo marito, Jake Milford, giustiziato – proprio per decisione della stessa Justine – con l’accusa di aver ucciso un bambino.

Da qui, Christina Dalcher nel suo “La sentenza” racconta con grande maestria ciò che la pena di morte di un innocente comporta. Per farlo, mostra al lettore sia il punto di vista della procuratrice, di colei che con una semplice firma ha decretato la fine della vita di un uomo innocente, sia dello stesso Jake Milford, che dalla prigione scrive una sorta di diario di quella che è la sua ormai “non vita”, e di tutte le emozioni che attraversa fino al suo ultimo respiro.

Christina Dalcher è abile nel portare il lettore a immedesimarsi sia nel condannato che nella procuratrice e a provare empatia per entrambi.

Ma “La sentenza” non porta solo a ragionare se la pena di morte sia giusta o meno e se ci siano delle alternative più valide, ma tratta anche il tema dell’amore che una persona può provare nei confronti di un’altra, un amore talmente forte da decidere di morire pur di tutelarlo. Il sacrificio di un uomo per evitare la sofferenza fisica ed emotiva di altre persone.

“La sentenza” s’interroga anche sul concetto di giustizia inquanto tale e sulla possibilità di farsi giustizia da soli per rimediare a un errore giudiziario e per evitare che altre persone subiscano atrocità e sofferenza.

Il finale del libro è inaspettato perché ha due strade percorribili, due futuri alternativi che la Dalcher propone al lettore e che questi dovrà scegliere in base alla propria idea di giustizia.

“La sentenza” è un thriller mozzafiato che attraversa l’anima da parte a parte toccando tutte le emozioni di cui l’essere umano è dotato e che dà al lettore la possibilità di riflettere sull’importanza della vita umana.

Editore: Casa Editrice Nord

Pagine: 309

Anno di pubblicazione: 2025

AUTORE:

Christina Dalcher

Christina Dalcher si è laureata in Linguistica alla Georgetown University con una tesi sul dialetto fiorentino. Ha insegnato italiano, linguistica e fonetica in diverse università, ed è stata ricercatrice presso la City University London. Vive negli Stati Uniti e, quando possibile, trascorre del tempo in Italia, soprattutto a Napoli.

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